Parma: poliziotti cercano droga e trovano un violino del 1600

Una scoperta alquanto insolita quella che è toccata ai poliziotti di Parma durante una perquisizione in casa di un pusher. In casa dello spacciatore gli agenti hanno infatti trovato un prezioso violino del 1600 rubato in Giappone nel 2005, dal valore inestimabile.
Nell’aprile del 2019, gli agenti della Squadra mobile di Parma, in esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura, hanno perquisito l’abitazione di un 48enne, già arrestato nel 2018 perché trovato in possesso di sette etti di hashish, indagato per traffico di sostanze stupefacenti. Sotto al letto, dentro una custodia, c’era un Nicolò Amati del 1675. Di fianco al violino c’erano anche corde di ricambio con etichette in giapponese e il biglietto da visita di un commerciante di archi da violino di Cremona. L’uomo ha cercato di giustificarsi dicendo che il violino era stato portato nella sua abitazione dalla cognata, una sudamericana residente a Bogotà, a cui sarebbe stato donato dalla nonna che, a sua volta, lo aveva comprato presso un banco di pegni in Colombia. 

I poliziotti della Mobile, dopo aver sequestrato il violino, hanno avviato le indagini dalle quali è emersa la segnalazione, su un sito, di un violino rubato nel 2005 a un privato in Giappone: proprio un Nicolò Amati del 1675. Le indicazioni sullo strumento rubato e le descrizioni dello stesso, presenti all’interno dell’articolo, corrispondevano a quanto riportato su di una vecchia targhetta, apposta dentro la cassa del violino sequestrato: “Nicolaus Amatus Cremonen Hieronymi Fil., ac Antonij Nepos Fecit, 1675”.

A questo punto la Procura ha affidato una consulenza a un liutaio cremonese per una perizia sullo strumento al fine di accertare l’effettiva corrispondenza con quello trafugato in Giappone e, nel frattempo, attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), la Squadra mobile ha avviato i primi contatti con i colleghi nipponici per avere riscontro rispetto al furto avvenuto nel 2005, per acquisire informazioni sulla persona derubata, sulla denuncia e sui certificati di autenticità dello strumento. Nella denuncia, formalizzata dalla vittima nel 2005, è emerso che nell’occasione del furto, erano stati rubati anche un archetto da violino ed un archetto da violoncello: per questo motivo venivano avviate ulteriori ricerche per recuperare anche questi due pezzi che si poteva ipotizzare fossero a casa del 48enne.

I poliziotti hanno trovato i due archetti presso il laboratorio di un artigiano cremonese, quello il cui biglietto da visita era stato trovato insieme al violino, verificando che il 48enne parmigiano, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, li aveva portati per una stima economica. Questa circostanza, unita al fatto che già dal novembre 2019 il pregiudicato stesse cercando un acquirente per il violino, smentiva definitivamente le sue dichiarazioni rispetto alla circostanza che lo strumento fosse stato portato in Italia dalla cognata solo nel mese di febbraio 2019. L’arco di violoncello era quello rubato assieme al violino e aveva un valore di 100 mila euro, mentre l’archetto da violino ha un valore di circa 4 mila euro.
Il prezioso strumento è tuttora in sequestro in attesa della restituzione alla legittima proprietaria.

Donatella Fioroni

Brescia: Mostra fotografica “Frammenti – Covid19. Il nostro Esserci Sempre”

In occasione della celebrazione di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato, la Questura di Brescia inaugurerà una mostra fotografica dal titolo “Frammenti – Covid19. Il nostro Esserci Sempre”. L’inaugurazione ci sarà il prossimo 29 settembre nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia.

La mostra, organizzata in collaborazione con la locale sezione ANPS e il Comune di Brescia, è un percorso di quarantacinque immagini inedite raffiguranti volti, situazioni e speranze che rappresentano uno spaccato della comunità bresciana durante il lockdown.

L’esposizione vuole essere anche un sentito omaggio a tutte quelle persone e a tutti gli operatori della Polizia di Stato che in questo periodo difficile non si sono risparmiati nell’assistenza al prossimo.

Le foto, esposte fino al 5 ottobre, saranno accompagnate da una frase introduttiva e da una poesia che chiuderà ogni singola sezione tematica.

L’accesso alla mostra è gratuito ma è obbligatoria la prenotazione tramite la seguente email: frammenti@poliziadistato.it .

Inaugurato a Palermo un piazzale in onore di Nicola Scafidi

Questa mattina, nel quartiere di Sferracavallo di Palermo, alla presenza del questore Renato Cortese è stato intitolato un piazzale alla memoria dell’agente, Nicola Scafidi, medaglia d’oro al Valor Civile.

Alla cerimonia d’intitolazione il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, familiari e amici del giovane poliziotto siciliano.

Cerimonia d'intitolazione di un piazzale a Palermo in onore di Nicola ScafidiNicola era un agente di 28 anni nato a Palermo e in servizio nella Stradale di Novara ed è morto nel settembre del 2016,  durante un intervento di soccorso sull’autostrada “A4 Torino-Milano”.

Terni: eroina camuffata da valigie, 16 arresti con l’operazione “Alì Park”

Rifornivano di eroina le piazze di spaccio ternane e parte del mercato toscano, importando la droga dal Pakistan, ma la loro attività illecita è stata interrotta grazie all’operazione antidroga “Alì Park”.

Il bilancio dell’attività, portata a termine da Polizia di Stato e Guardia di finanza, è stato di sedici arresti dieci dei quali eseguiti questa mattina in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Perugia con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti; gli altri sei arresti sono stati eseguiti in flagranza di reati connessi agli stupefacenti durante le indagini, iniziate nel marzo dello scorso anno.

L’attività investigativa ha preso il via sugli sviluppi dei controlli svolti su un corriere della droga fermato a Ventimiglia, dalla Squadra mobile di Terni.

L’indagine è proseguita con il supporto del Servizio centrale operativo, della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Servizio polizia scientifica, arrivando così a fare luce sull’attività e sulla struttura di un’organizzazione criminale che, con il traffico e lo spaccio di droga, guadagnava migliaia di euro al mese.

Molto importante, ai fini del buon esito dell’operazione, è stata la collaborazione con la sezione antidroga del Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) della Guardia di finanza di Ancona, che ha portato agli arresti in flagranza di reato e al sequestro di circa 12 chili di eroina e 300 grammi di cocaina.

Ingegnoso il metodo escogitato dai criminali per cercare di occultare lo stupefacente durante il trasporto, che avveniva per lo più in aereo.

L’eroina veniva trasportata in forma solida, tipo plastica o gomma per il rivestimento interno delle valigie, in maniera perfettamente occultata; una volta giunta a Terni, veniva sottoposta ad una particolare procedura chimica per riacquisire la consistenza originale.

All’esecuzione delle misure cautelari hanno partecipato, oltre alla Guardia di finanza di Ancona, i commissariati di Empoli e Voghera, le Squadre mobili di Roma e Pavia, il Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, unità cinofile di Nettuno e un elicottero della Polizia di Stato.

Arrestato a Bologna rapinatore seriale

Un rapinatore seriale è stato arrestato a Bologna dagli uomini della Squadra mobile dopo esser stato identificato come l’autore di una serie di rapine nel centro cittadino.
A tradire il 48 enne bolognese sono stati dei tatuaggi che l’uomo ha su entrambe le mani e il lavoro certosino degli agenti nel guardare ore e ore di filmati delle telecamere di video sorveglianza per “beccarlo” senza travisamento e scoprirne il volto.

L’uomo si introduceva negli esercizi commerciali e sotto la minaccia di un coltello si faceva consegnare l’incasso della giornata e anche il contenuto del portafogli dei commessi o dei proprietari dei negozi.

Fermato nel centro di Bologna è stato riconosciuto e trovato in possesso anche del cutter con il manico blu descritto tante volte dalle vittime minacciate. È accusato di almeno altre 4 rapine avvenute negli ultimi mesi in città.