Milano: arrestato un 25enne per l’omicidio di via Lorenteggio

intercettazioniSi erano dati appuntamento nell’abitazione di via Lorenteggio, a Milano, dove la 45enne riceveva i propri clienti, ma per qualche ragione l’uomo di 25 anni non ha consumato il rapporto sessuale pattuito e, probabilmente al termine di un litigio, ha soffocato la donna fino a lasciarla senza vita sul pavimento della cucina.

Questa è la conclusione a cui sono giunti gli investigatori della Squadra mobile di Milano, al termine dell’indagine iniziata il 29 aprile scorso, con il supporto degli agenti del commissariato Porta Genova, dopo che, la mattina successiva all’omicidio, un amico della vittima ha trovato il cadavere.

L’indagato, uno straniero irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato questa mattina a San Giuliano Milanese, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, con l’accusa di omicidio aggravato.

Inizialmente si pensava ad un possibile malore, in quanto la donna non aveva apparenti segni di strangolamento sul collo, ma poi l’autopsia ha accertato “la rottura bilaterale dei cornetti tiroidei dovuta ad asfissia meccanica da compressione determinata da un’azione violenta di altra persona”, un referto che non ha lasciato dubbi sulla causa della morte.

Gli investigatori hanno iniziato ad ascoltare i testimoni e, soprattutto, ad analizzare le immagini di molte telecamere di videosorveglianza, riuscendo così ad individuare il momento dell’arrivo e, dopo circa venti minuti, della fuga dell’indagato, ripercorrendone anche il tragitto. Molto importante, ai fini della ricostruzione dei fatti, è stata l’analisi delle telefonate e dei messaggi Whatsapp scambiati tra i due, che non si erano mai incontrati prima.

Sergio Foffo

Catania: arrestato uomo per pedopornografia online

Mano che guida un mouseLa Polizia postale di Catania ha arrestato un uomo di 41 anni responsabile di divulgazione di materiale pedopornografico su internet. L’indagato, a seguito della perquisizione, è stato trovato in possesso di migliaia di file di pornografia minorile.

L’indagine della Polizia Postale è scaturita da una segnalazione della National Centre for Missing Exploited Children (NCMEC) e dal Centro nazionale di contrasto della pedopornografia on-line (CNCPO) del Servizio Polizia postale di Roma.

La segnalazione indicava il profilo di un presunto italiano che su alcuni social condivideva video di pornografia infantile anche con scene di zoorastia.

Le indagini sulla Rete degli specialisti della Polizia hanno consentito di identificare, quale autore del reato, un tecnico informatico a cui sono stati sequestrati migliaia di file (video e immagini) di pornografia minorile, soprattutto con vittime in età infantile e numerosi hard disk, tablet e dvd.

L’attività investigativa della polizia postale della città etnea proseguirà sia per identificare le vittime sia per scoprire le modalità di acquisizione del materiale in possesso dell’uomo.

Ciao guerriero

Gaetano Fuso con il capo della PoliziaDopo sei anni di lotta Gaetano Fuso si è dovuto arrendere alla Sla, la malattia che se l’è portato via a 44 anni. I funerali di Gaetano si sono svolti oggi pomeriggio nella chiesa di Madonna della Fiducia a Calimera, in provincia di Lecce, nel rispetto delle prescrizioni imposte dalla pandemia.

Alla funzione religiosa, celebrata da Don Ciotti, ha partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli.

funerali gaetano fusoPrima di ammalarsi Gaetano era un agente della Polizia scientifica e, anche durante la sua malattia, ha mantenuto alti quei valori di inclusione e aiuto dei più deboli, che sono propri della Polizia di Stato.

Gaetano, infatti, ha lottato con tutte le sue forze per affermare i diritti di tutti coloro che, come lui, a causa della malattia, non avevano la possibilità di poter godere del sole e del mare.

funerali gaetano fusoL’ex poliziotto è stato l’ideatore del progetto “Io posso” con il quale è stato realizzato uno spazio attrezzato, “La Terrazza – Tutti al mare”, a San Foca, sul litorale pugliese, nel quale le persone affette da Sla e da altre gravi disabilità sono “libere di essere felici”. Per il suo impegno era stato premiato dal presidente Mattarella come cavaliere al merito della repubblica.

Tutti noi ci stringiamo, nel dolore, alla famiglia per la perdita di un grande uomo. Ciao Gaetano.

Sergio Foffo

Napoli: l’ultimo saluto a Manuela vittima del Covid

Manuela Scodes morta di covid19

La famiglia della Polizia di Stato perde un’altra figlia a causa del #Covid19. Ci ha lasciato Manuela Scodes, assistente capo di 42 anni, deceduta ieri a Napoli.
In servizio dal 2000, lavorava attualmente al commissariato di Pianura della questura di Napoli.
Manuela lascia il marito Alberto e tre bambini piccoli: Diego di 8 anni e Christian e Gioele, gemelli di 4.

I funerali si sono svolti questa mattina presso la parrocchia Sacra Famiglia di Giugliano (NA) e, nel rispetto delle prescrizioni imposte dalla pandemia, erano presenti i familiari di Manuela, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano e una piccola rappresentanza di colleghi del commissariato.
Ci stringiamo a loro nell’immenso dolore per la perdita di Manuela.

Avellino: furto di medicinali oncologici, 2 arresti

Hanno rubato farmaci per oltre un milione e 300mila euro nella farmacia dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino; per questo due pregiudicati sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile.
Il furto di medicinali oncologici era stato commesso nel febbraio 2019.

L’analisi del traffico telefonico e delle impronte digitali, rilevate su alcune buste di plastica abbandonate all’interno della farmacia, l’estrazione del Dna da tracce di sangue lasciate dai malviventi su una finestra rotta per poter accedere all’interno dei locali, hanno consentito agli investigatori di individuare una parte del gruppo criminale autore del furto. 

La rapidità nell’esecuzione del colpo ha evidenziato che si trattava di un team esperto e in forte sintonia, anche in base al fatto, documentato, che i criminali avevano compiuto un sopralluogo due giorni prima del furto. Inoltre, la meticolosa pianificazione ha indotto i poliziotti a ritenere che la refurtiva avesse già un ricettatore pronto ad acquistarla per poi commercializzarla sul mercato estero. 
Sono ancora in corso ulteriori indagini per individuare gli altri due componenti del gruppo criminale.

Donatella Fioroni