Brindisi: assalto al furgone portavalori, 8 arresti

L’operazione “long vehicle” della Squadra mobile di Brindisi è a conclusione di un’indagine per una rapina ad un furgone portavalori, commesso a Brindisi il 18 gennaio del 2018.
Le indagini coordinate dallo Sco (Servizio centrale operativo) hanno condotto gli investigatori ad identificare 8 persone che, questa mattina, sono finite in manette.

La mattina della rapina sulla strada statale Lecce- Brindisi il furgone blindato portavalori Cosmpol che trasportava denaro e valori per circa mezzo milione di euro, veniva preso d’assaltato da un commando armato, composto da almeno 10 persone.
Il gruppo dopo aver raggiunto il luogo dell’assalto a bordo di 4 automobili  spargeva sulla strada chiodi a quattro punte destinati a fermare il traffico dei veicoli in entrambe le direzioni di marcia.

Raggiunto e affiancato, il furgone veniva bloccato a colpi d’arma da fuoco e 4 individui armati e con il volto travisato da passamontagna, dopo esser scesi dall’auto si dirigevano verso il furgone continuando a sparare più colpi, intimando all’equipaggio di aprirlo.

Non riuscendo a tagliare la carrozzeria posteriore del furgone, in cui era collocata la cassaforte e pur d’impossessarsi del bottino, i rapinatori, fuggivano a bordo dello stesso, poi ritrovato abbandonato, ma prima di allontanarsi cancellavano le tracce della loro presenza con la schiuma di un estintore.

Verona: arrestato coltivatore diretto di marijuana

Durante un’attività di controllo sul territorio gli agenti della Squadra mobile di Verona hanno acquisito la notizia dell’esistenza di una piantagione di marijuana in un terreno ai confini del comune.

Gli investigatori della Mobile, dopo aver effettuato un controllo sulle abitazioni della zona, hanno riscontrato l’esistenza di una casa rurale intestata ad un 45enne italiano con precedenti per reati connessi agli stupefacenti.

Dopo aver eseguito una serie di appostamenti nei pressi dell’abitazione, riscontrando un sospetto movimento di persone, i poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione.

Nel terreno annesso al vecchio casale appartenente alla famiglia dell’uomo, gli agenti hanno scoperto una serra artificiale, lunga circa 70 metri e larga 5, al cui interno c’erano 94 piante di canapa indiana con grosse infiorescenze.

Nel casolare, nascoste nella camera da letto, sono state trovate diverse cassette di plastica contenenti complessivamente oltre 4 chilogrammi di marijuana, catalogata per varietà (amnesia, white e ultimate).

Oltre alla sostanza stupefacente sono stati sequestrati 14.400 euro in contanti e materiale utilizzato per la pesatura e il confezionamento.

L’uomo è stato arrestato per coltivazione e produzione delle piante di canapa nonché per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.

Caserta: al via incontri mirati per prevenire atti intimidatori ai giornalisti

Vittorio Rizzi: “Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”Su sollecitazione del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha preso l’avvio da Caserta una serie d’incontri dell’Organismo di supporto del “Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” presieduto dal vice capo della Polizia, nonché direttore centrale della Polizia criminale, Vittorio Rizzi.

L‘Organismo è composto da rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, degli Ordine dei giornalisti e della federazione nazionale della Stampa italiana.
L’obiettivo è garantire attenzione e pronto intervento a difesa dei giornalisti minacciati perché qualsiasi intimidazione nei confronti dei giornalisti è una minaccia alla democrazia del nostro Paese.

L’incontro è stato co-presieduto dal prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, in videoconferenza dalla Prefettura. Alla riunione erano presenti rappresentanti dei vertici delle Forze di polizia della provincia e una rappresentanza dei giornalisti locali.

Dall’analisi approfondita degli atti intimidatori ricevuti dai giornalisti campani, soprattutto online, è stato evidenziato, nell’anno in corso, un incremento rispetto all’analogo periodo del 2019; la matrice è in gran parte riconducibile a problematiche ed a contesti socio-politici locali ed in minima parte a contesti di criminalità organizzata.

“Mai banalizzare o sottovalutare le minacce ai giornalisti” ha sottolineato il prefetto Rizzi. “Dobbiamo intercettare tutti i segnali perché non ci sia un’escalation di odio e violenza: è importante la denuncia tempestiva, così come occorre lavorare insieme, forze di polizia e professionisti dell’informazione, per analizzare le minacce e adottare le giuste contromisure. Ogni forma, più o meno velata, di violenza che comprima la libertà di stampa è una sconfitta per tutti noi.”

Nel corso della riunione sono stati condivisi nuovi progetti che hanno lo scopo di avviare un’attività di formazione e rivolgere sempre più attenzione agli atti intimidatori diffusi sulla Rete.

Olivia Petillo

Sicurezza: firmato il nuovo Protocollo d’intesa con Abi

convenzione abi rizziÈ stata rinnovata la collaborazione tra l’Abi e il Dipartimento della pubblica sicurezza, un rapporto che prosegue dal 2006 e che costituisce un presupposto fondamentale a presidio della legalità del sistema.

In questo momento, dopo la pandemia da Covid-19, il mondo finanziario e il mercato del credito sono risorse fondamentali per la ripresa economica e sociale del Paese.

Il nuovo protocollo d’intesa è stato firmato questa mattina a Roma dal direttore generale dell’Associazione bancaria italiana, Giovanni Sabatini e dal vice capo della Polizia Vittorio Rizzi.

convenzione abi rizzi

“I sofisticati sistemi antiriciclaggio di cui l’Italia dispone non ci rendono immuni dai rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia e l’argine più forte è rappresentato da un continuo scambio informativo tra il mondo delle banche e quello delle forze di polizia. Con il nuovo protocollo, vogliamo andare oltre le best practices che abbiamo già sperimentato e che hanno portato a dei risultati straordinari, come il calo verticale delle rapine in banca. La collaborazione con Abi è stata preziosa anche nel periodo del lockdown e della successiva ripartenza e dobbiamo proseguire insieme per intercettare subito i segnali di pericolo”. Così il prefetto Rizzi ha voluto tracciare bilanci e prospettive della sinergia con il mondo bancario, ricordando anche il contributo del direttore generale Sabatini ai lavori dell’Organismo permanente di monitoraggio e analisi, da lui presieduto, a cui partecipano tutte le forze di polizia e che ha il compito di valutare, nell’attuale situazione di emergenza i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo del Paese.

 Il nuovo Protocollo prevede la costituzione, presso il Servizio analisi criminale, di un Comitato tecnico permanente sulla criminalità predatoria per il monitoraggio dei fenomeni delittuosi, dove verranno elaborate attività di analisi dei fenomeni criminali insieme alle associazioni rappresentate nell’ambito dell’Osservatorio per la sicurezza fisica (OS.SI.F).

Addio Maestro: il mondo piange la morte di Ennio Morricone

Un pezzo di storia della musica mondiale se n’è andato. Il maestro Ennio Morricone ci ha lasciato. Con la sua musica Morricone ha rappresentato e fatto grande l’Italia.

Indimenticabili i suoi temi musicali cinematografici, che lo hanno portato a vincere l’Oscar alla carriera nel 2007 e quello per la miglior colonna sonora nel 2016 per “The hateful Eight”, che gli valse anche il Golden Globe.

Grandi pellicole del cinema internazionale sono diventate capolavori anche grazie alle pennellate del suo genio musicale. Tra tutte ricordiamo “Per un pugno di dollari”, “C’era una volta in America”, “Nuovo cinema Paradiso”, “Mission”, “Malena”, “Gli intoccabili” e “La leggenda del pianista sull’oceano”. 

Ennio MorriconeLa verità è che ho sempre cercato di scrivere musiche che avessero una dignità propria e potessero essere eseguite autonomamente – confessò in un’intervista rilasciata al nostro mensile Polizia Moderna – Le mie musiche stanno in piedi anche senza il film e così le eseguo. Non raccontano la staticità o il dinamismo della trama, vanno oltre i dialoghi e i significati del film. Sono pezzi musicali che hanno una loro autonomia e diventano più forti con le immagini. Amo la musica che si sviluppa nel tempo, è una delle poche arti che ha bisogno del tempo per esprimersi”.

Il Maestro era un grande amico della Polizia di Stato. Negli anni ci ha dimostrato vicinanza e affetto prendendo parte a tanti nostri eventi (Foto). Lo ricordiamo, di recente, presente al Teatro alla Scala a Milano nell’anno del suo novantesimo compleanno, coinciso con le celebrazioni dei 90 anni della nostra Banda Musicale, che egli stesso aveva definito “una vera orchestra di fiati”.

Nell’occasione il capo della Polizia Gabrielli aveva sottolineato il grande valore di avere come ospite in sala il maestro Morricone e l’orgoglio con cui i nostri orchestrali hanno portato in tutto il mondo la sua musica.

Ennio MorriconeIl maestro Direttore Maurizio Billi lo ricorda con emozione e grande stima.

Un filo doppio mi legava a lui, l’amicizia personale e quella professionale. L’Incredulità della sua scomparsa si associa ai tanti ricordi personali come uomo e come immenso artista. La sua profonda onestà intellettuale e la sua riservatezza accompagnano questi ricordi. Ogni volta che mi intrattenevo con lui avevo la percezione di un arricchimento, non solo professionale ma anche umano, che passava attraverso le sue parole, i suoi silenzi e le sue considerazioni sempre controllate e mai eccessive. E alla fine di ogni incontro Pensavo “Quanta grandezza dietro questa disarmante semplicità“.

Prosegue Billi “L’ultima volta che ho incontrato il Maestro, poche mesi fa, ebbi il privilegio di ascoltare una sua ultima composizione nello studio della sua abitazione. Dopo l’ascolto gli chiesi: come fai a scrivere musica così bella, sempre? Mi rispose: la semplicità è l’essenza delle cose belle”.

Grazie Maestro, per il dono ‘semplice’ e immenso che hai fatto all’intera umanità e che sempre accompagnerà le nostre emozioni.

#essercisempre #lamiciziaèunacosaseria.