Milano: Ambrogino d’oro al III Reparto mobile

ambrogino benemerenzaIl comune di Milano ha assegnato alla Polizia di Stato – III Reparto Mobile, l'”Ambrogino d’oro”, un attestato di benemerenza civica attribuito a coloro che si sono distinti nel mondo dell’arte, della musica e della solidarietà.

La cerimonia si è svolta questa mattina, in occasione della festa del patrono Sant’Ambrogio.

Nella sala Alessi di palazzo Marini, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha consegnato, tra gli altri, una Civica Benemerenza al III Reparto mobile di Milano per la realizzazione di iniziative dedicate alla cittadinanza, tra le quali i progetti dedicati alle scuole con l’educazione alla legalità, la collaborazione con associazioni che si occupano di disabilità ed il progetto sperimentale di sanificazione delle strade con i suoi mezzi di servizio in collaborazione con l’Amsa.

L’attestato è stato ritirato dal dirigente del Reparto mobile, Paolo Barone.

Shopping online: i consigli della Polizia postale

Acquisti onlineUna delle conseguenze dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni agli spostamenti, è stato l’incremento dei numeri, già rilevanti, del commercio online, e negli ultimi mesi, anche le persone più diffidenti e meno esperte, hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato digitale.

Mentre i più capaci hanno imparato a fare acquisti online in modo sicuro, per i neofiti o i meno “smaliziati” e attenti, gli inconvenienti sono dietro l’angolo.

Truffatori senza scrupoli, sfruttando il miraggio del “grande affare” o il desiderio dell’acquisto fatto all’ultimo momento, in tempo per Natale, si insinuano nel mare magnum delle reali offerte a basso costo per attirare le possibili vittime.

I dati sono inequivocabili, il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul commissariatodips.it, sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento del 89.1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La Polizia postale e delle comunicazioni mette a disposizione la propria esperienza e fornisce una serie di informazioni per garantire la sicurezza in Rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti.

Si tratta di 10 consigli utili e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi virtuali facendo shopping online:

1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati
Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali
In rete è possibile trovare ottime occasioni, ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa.
È consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché, oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento, sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso.
In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio
Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di partiva Iva, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate.

4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti.  Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!
Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime.

5. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online
Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili
Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta e indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati, probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, Pin o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

7. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing
…ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e, sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

8. Un annuncio ben strutturato è più affidabile!
Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti.

9. Non sempre…. è sempre un buon affare
Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato.

10.  Non fidarsi
Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con  email e/o sms ambigui, con la scusa di far risparmiare sulle commissioni, e di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

Rimini: maxi-sequestro di droga, 3 arresti

Droga RiminiParticolare l’involucro che conteneva la droga trasportata da tre cittadini albanesi arrestati la scorsa notte dagli uomini della squadra mobile di Rimini.
Sorpresi con 275 chili tra hashish e marijuana i tre erano a bordo di un furgone che aveva appena fatto il “pieno” nella zona industriale della città.

Per contraddistinguere il contenuto dei panetti, i trafficanti avevano apposto due immagini diverse: su un tipo l’immagine di Goku, un personaggio della serie di cartoni animati Dragon Ball e, sull’altra, una foto della serie televisiva francese Validè, dedicata al mondo dei rapper.

Rimini drogaL’operazione degli investigatori è il risultato di un’indagine accurata di monitoraggio che gli agenti della Sezione antidroga avevano intrapreso già da tempo.
L’attenta analisi degli spostamenti degli indagati, supportate anche dai pedinamenti e dalle intercettazioni telefoniche, hanno condotto gli agenti al sequestro e all’arresto dei tre indagati.

Siracusa: operazione contro l’immigrazione clandestina, 19 indagati

Operazione contro l’immigrazione clandestina eseguita dalle Squadre mobili di Siracusa, Bari, Imperia, Torino e Milano coordinate dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. Nelle città di Bari, Milano, Torino e Ventimiglia (Imperia), i poliziotti hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo nei confronti di 19 persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’inchiesta ha permesso di individuare e fermare una banda di malviventi collegati con gruppi criminali presenti in Turchia e Grecia che, a loro volta, agevolavano i migranti nel percorso verso la Francia e il Nord Europa attraverso la rotta orientale che passa per l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran, la Turchia, la Grecia e l’Italia.

L’indagine, sviluppata nel 2018, partendo da alcuni sbarchi avvenuti nella provincia di Siracusa, tutti con migranti provenienti dalla rotta del Mediterraneo Orientale, ha consentito di scoprire un gruppo criminale composto da curdo-iracheni, afgani e italiani che favoriva l’ingresso illegale di migranti in Italia e da qui in altri Paesi europei. In più occasioni sono anche riusciti a regolarizzare sul territorio nazionale numerosi cittadini stranieri privi dei requisiti di legge, falsificando contratti di lavoro e altra documentazione necessaria ad ottenere il permesso di soggiorno.

L’organizzazione aveva un’ampia disponibilità di denaro utile ad acquistare imbarcazioni, generalmente a vela, e a reclutare skipper in grado di arrivare sulla costa siracusana. Gli scafisti venivano pagati circa mille dollari per ogni traversata.

La rete criminale era strutturato come un vero e proprio network di cellule indipendenti tra di loro, operanti nelle città di Bari, Torino, Milano e Ventimiglia, ma tutte collegate ad una centrale fuori dal territorio italiano.

In particolare, il gruppo di Bari si occupava di fornire accoglienza ai migranti in abitazioni messe a disposizione da titolari di agenzie immobiliari, di procurare i documenti giustificativi per il rilascio dei permessi di soggiorno e per il rinnovo di quello già in possesso di altri stranieri già presenti sul territorio europeo. Dalla città pugliese, i migranti venivano fatti arrivare a Torino e Milano per essere successivamente indirizzati a Ventimiglia dove operava l’altro gruppo, più numeroso.

A Ventimiglia la cellula, composta da pakistani e afghani, si occupava di trasportare nottetempo gli extracomunitari in Francia mediante l’utilizzo di veicoli e, una volta raggiunta la destinazione finale, di segnalare la circostanza per ottenere il pagamento pattuito da parte delle famiglie dei migranti.

Il pagamento, circa seimila euro a persona per l’intero viaggio, veniva effettuato in diverse modalità come il versamento in punti di raccolta in Turchia o attraverso sistemi di money transfer.

Durante l’operazione gli agenti hanno sequestrato 17 telefoni cellulari, principale strumento utilizzato dagli indagati per le attività illecite, quattro computer portatili, documenti vari e circa 25 mila euro in contanti.

Taranto: operazione “Easy Credit”, 8 arresti

operazione di poliziaPrestavano soldi con tassi d’interesse anche al 240% annui soprattutto a persone anziane in difficoltà economiche.

A Taranto, la Squadra mobile, questa mattina, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone responsabili di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria.

L’organizzazione, composta in gran parte da donne era specializzata nell’usura.

A capo una 72enne del centro città che avvalendosi dell’aiuto di suoi familiari e conoscenti, era diventata il punto di riferimento di una larga cerchia di persone; si rivolgevano a lei per le ragioni più disparate, dai bisogni primari fino alle più futili esigenze come trascorrere le serate nelle sale Bingo.

Le indagini prendono il via nel 2018 dopo la segnalazione di una donna con i genitori anziani vittime di usura. Pochi gli elementi a disposizione degli investigatori che però in breve tempo sono riusciti a ricostruire le dinamiche dell’attività illecita dell’organizzazione.

È emerso che proprio gli abituali frequentatori di due sale bingo della città fossero le “prede” preferite degli usurai: giocatori compulsivi o in alcuni casi anche anziani soli avvicinati dai componenti dell’organizzazione e messi in contatto con la donna che era diventata un vero e proprio bancomat della zona.

Le indagini hanno accertato che nella maggior parte dei casi le richieste di denaro venivano immediatamente esaudite. Chi aveva bisogno di soldi si recava di persona nell’appartamento della donna o addirittura ritirava le somme in contanti attraverso un montacarichi installato presso il balcone interno nel cortile dello stabile.

Nel caso in cui la vittima non fosse riuscita ad adempiere alla restituzione del debito e dopo alcuni tentativi telefonici da parte dell’organizzazione, veniva letteralmente “umiliata” pubblicamente in maniera plateale e sguaiata. Questo bastava per assoggettare le vittime ed assecondare le richieste usuraie.

A febbraio dello scorso anno, gli investigatori avevano eseguito una perquisizione nella casa della donna riuscendo a recuperare dei quaderni che riportavano numeri di telefono e somme “prestate”.

Un vero e proprio libro mastro dove venivano registrati tutti gli importi elargiti, le rate pagate alle scadenze, fino al cosiddetto “montante”: l’importo finale da riscuotere.
Dall’analisi delle date e delle somme ritrovate nei quaderni, gli investigatori sono risaliti indietro nel tempo e hanno potuto accertare che l’attività andava avanti fin dal 2012 con un notevole giro d’affari.

L’entità dei singoli prestiti e i tassi di interesse applicati nella maggior parte dei casi erano compresi tra il 60 e l’80% annuo, fino ad arrivare in alcune altre circostanze anche al 240%.