Cosenza: aggressione mafiosa a giornalista, due arresti

la questura di cosenzaSono finiti agli arresti domiciliari i due aggressori del giornalista che a Cosenza gestisce la testata informatica “Lacchitè.blog”.

I due uomini sono ritenuti vicini alla cosca di ’Ndrangheta Lanzino-Patitucci e sono accusati di essere i responsabili di un’aggressione intimidatoria avvenuta a settembre nei pressi della redazione del giornale telematico.

Si è trattato di un vero e proprio agguato nel quale, tra calci e pugni, i due hanno intimato chiaramente al blogger di non occuparsi più di un’inchiesta giudiziaria a carico di un avvocato cosentino e di non pubblicarne più le foto.

Grazie ai numerosi testimoni e alle riprese delle telecamere di sorveglianza, gli agenti della Squadra mobile hanno individuato gli aggressori, riuscendo anche a dimostrare l’aggravante delle modalità mafiose con le quali è stata posta in essere l’aggressione.

Pedopornografia online: la Postale di Genova arresta pedofilo

Postale pedopornografia

Sono oltre 10mila i file, catalogati per età e prestazione sessuale, anche di neonati, trovati dalla Polizia postale di Genova ad un 22enne, che è stato arrestato.

L’operazione è scaturita nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto dei crimini in materia di violenza sessuale su minori ed è stata coordinata dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (Cncpo).

L’arresto è scattato per la grande quantità di video e foto trovati in possesso dell’indagato, e che avevano come protagonisti bambini, dai neonati fino a 14 anni.

Il giovane aveva addirittura acquistato, in abbonamento, uno spazio virtuale di archiviazione, per conservare e distribuire i tantissimi video che si procurava attraverso diverse applicazioni di messaggistica.

Sicurezza stradale: il bilancio del fine settimana

polizia stradale alcol testRispettare le regole, soprattutto quando si è alla guida di un veicolo, significa aumentare la sicurezza per se stessi e per gli altri automobilisti. Eccesso di velocità, assunzione di alcolici o sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida, utilizzo del cellulare, sono tra i comportamenti più rischiosi e cause principali degli incidenti stradali.

Ricordiamo che, nel 2019, gli incidenti con lesioni a persone sono stati 172.183, che hanno causato 3.173 morti e 241.384 feriti.

Per prevenire e reprimere condotte pericolose e irregolarità, la Polizia stradale monitora costantemente autostrade e grandi vie di comunicazione del nostro Paese, in particolare nei fine settimana, quando molte persone si mettono in viaggio.

Anche durante lo scorso weekend il dispositivo messo in atto è stato considerevole: 33.385 equipaggi, che hanno operato con il supporto del Servizio aereo del Dipartimento della pubblica sicurezza, hanno effettuato verifiche su 14.336 veicoli e 16.201 persone, rilevando 11.239 infrazioni al Codice della strada; gli agenti della Stradale hanno anche individuato 80 conducenti positivi all’etilometro e 7 positivi al consumo di sostanze stupefacenti.

Le contestazioni per eccessiva velocità sono state 1.300, quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza 975 mentre i conducenti sorpresi ad utilizzare il cellulare durante la guida sono stati 408.

Per queste e altre infrazioni gli agenti della Stradale hanno ritirato 241 patenti, decurtato complessivamente 16.392 punti e sequestrato 41 veicoli per violazioni amministrative o penali.

Durante i controlli i poliziotti hanno anche arrestato 6 persone responsabili di spaccio, furto e altri reati, mentre altre 71 sono state denunciate in stato di libertà.

Non solo Codice della strada e reati per gli uomini e donne della Polizia stradale, che sono sempre a disposizione delle comunità.

Sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle, una pattuglia ha salvato una 15enne caduta in una scarpata; infreddolita e disorientata, anche a causa del buio, la ragazzina è stata soccorsa e riaffidata al padre.

A Pontepetri, in provincia di Pistoia, la Stradale ha rintracciato un anziano di Civitanova Marche che si era allontanato da casa il giorno prima; l’uomo è stato trovato nei pressi di un distributore di benzina, disorientato e in stato confusionale. Gli agenti lo hanno rassicurato per poi accompagnarlo negli uffici della Stradale di Pistoia, dove nel frattempo erano giunti i suoi familiari che hanno potuto così riabbracciarlo.

Unicef: cordoglio del Capo della Polizia per la morte di Francesco Samengo

presidente UnicefIl capo della Polizia Franco Gabrielli ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Unicef Italia Francesco Samengo.

Il Prefetto Gabrielli ha rivolto sentimenti di commossa vicinanza ai familiari e a tutto il comitato “a cui la Polizia di Stato è legata da anni di consolidato rapporto istituzionale e umano, accomunati da un unico obiettivo per il bene dei più indifesi”.

Durante il suo mandato alla guida dell’organizzazione, il presidente Samengo ha preso parte, nel 2018 e nel 2019, alla presentazione del Calendario della Polizia di Stato, il cui ricavato delle vendite, da 20 anni, sostiene i progetti Unicef a favore delle persone più fragili, dando un concreto aiuto ai bambini che vivono nelle zone più povere del mondo.

Maria Luisa Pellizzari nuovo vice capo Vicario della Polizia

Maria Luisa Pellizzari vice capo vicario della PoliziaMaria Luisa Pellizzari è il nuovo vice capo vicario della Polizia, prima donna a ricoprire il prestigioso incarico. Contestualmente, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’ha nominata prefetto.

Proprio ieri, in occasione della presentazione del Calendario 2021 della Polizia di Stato, il capo della Polizia Franco Gabrielli, parlando del ruolo delle donne nella nostra Amministrazione, aveva sottolineato il fondamentale ruolo che da oltre 60 anni hanno nella Polizia di Stato ricoprendo ruoli fondamentali ad ogni livello.

Il neo vice capo vicario della Polizia, nella sua carriera, ha ricoperto delicati incarichi investigativi e gestionali.

Laureata all’Università degli Studi di Padova nel 1983, ha iniziato la sua carriera nella Polizia di Stato nel 1985 come vice commissario e, nel 2017, ha raggiunto la massima qualifica di dirigente generale di Pubblica Sicurezza.

Nel corso della sua vita professionale ha diretto uffici investigativi alla Direzione centrale anticrimine, sino a diventare il direttore del Servizio centrale operativo (Sco), e alla Direzione investigativa antimafia; prima di tali incarichi, Maria Luisa Pellizzari aveva conseguito importanti risultati al Centro interprovinciale criminalpol “Lazio-Umbria- Abruzzo” e alla Squadra mobile di Roma.

Ha inoltre coordinato le indagini che hanno portato all’arresto degli esecutori della strage di Capaci, alla cattura di numerosi latitanti mafiosi, tra cui Luca Bagarella, e importanti operazioni contro la criminalità organizzata e il terrorismo.

Nel 2012, da capo dello Sco, si è occupata delle indagini che hanno portato alla liberazione dell’imprenditore edile Andrea Calevo, sequestrato e tenuto incatenato per 15 giorni in uno scantinato.

Il Prefetto Pellizzari, nel corso della sua poliedrica esperienza quale funzionario e dirigente di Polizia, è stata direttore del Servizio polizia stradale, vice direttore della Scuola superiore di Polizia, direttore dell’ispettorato di Ps al Senato e, da ultimo, direttore Centrale degli Istituti di istruzione.