Banda musicale della Polizia: un concerto in omaggio al maestro Morricone

La Banda musicale della Polizia di Stato ieri sera è stata di scena al Castello di Santa Severa, località del litorale laziale, con un concerto dedicato ad un grande amico della Polizia, il maestro Ennio Morricone.

È il terzo anno consecutivo che i musicisti della Polizia partecipano agli eventi estivi organizzati a Santa Severa e, rispetto alle precedenti edizioni in cui si è esibita la Fanfara, quest’anno sono stati gli orchestrali della Banda a trasmettere emozioni e messaggi di legalità attraverso la musica.

Il concerto, in occasione della XIV edizione del “Caffeina Festival”, è stato diretto dal vice direttore maestro Roberto Granata; con la partecipazione del sassofonista Stefano Di Battista e la cantante Nicky Nicolai.

Il programma musicale comprendeva brani di John Williams, Joseph kosma e Jacques Prevert, Nino Rota per terminare con i successi del maestro Morricone.

Il concerto, presentato dalla giornalista Ertilia Giordano, si è chiuso con l’esecuzione dell’Inno d’Italia.

Estate 2020: i consigli per chi si mette in viaggio

controlli stradale autostradaCon la graduale ripresa, molti italiani si preparano a partire per trascorrere le vacanze estive. Saranno tanti che si sposteranno per raggiungere le mete di villeggiatura lungo le coste e verso le zone alpine e prealpine, specialmente nei fine settimana.

L’impegno di Viabilità Italia è stato quello di organizzare, su tutta la nostra rete viaria e ferroviaria, interventi in casi di criticità oltre ad intensificare la presenza delle pattuglie nei punti e nei periodi nevralgici. Nel Piano dei servizi di Viabilità Italia sono riportate tutte le informazioni e le misure operative che saranno attuate.

Sono state individuate e riportate in un calendario, le giornate in cui si prevede il maggior numero di persone in viaggio. Quest’anno sono contrassegnate con “bollino rosso” i fine settimana del 24 -26 luglio e del 31 luglio – 2 agosto prossimi. Gli spostamenti si preannunciano, invece, più intensi nel fine settimana del 7 – 9 agosto; per la mattina di sabato 8 agosto è previsto “bollino nero”. Bollino rosso anche per gli ultimi due fine settimana del mese, in cui si concentrerà il traffico di rientro.

Sempre nel calendario sono riportati anche i divieti di circolazione per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate.

Il Piano contiene, inoltre, le informazioni relative alle direttrici a rilevanza nazionale maggiormente interessate dal traffico turistico, gli itinerari alternativi alla viabilità autostradale, le misure di coordinamento delle attività di soccorso stradale e di assistenza alle persone, nonché le aree geografiche che saranno controllate dall’alto dai mezzi della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri. Raccoglie anche l’elenco dei cantieri inamovibili su autostrade e strade extraurbane principali, l’indicazione delle misure informative e di assistenza per gli utenti in viaggio e i servizi della Polizia ferroviaria.

E proprio in relazione al prevedibile maggior afflusso di viaggiatori in ambito ferroviario, anche la Ferroviaria ha potenziato i servizi di vigilanza nelle stazioni ed ha incrementato la propria presenza a bordo dei treni per garantire la massima sicurezza negli spostamenti.

Torino: per gli scontri di febbraio eseguite 19 misure cautelari

perquisizioniLa Polizia di Stato di Torino, questa mattina ha eseguito 19 misure cautelari nei riguardi di diversi militanti del centro sociale Askatasuna, di alcuni anarchici e di studenti dei collettivi universitari, responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata e danneggiamento.

In particolare, i poliziotti delle Digos, nell’ambito di un’attività di coordinamento della Direzione centrale della Polizia di prevenzione anche tramite le questure di Trieste, Brescia, Udine e Cuneo, hanno eseguito gli arresti domiciliari nei confronti dei tre principali referenti del “C.U.A. (Collettivo Universitario Autonomo) articolazione di Askatasuna, coordinatori delle azioni violente e sette divieti di dimora a Torino (cinque a carico di persone legate ad Askatasuna e due a carico di appartenenti al centro sociale Ex Asilo). Eseguita per gli altri nove indagati (quattro  appartenenti ad Askatasuna, due ad Ex Asilo e tre ai Collettivi Universitari) la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

I fatti risalgono allo scorso 13 febbraio, quando, in occasione di un volantinaggio effettuato da esponenti del Fuan sulla tematica delle Foibe all’esterno della Palazzina Einaudi, una quarantina di antagonisti e studenti ha circondato i Reparti mobili della Polizia di Stato, mentre una decina di facinorosi si è introdotta all’interno della struttura universitaria dopo aver aggredito due guardie giurate con calci e spintoni, ha sfondato la porta di accesso dell’aula “Paolo Borsellino” assegnata ai rappresentanti del Fuan, danneggiando diversi arredi.

Subito dopo gli stessi hanno raggiunto il gruppo all’esterno dove, nel frattempo erano giunte altri militanti d’area, insieme ai quali tentavano ripetutamente di entrare in contatto con i giovani del Fuan; uno di questi ultimi è stato colpito con un calcio sferrato da un antagonista. Quest’ultimo è stato immediatamente bloccato dai poliziotti, circostanza questa che provocava l’immediata reazione dei complici che hanno tentato ripetutamente di sottrarlo con la violenza alle Forze dell’ordine.

Durante il trasporto del fermato presso la Questura, l’autovettura della Polizia è stata circondata da una quarantina di facinorosi, i quali hanno colpito ripetutamente il mezzo con calci e pugni nel vano tentativo di far desistere gli agenti dall’arresto.  

Inoltre, i poliziotti nell’intento di allontanare i facinorosi, sono stati spintonati dagli antagonisti che continuavano nella loro condotta violenta colpendo alcuni operatori con calci, rovesciando diversi cassonetti dei rifiuti dinanzi l’auto di servizio, lanciandone anche alcuni all’indirizzo delle Forze di polizia.

In questa occasione gli agenti hanno arrestato due militanti di Askatasuna per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Negli scontri rimanevano feriti otto agenti, con lesioni guaribili da cinque a trenta giorni.

Il giorno successivo, al termine di un corteo di protesta effettuato nel centro cittadino da militanti antagonisti ed aderenti ai collettivi studenteschi universitari per solidarizzare con gli arrestati, è stata nuovamente rioccupata ed ulteriormente vandalizzata l’aula del Fuan con sottrazione anche di alcuni arredi; il fatto è avvenuto dopo aver, tra l’altro, minacciato una guardia giurata posta a vigilanza del locale e aver apposto una nuova serratura al fine di impedire la riappropriazione dell’aula.

A seguito delle indagini sono stati individuati e denunciati altri nove militanti d’area per analoghi reati, mentre è ancora al vaglio degli inquirenti la posizione di altre otto persone.

Reggio Calabria: gestivano cocaina per milioni di euro, 12 arresti

operazioneArrestate a Reggio Calabria 12 persone, mentre altre 2 sono ancora ricercate, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La metà di loro risulta già detenuta per altre cause.

L’indagine è stata sviluppata dal Commissariato di P.S. di Siderno a seguito della cattura di un latitante avvenuta nel 2016 nei Paesi Bassi. Durante le investigazioni i poliziotti hanno scoperto l’esistenza e l’operatività, nell’area ricompresa tra Bovalino, Careri e altri comuni della Locride, di una organizzazione criminale, con diramazioni in Puglia e Sicilia, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di sostanze stupefacenti.

Per i loro traffici l’associazione a delinquere disponeva di basi logistiche insospettabili, come a Condofuri, dove un camping veniva utilizzato come luogo sicuro dove trattare gli affari illeciti dell’organizzazione con alcuni narcotrafficanti colombiani e albanesi.

La droga, perlopiù cocaina, veniva confezionata in panetti sotto vuoto e trasportata a bordo di autovetture dentro vani segreti realizzati da meccanici di fiducia, muniti di telecomandi che azionavano i congegni elettronici di apertura.

In un’occasione gli appartenenti di una famiglia hanno consegnato in un giorno tra Taranto, Lecce e Brindisi, un quantitativo di cocaina equivalente a 340 mila euro; denaro anch’esso nascosto al ritorno nei vani segreti che portò uno dei corrieri a dire che “… la macchina le sta vomitando …”, volendo sottolineare che le banconote erano così tante da non essere contenute nel nascondiglio.

Tra le altre accortezze per parlare tra loro i criminali utilizzavano telefoni dedicati esclusivamente a tali comunicazioni, ricorrendo all’uso di termini criptici e allusivi per indicare lo stupefacente cambiando repentinamente e freneticamente schede telefoniche quasi sempre intestate a terze persone ed utilizzando sim card estere prive di intestatario.

Durante l’indagine i poliziotti hanno sequestrato diversi chili di stupefacente, tre fucili e tre pistole con relative munizioni. La droga movimentata nel periodo compreso tra ottobre 2015 e febbraio 2016 è stata di circa 160 chili di cocaina per un valore all’ingrosso di 7 milioni di euro.  

Aeroporto di Fiumicino: arrestati imprenditori e pubblici funzionari corrotti

Aeroporto di FiumicinoLa Polizia di frontiera di Fiumicino ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni titolari di aziende con attività nello scalo romano e di un alto funzionario dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) locale.

Oltre agli arrestati risultano indagati anche due noti avvocati romani e altri imprenditori e funzionari del medesimo ente.

L’attività investigativa ha fatto emergere un sistema di corruzione con gli indagati che sovvenzionavano regolarmente i pubblici ufficiali affinché sorvolassero su una serie di irregolarità che avrebbero potuto portare alla revoca delle certificazioni necessarie per lavorare in ambito aeroportuale.

Il funzionario arrestato, un uomo di anni 58 anni, veniva sistematicamente remunerato con ogni sorta di benefit: dal pieno dell’auto, ai viaggi gratuiti, dalla messa a disposizione di una lussuosa autovettura, al pagamento dei servizi telepass e della manutenzione ordinaria e straordinaria del parco macchine familiare; non disdegnava, naturalmente, i pagamenti in contanti.

Attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, i poliziotti hanno documentato come l’unica finalità perseguita dai funzionari Enac fosse quella di ottenere un guadagno da ogni loro azione od omissione.

Gli avvocati coinvolti, invece, volevano sfruttare la malleabilità del funzionario pubblico per esportare clandestinamente all’estero ingenti somme di denaro, con ogni probabilità riconducibili a loro clienti, sui quali gli investigatori stanno ancora indagando.

Lo squarcio aperto sul mondo aeroportuale ha fatto emergere un sistema di accreditamento di alcune ditte a discapito di altre, secondo la logica del clientelismo: chi riusciva ad entrare nel ricco mercato dell’aeroporto poi, grazie al consolidato sistema delle amicizie, dei favori e controfavori, rimaneva immune da qualsiasi forma di concorrenza, riuscendo così ad aggiudicarsi sempre lucrosi contratti.

Un noto imprenditore calabrese, ad esempio, grazie alla compiacenza del funzionario arrestato, stava cercando di accaparrarsi il business del trasporto del materiale radioattivo, per il quale aveva già acquistato alcuni aeromobili.

Gli indagati dovranno rispondere di corruzione e concussione nonché di falso, abuso di ufficio, bancarotta per distrazione e violazione delle norme ambientali.

Nel corso dell’operazione sono state sottoposte a sequestro preventivo alcune autovetture che rappresentavano il corrispettivo per l’attività infedele dell’impiegato pubblico.