Mondiali sport acquatici: è d’argento la staffetta di Miressi, Frigo e Ceccon

argento staffetta fukuoka23Nella piscina olimpionica della Marine Messe di Fukuoka (Giappone), dove si stanno svolgendo i Campionati del mondo di sport acquatici, è iniziato il programma del nuoto in vasca lunga.

La prima medaglia italiana è arrivata dalla staffetta 4×100 stile libero maschile che si è confermata ai massimi livelli vincendo una splendida medaglia d’argento con i nuotatori delle Fiamme oro Alessandro Miressi, Manuel Frigo e Thomas Ceccon e l’azzurro Lorenzo Zazzeri.

Il quartetto azzurro ha accarezzato la medaglia d’oro per quasi tutta la gara, rimanendo in testa fino a 15 metri dal traguardo.

argento staffetta fukuoka23Il primo a scendere in acqua è stato Miressi, che ha chiuso in testa la sua frazione in 47”54, lasciando il testimone a Frigo, che con il suo 47”79 ha mantenuto la prima posizione con un buon margine, assottigliatosi a 14 centesimi dopo la prova di Zazzeri (48”13). Ceccon chiude con una frazione fantastica, stampando un ottimo 47”03 che però non è sufficiente ad arginare il ritorno di uno stellare Chalmers che, con il suo 46”56, miglior crono in assoluto tra tutti gli staffettisti, recupera lo svantaggio e supera Ceccon proprio negli ultimi 15 metri.

L’Italia è quindi argento in 3’10”49, dietro all’oro dell’Australia (3’10”16) e davanti al bronzo degli Stati Uniti (3’10”81), migliora il bronzo mondiale di Budapest e conquista anche il pass olimpico per la staffetta ai Giochi di Parigi 2024.

“Sono focalizzato su questo mondiale – è il commento di Alessandro Miressi – Sono contento di aver nuotato al mio livello. Abbiano provato a vincere e ci abbiamo creduto fino alla fine. Samo stati bravissimi tutti e quattro”.

“Sì, siamo stati bravi e questa era una staffetta un po’ complicata rispetto agli altri anni – ha poi aggiunto Manuel Frigo – Siamo arrivati con più aspettative dell’anno scorso, quando non eravamo al massimo. Da una parte ci dispiace per la vittoria sfumata e dall’altro siamo contenti per l’argento conquistato”.

“È stata una buona staffetta – ha concluso Thomas Ceccon – Eravamo in mezzo agli altri, abbiamo spinto forte. Anche il cambio di formazione si è rivelato positivo. Io ho nuotato il mio migliore di sempre lanciato. È un argento mondiale. Siamo molto contenti”.

Monza: violentata con la droga dello stupro, due arresti

squadra mobileViolenza sessuale aggravata dall’uso di sostante alcoliche, narcotiche o stupefacenti e violenza sessuale di gruppo, sono le accuse nei confronti di due 50enni arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Monza e della Brianza. Uno è finito in carcere mentre l’altro è agli arresti domiciliari.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza al termine dell’attività investigativa avviata dagli agenti della Mobile subito dopo la denuncia di una 29enne per la violenza subita da parte due uomini, uno dei quali amico di famiglia. La ragazza si era poi recata al pronto soccorso dell’ospedale Mangiagalli di Milano denunciando l’accaduto alla struttura sanitaria che aveva subito trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica.

L’indagine ha fatto chiarezza sui fatti, avvenuti nell’estate dello scorso anno. La vittima era solita frequentare la casa di uno degli indagati, amico di famiglia. Una sera, approfittando dell’assenza dei suoi familiari, l’uomo ha invitato l’amica a cena in un locale di Monza.

Subito dopo la cena la ragazza ha iniziato a manifestare insolita euforia, alternata a momenti di amnesia. I due sono quindi tornati a casa dell’uomo, dove c’era ad attenderli l’altro indagato.

Durante la notte la ragazza è tornata in sé, ritrovandosi nuda nell’atto di compiere atti sessuali con i due cinquantenni; non ricordando esattamente cosa fosse accaduto la donna ha deciso di tornare a casa.

Nei giorni successivi la vittima ha iniziato a ricordare brevi momenti di quella notte, rendendosi conto di essere stata, inconsapevolmente, coinvolta in un rapporto sessuale di gruppo e sospettando che l’amico di famiglia, le avesse somministrato qualche sostanza capace di annientare la sua volontà.

Gli esami tossicologici sulla ragazza, disposti dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno  dato esito positivo su alcune sostante psicotrope tra le quali il Ghb, noto anche come “droga dello stupro”.

Anche le attività tecniche svolte nei confronti dei due indagati hanno confermato i fatti, avvalorati anche dal tentativo di far ritrattare le accuse proponendo un’offerta di denaro alla vittima.

Viterbo: la Polizia di Stato alla IV edizione di “Ombre festival”

La Polizia di Stato a Ombre festivalNel centro storico di Viterbo è arrivato il “Commissario Mascherpa”. Le storie che vedono protagonista il poliziotto di Diamante (Cosenza), raccontate nel graphic novel realizzato dalla Polizia di Stato, sono state presentate durante la seconda serata di “Ombre festival”, in piazza del Gesù, in un evento a cui hanno preso parte il questore di Viterbo, Fausto Vinci e i redattori di PoliziaModerna, il mensile ufficiale della Polizia, che ha curato la realizzazione del fumetto.

La Polizia di Stato a Ombre festival - MascherpaPer l’occasione, sono state esposte le tavole originali del “Commissario Mascherpa” disegnate da Daniele Bigliardo, storica matita di Dylan Dog, e scritte da Luca Scornaienchi, direttore artistico del Museo del fumetto di Cosenza.

I ricavi dei volumi, le cui storie sono state pensate per avvicinare i giovani e gli amanti del fumetto alla cultura della legalità promossa dalla Polizia di Stato, sono devoluti al Piano di assistenza della Polizia “Marco Valerio”, che aiuta le famiglie di poliziotti con figli gravemente malati. Sono tutti disponibili e acquistabili sul sito ufficiale di PoliziaModerna.

La Polizia di Stato a Ombre festival - banda musicaleUna serata quindi all’insegna della legalità, della solidarietà ma anche della musica. In piazza San Lorenzo, sempre nel cuore di Viterbo, la Banda musicale della Polizia di Stato si è esibita davanti al numeroso pubblico presente suonando un repertorio interamente dedicato al maestro Ennio Morricone, premio Oscar e compositore di fama internazionale, grande amico della Polizia. Gli orchestrali, diretti dal maestro vice direttore Roberto Granata, hanno accompagnato la voce del soprano Federica Balucani.

Il ricordo di Boris Giuliano a 44 anni dalla morte

boris giulianoFu un poliziotto e investigatore lungimirante, un uomo generoso e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Grazie al suo intuito e all’innovativo metodo d’indagine, che si concentrava sui conti correnti bancari, Boris Giuliano, negli anni ’70, condusse importanti indagini sulla mafia palermitana arrivando a scoprire legami nel traffico di droga con quella americana.

Fu questo uno dei motivi per i quali la mattina del 21 luglio 1979 venne ucciso all’interno del bar Lux, a Palermo, mentre stava bevendo un caffè. A sparare vigliaccamente fu il mafioso corleonese Leoluca Bagarella, che esplose vari colpi di pistola alle spalle del capo della Squadra mobile del capoluogo siciliano, per poi darsi alla fuga.

boris giulianoOggi, nel giorno del 44° anniversario della morte, la Polizia di Stato ricorda questo valoroso funzionario di Polizia con delle celebrazioni a Palermo e a Messina, città dove Boris Giuliano ha vissuto e trascorso il periodo universitario e dove un ulivo, oggi rigoglioso, è stato piantato in sua memoria nel 2010.

Alla presenza del vice capo vicario della Polizia, Vittorio Rizzi, dei familiari di Giuliano e del prefetto e questore di Palermo, Maria Teresa Cucinotta e Leopoldo Laricchia, è stata deposta una corona d’alloro in via Francesco Paolo Di Blasi, sotto alla lapide che ricorda il vile attentato. In suo suffragio è stata inoltre celebrata una messa nella chiesa di San Giuseppe Cafasso.

Il prefetto Rizzi, infine, ha fatto visita al “Museo della memoria” all’interno dei locali della Squadra mobile di Palermo, dove è stato riprodotto lo studio originale di Boris Giuliano e nel quale vengono ricordati tutti gli investigatori palermitani della Polizia di Stato uccisi dalla mafia.

A Messina, la questura, insieme al comitato cittadino “100 Messinesi per Messina 2MILA8”, ricorderà Boris Giuliano con la deposizione di una corona di fiori in via Natoli, sotto alla targa apposta in memoria del Primo dirigente della Polizia di Stato e con una messa presso la chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado.

Genova, Polizia stradale e Agenzia delle dogane, 10 arresti

Genova, Polizia stradale e Agenzia delle dogane, 10 arrestiI poliziotti della Sezione di Polizia stradale di Genova in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle dogane hanno arrestato 10 persone che, presentando in dogana documentazioni contraffatte per consentire lo sdoganamento delle merci, evadevano diversi milioni di euro di Iva e dazi.

Un’indagine durata 12 mesi in cui i poliziotti e i funzionari Adm hanno effettuato pedinamenti, attività di monitoraggio tramite telecamere e Gps ed intercettato diverse utenze telefoniche.

Sono diversi i reati contestati agli arrestati, associazione per delinquere, falso in atto pubblico, contrabbando ed evasione dell’Iva all’importazione, tutti reati aggravati dalla transnazionalità.

Gli investigatori hanno accertato che per le merci estere che arrivavano al porto di Genova Prà non venivano pagate le imposte sul valore aggiunto ed avevano come destinatari due società bulgare rivelatesi delle “scatole vuote”. I prodotti venivano poi immessi nel territorio nazionale e in quello di altri Paesi dell’Ue differenti da quelli precedentemente dichiarati, grazie alla falsificazione dei documenti, evadendo così completamente il pagamento dell’Iva.

Un altro sistema per raggirare i costi di dogana era quello di alterare la documentazione commerciale della merce che veniva dichiarata di valore inferiore a quello reale con l’intento di ridurre l’importo dei dazi e dell’Iva da versare al momento dell’importazione.