Torino: scoperta piantagione casalinga di marijuana

Nonostante avesse nascosto molto bene i panetti di marijuana e le piantine alla vista degli agenti del commissariato Centro di Torino che regolarmente si recavano presso il suo domicilio per il controllo degli arresti domiciliari a cui era sottoposto, è stato tradito dal forte odore emanato dalla sostanza stupefacente.

Un 51 enne a Torino aveva anche adattato una cucina giocattolo per bambini foderandola con materiale termo riflettente, lampade e neon per conservare la droga.

Perquisito l’alloggio, trasformato in un vero e proprio laboratorio per la produzione, la lavorazione ed il confezionamento di sostanza stupefacente, gli agenti hanno trovato 86 panetti di marijuana, complessivamente 623 grammi, nascosti all’interno del mobiletto/giocattolo appositamente modificato.

Due serre in legno costruite artigianalmente, dotate di sistema di areazione forzata sia in entrata che in uscita che custodivano, invece, 14 vasi di marijuana.

Sono stati, inoltre, ritrovati nell’appartamento anche moltissimi barattoli in vetro e materiale utile al confezionamento dei panetti e delle dosi, bilancini di precisione e bustine in cellophane.

L’uomo è stato condotto in carcere.

Olivia Petillo

Rail safe day: giornata di prevenzione straordinaria della Polizia ferroviaria

PolferGli incidenti in ambito ferroviario sono più frequenti di quanto si possa credere, e sono causati prevalentemente da comportamenti scorretti che potrebbero essere evitati affidandosi semplicemente al buon senso.

Un occhio di troppo al cellulare, l’uso di cuffiette per ascoltare la musica o parlare al telefono, la fretta per non perdere il treno in partenza, sono tutti comportamenti a rischio che possono avere tragiche conseguenze.

La Polizia ferroviaria ogni giorno vigila sulla sicurezza delle migliaia di persone che viaggiano sui treni e affollano le stazioni, e, periodicamente, svolge dei controlli straordinari proprio per intensificare la prevenzione degli incidenti causati dai comportamenti scorretti o impropri.

selfie pericoloso ferroviaSi è appena conclusa l’ultima “Rail safe day” (Giornata della sicurezza in ambito ferroviario), durante la quale 1.423 operatori della Specialità hanno effettuato controlli straordinari in 602 località sensibili in tutta Italia.

Nel corso della giornata sono state controllate 11.587 persone, 52 delle quali sono state sanzionate perché sorprese a non rispettare le norme di sicurezza.

La Polizia ferroviaria è molto attiva anche nel campo della prevenzione, realizzata attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte in particolare agli studenti nelle scuole.

Su tutte ricordiamo il progetto “Train… to be cool”, realizzato in collaborazione con il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e con il supporto scientifico della Facoltà di medicina e psicologia della “Sapienza Università di Roma”; l’iniziativa, con quasi 3mila incontri, ha raggiunto più di 278mila studenti in tutto il Paese.

Sono proprio i più giovani ad avere bisogno di informazioni preventive perché spesso sono loro a rimanere vittime di imprudenze, distrazioni o sfide legate a giochi pericolosi, come il “train surfing” o lo scatto di selfie eclatanti, che mettono seriamente a rischio la loro vita e quella degli altri.

Sergio Foffo

Scuole allievi agenti: Tina Montinaro ricorda le vittime di mafia

cerimoniaLa formazione degli agenti di Polizia non passa solo attraverso la preparazione tecnica e pratica per acquisire nozioni e conoscenze tecnico-giuridiche, ma anche attraverso la trasmissione di valori che permettono ai poliziotti di essere vicini ai bisogni delle comunità come più volte sottolineato dal capo della Polizia Franco Gabrielli.

Ad arricchire l’esperienza umana delle donne e degli uomini che stanno frequentando il 209° corso per allievi agenti, è stata la testimonianza di Tina Montinaro, moglie di Antonio, ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 mentre scortava il giudice Giovanni Falcone.

La signora Montinaro ha incontrato i poliziotti nelle scuole di Alessandria, Piacenza , Brescia e Peschiera del Garda dove ha raccontato la sua storia segnata dal sacrifico del marito, esempio di attaccamento al dovere a tutela della legalità e dei cittadini.

monumento alla QS15A Peschiera del Garda la signora Tina Montinaro si è soffermata, ascoltando il silenzio d’ordinanza, davanti al “Luogo della Memoria QS15”, che si trova in uno spazio davanti alla Scuola, dove per tanti anni sono stati ospitati i resti della “Quarto Savona 15”, l’auto della scorta al giudice Falcone dove persero la vita Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e  Vito Schifani.

Truffatore arrestato a Torino

squadra mobileAveva appena tentato di truffare un’anziana signora ma all’uscita dello stabile in cui si era intrufolato a Torino ha trovato la Polizia ad attenderlo.

Una pattuglia della Squadra mobile in servizio proprio per il fenomeno delle truffe agli anziani, aveva notato un’auto con a bordo due uomini, uno seduto lato guidatore e l’altro dietro. I due sembrava che aspettassero qualcuno e, in effetti, dopo poco dal palazzo di fronte usciva frettolosamente in direzione dell’auto, un uomo vestito da tecnico del gas.

Gli agenti insospettiti decidevano di procedere ad un controllo durante il quale uno dei malviventi, opponendo resistenza, riusciva a far fuggire gli altri due.

Da un controllo effettuato all’interno del palazzo, i poliziotti accertavano che l’uomo era riuscito ad entrare dentro l’appartamento di un’anziana signora ma che la stessa, non cadendo in errore, lo aveva allontanato prima che riuscisse a derubarla.

Durante la perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti diversi oggetti utilizzati per compiere le truffe, tra cui due radiotrasmittenti di piccole dimensioni, guanti da lavoro, l’avviso di una nota società del gas ed uno strumento elettronico spacciato dal malvivente per un macchinario finalizzato al rilevamento di sostanze gassose.

Sull’auto, sequestrata, erano state apposte due targhe false al fine di depistare eventuali controlli di Polizia.

L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e tentato furto in abitazione nonché indagato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e falso materiale commesso da privato.

Olivia Petillo

Trapani: chiuso il cerchio su un tentato omicidio del 2013

operazioneLe indagini della Squadra mobile di Trapani hanno risolto un caso di tentato omicidio avvenuto nel 2013 arrestando anche il mandante, un noto imprenditore trapanese cognato della vittima.

L’uomo, nel marzo del 2013, aveva commissionato l’eliminazione fisica del cognato ad un amico, al quale aveva fornito anche un fucile a canne mozze detenuto illegalmente.

Nonostante due colpi di arma da fuoco avessero colpito la vittima in più parti del corpo, provocandogli gravissime ferite, la stessa era riuscita a sopravvivere e l’esecutore materiale, individuato e arrestato, era stato condannato a 12 anni di carcere.

All’epoca il fatto era stato ricompreso in motivazioni generiche e in dissidi pregressi tra la vittima e la persona incaricata di ucciderla.

A settembre 2019 un esposto anonimo aveva fatto riaprire il caso.

Attraverso la rilettura degli atti processuali, il riascolto delle intercettazioni dell’epoca con l’ausilio di più recenti tecnologie e nuove attività d’indagine hanno consentito di inquadrare il tentato omicidio sotto una nuova luce.

Decisivo è stato il sequestro di una lettera scritta dal carcere dall’autore materiale del delitto al suo mandante, in cui si lamentava di non aver ricevuto il compenso concordato e di aver bisogno di un’adeguata rendita per la sua famiglia.

Con la successiva collaborazione del detenuto i poliziotti hanno chiuso il cerchio anche sul mandante arrestando l’uomo con le accuse di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto abusivo di arma alterata.

L’uomo, cinquantaduenne trapanese, molto conosciuto in città, all’epoca dei fatti, trovandosi in difficoltà economiche, sfociate poi anche in una sentenza di condanna per bancarotta, aveva deciso di eliminare il cognato per accaparrarsi sia il suo cospicuo patrimonio sia un compenso assicurativo di oltre 600 mila euro.