Catanzaro: 11 misure cautelari per prostituzione e matrimoni di comodo

polizia volante di notteRilasciavano permessi di soggiorno falsi, principalmente a cittadini cinesi, organizzando matrimoni o finte convivenze con italiani che guadagnavano dai mille ai 2 mila euro. Questo è il motivo che ha portato i poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro a eseguire, stamattina, 11 misure cautelari.

Si tratta di 7 persone ritenute responsabili di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo e la produzione di documentazione falsa; le altre 4 sono invece destinatarie di una seconda ordinanza cautelare perchè accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini sono partite dopo la segnalazione di alcune pratiche sospette da parte dell’Ufficio immigrazione della questura che riguardava l’utilizzo di certificazioni che riportavano il medesimo protocollo e quindi ritenute false.

Attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche i poliziotti hanno scoperto tutta l’organizzazione criminale al cui vertice c’erano due coniugi italiani e una cittadina cinese. Quest’ultima reclutava i suoi connazionali che erano interessati a rinnovare il titolo di soggiorno attraverso questo meccanismo fraudolento, in mancanza di altri requisiti leciti. I coniugi, suoi stretti collaboratori, si occupavano di individuare le persone disposte a formalizzare matrimonio o convivenza con persone in realtà sconosciute, in cambio di somme di denaro che si aggiravano tra i mille e i 2mila euro.

I promotori dell’organizzazione, oltre che dell’assistenza logistica, si occupavano anche di organizzare il matrimonio e garantire così ai cittadini stranieri tutti i vantaggi che ne derivavano, con enormi profitti.

Coronavirus: misure urgenti di contenimento su tutto il territorio nazionale

controlli per CoronavirusIl diffondersi del Coronavirus ha portato il Governo ad emettere un nuovo decreto, in vigore da oggi ed efficace fino al 3 aprile.

I provvedimenti previsti nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020 che riguardavano solo alcune aree del nostro Paese, sono ora sono estesi a tutto il territorio nazionale.

Quindi tutti devono osservare responsabilmente e in maniera rigorosa le precauzioni sanitarie, le disposizioni sulla mobilità delle persone, sulle attività e manifestazioni.

Tutti devono evitare ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e aperti a pubblico.

È importante, inoltre, collaborare con le Autorità e le Forze di polizia che, in questo momento, sono chiamate ad effettuare controlli, far rispettare ordinanze e disposizioni, prestare aiuto e soccorso ed essere di supporto a chi ne ha bisogno.

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese già con il decreto dell’8 marzo 2020 aveva emesso una direttiva indirizzata ai prefetti delle province italiane, ai commissari del governo per le province di Trento e Bolzano ed al presidente della giunta regionale della Valle d’Aosta, affinché gli stessi assicurino l’esecuzione delle misure contenute nel decreto avvalendosi, dove necessario, delle Forze di polizia, con il concorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché di personale delle Forze Armate.

In particolare, la direttiva specifica le modalità con cui saranno effettuati i controlli su strade, autostrade, stazioni, porti e aeroporti per garantire il rispetto delle misure varate dal Presidente del Consiglio, e prevede un regime di autocerficazione per motivare le esigenze connesse alla mobilità.

Coronavirus: limitazioni alla mobilità nelle aree di maggior rischio

controlli PolferLa situazione in cui si trova il nostro Paese, a causa del diffondersi del Coronavirus, impone da parte di tutti l’adozione e il rispetto rigoroso di precauzioni sanitarie per evitare il contagio da Covid- 19, nonché, la collaborazione con le Autorità e le forze di Polizia che, in questo momento, sono chiamate ad effettuare controlli, far rispettare ordinanze e disposizioni, prestare aiuto e soccorso ed essere di supporto a chi ne ha bisogno.

Nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020, sono state rafforzate le misure di contenimento in tutta Italia, prevedendo limitazioni allo spostamento delle persone fisiche nelle zone a maggior rischio, individuate nella regione Lombardia e nelle altre 14 province tra Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche.

A seguito del nuovo decreto, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha emesso una direttiva indirizzata ai prefetti delle province italiane, ai commissari del governo per le province di Trento e Bolzano ed al presidente della giunta regionale della Valle d’Aosta, affinchè gli stessi assicurino l’esecuzione delle misure contenute nel decreto avvalendosi, dove necessario, delle Forze di polizia, con il concorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché di personale delle Forze Armate.

In particolare, la direttiva specifica le modalità con cui saranno effettuati i controlli su strade, autostrade, stazioni, porti e aeroporti per garantire il rispetto delle misure varate dal Presidente del Consiglio, e prevede un regime di autocerficazione per motivare le esigenze connesse alla mobilità, in entrata o in uscita, nelle aree a “contenimento rafforzato”.

Si raccomanda il rigoroso rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità competenti e l’adozione di comportamenti responsabili.

La collaborazione di tutti è fondamentale.

Australia: a Fremantle l’Italia vista dagli elicotteri della Polizia

Mostra fotografica SestiniNuova tappa australiana per il tour internazionale di “Italy – Twilight Skylines From Police Helicopters”, la mostra fotografica di Massimo Sestini, che ora tocca la città di Fremantle.

Dall’8 marzo al 26 maggio 2020 gli scatti, realizzati dal fotoreporter italiano dagli elicotteri della Polizia di Stato, saranno esposti al Western Australian Museum. In Australia, e precisamente a Melbourne, la mostra aveva già trovato spazio in occasione della Conferenza Ministeriale No Money For Terror, organizzata dal Department of Home Affairs (novembre 2019), e a Gold Coast Surfer Paradise (dicembre 2019), riscuotendo grande successo.

Le 20 immagini di grande formato e retroilluminate raccontano, nella cornice di orizzonti di luce di suggestiva bellezza come quelli prodotti un’ora dopo il tramonto o un’ora prima dell’alba, le meraviglie d’ Italia, che spaziano dalle grandi città ai piccoli comuni, dai litorali alle Alpi.

 “Ho visto l’Italia nella sua pura bellezza, non viziata dalle piccole e grandi guerre intraprese giorno dopo giorno. Solo bellezza. Sentire la mia anima risuonare ad ogni alba e tramonto a cui ho assistito, sedere accanto ai membri della Polizia di Stato mentre svolgono il proprio lavoro per garantire la sicurezza e la protezione degli altri, è stato incredibile. Con loro ho visto e condiviso un’Italia che direi audacemente essere straordinaria in tutto ciò che la rende ordinaria” ha dichiarato Massimo Sestini, autore degli scatti.

La mostra è già stata presentata a Mosca (Russia) presso il MAMM Multimedia Art Museum nel marzo 2019, ad Ho Chi Minh City presso l’Aeroporto Internazionale Tan Son Nhat nel maggio 2019 e ad Hanoi presso il Museo Etnografico – giugno 2019 (Vietnam), riscontrando sempre un grande successo di pubblico e di stampa.

Il progetto è stato realizzato dal ministero dell’Interno e internazionalizzato grazie alla collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, per mezzo delle sedi diplomatiche del nostro Paese.

Il tour australiano si è concretizzato grazie all’impegno attivo del Consolato d’Italia a Perth, con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura Melbourne.

Da oggi diventa obbligatorio il “seggiolino antiabbandono”

Seggiolini per bambiniDa oggi, per i conducenti di veicoli, residenti in Italia che trasportano bambini di età inferiore a 4 anni, è obbligatorio l’utilizzo del dispositivo per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli chiusi, il cosiddetto seggiolino antiabbandono.

L’obbligo è previsto dalla legge 157 del 19 dicembre 2019, che ha fissato il termine del 6 marzo 2020 come ultima data per l’obbligo di installazione dei dispositivi.

Perché tale dispositivo sia a norma è necessario che le caratteristiche tecniche, costruttive e funzionali rispondano ai criteri fissati dal decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 ottobre 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 249 del 23 ottobre 2019 e in particolare, alle prescrizioni elencate nell’allegato A del medesimo decreto.

Non è necessario che i dispositivi siano della stessa marca del seggiolino. Infatti, secondo l’art. 3 del citato decreto, gli stessi possono essere indipendenti sia dal sistema di ritenuta che dal veicolo.

Pur non essendo obbligatorio la Polizia stradale consiglia di portare sempre al seguito il certificato di conformità rilasciato dal produttore del seggiolino per agevolare eventuali operazioni di controllo da parte degli organi di polizia. La conformità, infatti, non deve essere dimostrata dal conducente, ma verificata dagli agenti preposti al controllo.

Ricordiamo che l’utilizzo di un dispositivo non conforme o non funzionante è vietato dal codice della strada, che prevede l’applicazione di una sanzione pecuniaria nei confronti del conducente con una decurtazione di 5 punti sulla patente.

Tuttavia, qualora a bordo del veicolo sia presente anche una persona maggiorenne tenuta alla sorveglianza del minore, la responsabilità dell’uso del dispositivo antiabbandono compete a questo passeggero e non al conducente. In questo caso si applica la sanzione pecuniaria senza decurtazione di punteggio.