“Le vittime dell’odio”: un convegno per combattere le discriminazioni

Un convegno sul tema delle discriminazioni dal titolo “Le vittime dell’odio” si è tenuto oggi a Roma presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli.

Dopo un video iniziale della testimonianza della senatrice Liliana Segre, superstite dell’olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, Vittorio Rizzi, direttore centrale della Polizia criminale e presidente dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) ha dato il via ai lavori. “Ricorre quest’anno il decennale della nascita dell’Oscad ed è importante combattere e monitorare crimini d’odio che colpiscono non solo la vittima ma l’intera collettività. È necessario porsi come antagonisti dell’odio”.

Con queste parole il prefetto Rizzi ha lasciato la parola al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. “I giovani – ha ricordato il Ministro – rappresentano il futuro del Paese, ma devono avere la cultura della memoria, devono conoscere, comprendere, capire, che quello che è stato un tempo, non può più ripetersi. Oggi assistiamo ad episodi che diversificano le persone in base alla razza, alla lingua, al colore della pelle, agli orientamenti sessuali – ha continuato Luciana Lamorgese- e questo oggi non è più accettabile. Si cerca di nascondere il proprio essere per non incorrere in episodi di violenza. Perché ci deve essere una violenza di fronte a una diversità? Il compito della politica, delle istituzioni, è soprattutto quello di rendere il nostro Paese inclusivo, perché anche la diversità può essere un arricchimento per il nostro Paese. Vorrei che la società attuale sia inclusiva e che non avesse queste contrapposizioni così nette su determinati aspetti. Ognuno può avere un’idea diversa dagli altri, ma ci sono modi civili per poter discutere. Molto importante – ha concluso la titolare del dicastero dell’Interno – è la prevenzione, quando si arriva alla repressione significa che la prima parte non ha funzionato, ma è sulla prevenzione che dobbiamo lavorare”.

Moderatore del convegno il giornalista Paolo Berizzi che ha presentato man mano tutti gli argomenti previsti nell’incontro, dalla discriminazione religiosa a quella etnica, dall’omo/transfobia al più recente odio in Rete e quello rivolto alla disabilità.

Per la tematica sulla discriminazione religiosa/antisemitismo sono intervenuti padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme impegnato nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi; Nando Tagliacozzo sopravvissuto all’olocausto e l’imam Yahya Pallavicini, presidente della comunità religiosa islamica italiana. A seguire è intervenuto il ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti.

“Oggi servono politiche per l’eliminazione di qualsiasi forma di odio – ha detto il ministro Bonetti – compito primario delle istituzioni è di ritornare ad essere presidio nel Paese attraverso la necessaria azione di governo, ma anche di promuovere le dinamiche della società civile capaci di incarnare questa scelta fondante del nostro essere cittadini e del nostro essere Stato italiano, per rendere ragione di quella memoria che siamo chiamati a portare avanti e per dare risposte alle nuove forme di odio che si stanno insinuando nella nostra società. L’odio cambia oggetto, c’è sempre un nemico diverso. Le pari opportunità che la costituzione ci chiede di garantire – ha concluso il Ministro – le potremo raggiungere laddove sapremo riconoscere che non siamo tutti uguali, che siamo chiamati a riconoscere la diversità di cui ciascuno è portatore, e riconoscere nel valore di questa diversità l’elemento fondante del nostro essere umanità unica”.

La discriminazione di razza/etnia è stata introdotta dal monologo dell’attore Jonis Bascir a cui è seguito l’intervento di Damiano Tommasi, presidente dell’associazione italiana calciatori e calciatrici. Ha partecipato per il razzismo nello sport anche Sara Gama, calciatrice italiana.

Per l’omo/transfobia è stato proiettato un breve stralcio del film “Philadelphia” e c’è stata la partecipazione del leader del movimento Lgbt Imma Battaglia e di Anna Maria Giannini, professore ordinario di psicologia della Sapienza Università di Roma.

L’argomento che riguarda l’odio in Rete e la disabilità è stato anticipato da un estratto del cortometraggio “Due piedi sinistri”; sono intervenuti poi Robin Sclafani, direttore dell’Ong internazionale contro discriminazioni “Ceji“, il padre di Valerio Catoia, il giovane atleta di nuoto con sindrome di Down che ha salvato una bambina di 10 anni dal mare e infine Cecilia Camellini, nuotatrice paralimpica tesserata per le Fiamme oro, il Gruppo sportivo della Polizia di Stato.

Un approfondimento agli argomenti trattati durante il convegno si può trovare nella rivista di Poliziamoderna del mese di gennaio. 

Foggia: maxi blitz delle forze dell’ordine

auto del reparto prevenzione crimineControlli a tappeto nelle strade, perquisizioni alla ricerca di armi e droga, caccia ad alcuni latitanti e fermi nei confronti di alcune persone ritenute responsabili di estorsioni ai danni di alcuni imprenditori.

Da questa notte le aree più sensibili di Foggia sono sotto la pressione di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, con centinaia di agenti in campo.

È l’ennesima risposta, sul terreno, all’escalation di violenza che in questi ultimi giorni sta colpendo il capoluogo dauno.

Nel frattempo continuano le indagini sui singoli fatti che sono riconducibili alla criminalità organizzata della provincia pugliese denominata “società foggiana”.

Capo della Polizia firma accordo con Saipem Spa

firma convenzioneFirmata oggi a Roma la convenzione tra Polizia di Stato e Saipem Spa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno ad oggetto i sistemi e servizi informativi di aziende di particolare rilievo per il Paese.

La convenzione, firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dall’amministratore delegato Saipem Spa Stefano Cao, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che gestiscono tecnologie avanzate.

Saipem Spa, società leader nei settori dell’energia e delle infrastrutture, svolge attività ritenute essenziali per il sistema Paese e rappresenta un’infrastruttura di interesse nazionale. Risulta necessario quindi assicurare l’integrità dei sistemi informatici funzionali al perseguimento della mission aziendale.

L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa.

Per la Polizia di Stato questo compito viene assicurato dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni che da anni si occupa della tutela delle reti informatiche di realtà, sia pubbliche che private, di rilievo nazionale e di importanza strategica per il paese.

Alla firma della convenzione erano inoltre presenti, il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, Nunzia Ciardi e per Saipem Spa Corrado Miralli, corporate security manager.

Traffico di droga tra Italia e Albania: fermata organizzazione a Bari

Squadra mobileI componenti di due organizzazioni criminali, tra loro collegate, sono stati fermati stamattina dai poliziotti della Squadra mobile di Bari con la collaborazione del Commissariato di Trani. Una è un’associazione criminale italo-albanese che trafficava sostanze stupefacenti e armi, mentre l’altra era attiva nello spaccio di stupefacenti in un’area che comprende Andria e Cerignola.

Quindici persone sono finite in manette delle 22 indicate nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

L’indagine è partita dall’omicidio di un uomo avvenuto a Trani nel gennaio del 2015, ucciso con una fucilata alla testa mentre stava chiudendo il suo circolo ricreativo. L’omicidio era maturato nel mondo degli stupefacenti in cui l’uomo tentava di imporsi.
Da qui i poliziotti hanno scoperto due distinte aree del nord barese, una compresa tra Cerignola e Foggia e una tra Andria e Barletta.

A gestire l’importazione dello stupefacente dall’Olanda, dalla Germania e dall’Albania era un cittadino albanese che, attraverso propri connazionali domiciliati nel nord Europa, forniva alle organizzazioni criminali sul territorio italiano cocaina ed eroina, oltre a grandi quantitativi di marijuana e hashish, tessendo una rete che si sviluppava anche in Olanda, Germania ed Inghilterra.

In particolare, la droga arrivava in Italia mediante corrieri che, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine, si avvalevano di sistemi di occultamento come doppi fondi fatti installare sulle autovetture.

A dimostrazione della pericolosità dell’organizzazione criminale, le indagini hanno dimostrato come gli arrestati disponessero di armi pronte all’uso; sono stati infatti sequestrati una carabina semiautomatica cal. 30, una pistola semiautomatica cal. 9×21 ed un fucile semiautomatico Breda calibro 12, nonché la somma di 30mila euro.

L’operazione ha coinvolto le Squadre mobili di Foggia, Napoli, Pescara, Chieti, Milano, Firenze, Brindisi, Bergamo e Forlì/Cesena, i commissariati di di Barletta, Andria, Manfredonia e Cerignola, i Reparti prevenzione crimine della Puglia e i Reparti cinofili; il supporto aereo è stato fornito dal Reparto volo della Polizia di Stato. Con l’ausilio del servizio Interpol sono state eseguite anche catture internazionali.

Pescara: inaugurata la sezione giovanile di pugilato delle Fiamme Oro e la nuova sede dei Cinofili

Inaugurazione settore giovanile Fiamme Oro PescaraUn altro tassello nel segno della legalità è stato aggiunto a Pescara con l’apertura, presso la Scuola per il Controllo del Territorio della Polizia di Stato, della Sezione Giovanile delle Fiamme Oro di Pugilato.

L’inaugurazione si è svolta quest’oggi alla presenza del direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione Maria Luisa Pellizzari, delle autorità civili e militari della provincia e di una rappresentanza degli alunni della scuola media “Tinozzi” di Pescara, che ha potuto conoscere meglio le attività formative della Scuola per il Controllo del Territorio della Polizia di Stato e della Sezione Giovanile di Pugilato, anche attraverso le dimostrazioni appositamente preparate dagli istruttori.

L’apertura delle porte della Scuola di Polizia darà la possibilità ai giovanissimi, tra gli 8 e i 15 anni, di inserirsi in un gruppo sportivo di fama nazionale ed internazionale e di essere seguiti da istruttori e tecnici altamente qualificati.

Inaugurazione settore giovanile Fiamme Oro PescaraI ragazzi, che svolgeranno un programma di formazione, orientamento ed avviamento all’attività sportiva per giovanissimi, avranno modo di apprendere l’importanza del rispetto delle regole, dell’onore, della disciplina e della legalità.

Infatti, per la Polizia di Stato la promozione dello sport giovanile è soprattutto un investimento per il futuro: le regole dello sport sono regole per la vita le leggi che governano una competizione sportiva abituano i giovani a perdere o vincere ma sempre rispettando sé stessi e gli avversari senza prevaricare o scegliere scorciatoie illegali.

Dal 2013 esiste, presso la Scuola per il Controllo del Territorio di Pescara, anche la Sezione Giovanile di Pesistica Olimpica affidata al campione pluridecorato delle Fiamme Oro Marco di Marzio.

cinofili pescaraIl direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione Maria Luisa Pellizzari, sempre nella stessa giornata, ha inaugurato anche la nuova sede della Squadra Cinofili della Questura di Pescara.

Alla cerimonia erano presenti anche il prefetto di Pescara Gerardina Basilicata e il questore Francesco Misiti.  

La Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Pescara è stata istituita nel 2012 per le esigenze operative delle province del centro Italia. Nel corso degli anni, la Squadra è stata potenziata e, ad oggi, è composta di nove unità specializzate in vari settori di intervento.

Con la nuova sede si garantisce una funzionale sistemazione ai cani poliziotto con il conseguente vantaggio nell’impiego operativo, nell’addestramento e nel mantenimento dei nostri amici a 4 zampe.