Polizia postale: il contrasto al revenge porn

La Polizia Postale e delle Comunicazioni negli ultimi mesi ha ricevuto diverse denunce per la diffusione illecita d’immagini sessualmente esplicite. Il reato è quello del cosiddetto “revenge porn” e lo commette chiunque diffonda, ceda o invii immagini o video a contenuto sessuale senza il consenso delle persone interessate.

In questo periodo in cui si trascorre molto tempo on-line, è bene essere maggiormente prudenti cercando di evitare l’invio di foto o video di contenuti intimi perché, oltre al pericolo di un uso illecito da parte di chi riceve le immagini, spesso con il fine di ritorsione o di vendetta, c’è anche un problema legato alla sicurezza dei dispositivi. Infatti c’è sempre l’eventualità che malintenzionati possano accedere abusivamente ai vostri cellulari o computer, acquisirne i contenuti per poi divulgarli sul web o utilizzarli come arma di ricatto.

Una volta che le immagini sono state diffuse in Rete diventa difficile, se non impossibile, rimuoverle definitivamente, con gravi conseguenze per la vittima. Per questo è di estrema importanza la denuncia immediata alla Polizia, poiché solo un intervento tempestivo può evitare l’ulteriore divulgazione di foto o video.

Si può fare la segnalazione oppure avere informazioni al riguardo attraverso il commissariato di ps online.

Foggia: catturati tre pericolosi latitanti

operazione FoggiaCatturati dalla Squadra mobile di Foggia altri due evasi che si erano dati alla fuga dal carcere del capoluogo pugliese il mese scorso, durante la protesta che si concluse con l’evasione di 72 detenuti.

Insieme ai due evasi i poliziotti hanno arrestato un terzo latitante che si era reso irreperibile lo scorso anno.

La cattura dei tre pericolosi criminali è avvenuta nel pomeriggio di ieri in un casolare all’interno di una cava di Apricena (FG) dove gli investigatori hanno rinvenuto anche radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari, diverso denaro contante e scorte di viveri.

Gli arrestati sono Francesco Scirpoli, Angelo Bonsanto e Pietro La Torre ritenuti elementi apicali dell’organizzazione mafiosa “Lombardi-Ricucci-La Torre” contigua al clan mafioso dei Romito che è contrapposto a quello dei Li Bergolis in una faida che insanguina il Gargano.

Nell’operazione è stato arrestato anche il proprietario del covo nel quale sono stati scoperti i tre malviventi.

Si tratta di un uomo di 55 anni originario di San Marco in Lamis, il quale dovrà rispondere di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena con l’aggravante mafiosa.

Ora l’attenzione degli investigatori è rivolta a scoprire tutti i loro movimenti precedenti per arrivare alla rete di fiancheggiatori che li hanno coperti ed agevolati nel sottrarsi alla cattura.

Milano: sequestrata serra di marijuana, 3 arresti

La serra clandestina si trovava nello scantinato, ma i tubi dell’impianto di ventilazione diffondevano in strada il forte odore di marijuana che ha attirato l’attenzione degli agenti del commissariato Greco Turro, nella periferia nord di Milano, che stavano svolgendo servizio di controllo del territorio. 

In collaborazione con una pattuglia del commissariato Comasina e dei Vigili del fuoco, gli agenti hanno seguito l’odore fino ad arrivare al locale da cui si propagava.

Una volta entrati i poliziotti hanno avuto conferma dei loro sospetti: nel seminterrato c’erano 467 piantine di marjuana ancora nei vasi, mentre altre 176 erano in fase di essiccazione, per un peso complessivo di 9,2 chilogrammi. Quasi un chilo e mezzo di sostanza stupefacente era invece contenuta in alcune buste di plastica.

La serra era completa di impianto elettrico con 46 lampade, di termoventilazione con 30 ventilatori, e di areazione, con tanto di termostato per il monitoraggio della temperatura.

Le persone trovate all’interno della struttura, attrezzata anche con posti letto, cucina e servizi igienici, sono stati arrestati; si tratta di tre italiani di 27, 30 e 34 anni, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sergio Foffo
 

Phishing: finto concorso a premi della Coop

Concorso coopAltro tentativo di phishing ai danni degli italiani individuato dalla Polizia postale; questa volta si tratta di un finto concorso a premi e il marchio utilizzato dai cybertruffatori è ancora una volta quello dei supermercati Coop.

Questo è il messaggio utilizzato per attirare nella rete le vittime: “Ogni giovedì scegliamo 10 utenti casuali per dare loro la possibilità di vincere favolosi premi. Il premio di oggi è un buono di 1.500 euro per qualsiasi negozio!* Il vincitore potresti essere tu! E’ un’opportunità riservata a chi vive in Italia”. Partecipare è gratis e divertente!”.

Possibilità di vincere una grossa spesa, gratis, divertente. Tre punti che possono attirare molte persone, magari in difficoltà economiche anche a causa della pandemia, e le spingono a cliccare sul link e a compilare il modulo online lasciando i propri dati, che sono il vero obiettivo dei cybertruffatori.

La società Coop ha già denunciato questa ulteriore attività di spamming che la vede, suo malgrado, protagonista.

Raccomandiamo di fare sempre attenzione. Non cliccate mai sui link proposti nei messaggi, non compilate moduli online con i vostri dati sensibili e verificate sempre sui siti ufficiali le informazioni che vi arrivano.

In caso di sospetti potete effettuare una segnalazione sul sito della Polizia postale.

Sergio Foffo
 

Naviga con la Polizia postale e delle comunicazioni

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Questa settimana accompagniamo Vis, Musa e Lampo nella seconda avventura. Una videochiamata da casa con gli amici della Polizia Postale.

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Loro sono i nostri specialisti del Web e ci possono dare buoni consigli per usare Internet senza rischi.

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Scrivi una lettera all’amica o all’amico del cuore. Racconta come passi il tempo in questi giorni a casa e cosa sogni di fare insieme appena vi rivedrete.

Mandala a questa e-mail entro giovedì 16 aprile e non dimenticare di dirci come ti chiami e quanti anni hai! andratuttobene@poliziadistato.it .

Le più belle saranno pubblicate su questa pagina sabato mattina!