Gabrielli a Roma per i 72 anni della Polizia stradale

La Polizia stradale ha celebrato il 72° anniversario della riorganizzazione dei suoi Servizi con una cerimonia che si è svolta a Roma, nella sede del Compartimento per il Lazio e l’Umbria, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli.

A fare gli onori di casa c’era il direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato Armando Forgione, insieme al direttore del Servizio polizia stradale Giovanni Busacca e al dirigente del Compartimento per il Lazio e l’Umbria Mario Nigro.

L’evento è stato l’occasione per fare il resoconto delle attività del 2019 svolte del Compartimento attraverso la proiezione di un video realizzato con le immagini operative dell’anno che sta per concludersi e per festeggiare 17 ex “stradalini” che recentemente sono andati in pensione.

72 anni polizia stradaleNel suo intervenuto il capo della Polizia, rivolgendosi alla platea, ha sottolineato: “Chi, come molti di voi qui presenti, ha fatto parte di un’amministrazione avvolgente e totalizzante come la nostra, alla fine capisce che non ci sono limiti di età a segnare lo spartiacque tra quello che si era prima e quello che si è dopo. Questo appuntamento annuale è per me sempre motivo di orgoglio e profonda commozione poiché raccoglie tante cose importanti. In primis il ruolo della Polizia stradale, segnato da un grande tributo di sangue. È la specialità che ha tributato il 50 per cento dei caduti della nostra amministrazione. Chi sta sulla strada vive continuamente un’esposizione al pericolo. Ricordare chi non c’è più è un momento significativo nella vita di un’amministrazione. L’altro motivo – ha concluso il prefetto Gabrielli – è che oggi qui si riafferma il senso di appartenenza, lo spirito di corpo. Ritrovarsi in queste occasioni, ormai da tanti anni, è ulteriore dimostrazione di un sentimento e di un senso di appartenenza che fa onore a questo Compartimento”.

La celebrazione si è conclusa con la consegna, da parte del prefetto Gabrielli, degli attestati di riconoscimento ai poliziotti neo pensionati. Particolarmente apprezzata è stata infine la proiezione di un video con le testimonianze di tre ex appartenenti alla Polizia stradale, che hanno prestato servizio in una polizia di altri tempi e che hanno fatto gli auguri ai loro neo “colleghi”.

Immancabile, come ogni anno, l’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato che ha eseguito la Marcia d’ordinanza e l’Inno nazionale.

Napoli: poliziotti insegnano l’uso del defibrillatore nel Centro di giustizia minorile

napoli defibrillatoreÈ stato firmato questa mattina a Napoli, nella sede del IV Reparto mobile della Polizia di Stato, un protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e il  Dipartimento di giustizia minorile e di comunità per lo svolgimento di corsi di formazione BLS-D (Basic Life Support Defibrillation).

I corsi, tenuti da operatori della Polizia di Stato istruttori di primo soccorso cardio-rianimatorio e defibrillazione cardiaca precoce, saranno rivolti ai minori ed ai giovani seguiti dal Centro di giustizia minorile della Campania con lo scopo di favorire il loro recupero e futuro reinserimento nella società, nonché la diffusione della cultura della legalità.

napoli defibrillatore

I giovani partecipanti avranno così modo di apprendere ed eseguire le manovre di rianimazione cardio-polmonare che, in alcuni casi, sono determinanti per salvare una vita, e al termine riceveranno un attestato di abilitazione.

Alla firma del protocollo erano presenti il direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, per le comunicazioni e i reparti speciali della Polizia di Stato Armando Forgione, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, il presidente del Tribunale per i minorenni Patrizia Esposito, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni Maria de Luzenberger e il dirigente del Centro di giustizia minorile Maria Gemmabella.

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Testimonial dell’accordo Massimiliano Rosolino, ex campione di nuoto e l’attore Massimiliano Gallo che ha recitato nel film I bastardi di Pizzofalcone. Presenti anche alcuni atleti del Gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato.

Gabrielli al convegno “La scomparsa di persone: una sfida per le istituzioni”

Convegno persone scomparse università RomaSi è svolto questa mattina a Roma, nell’aula Calasso della Facoltà di giurisprudenza della “Sapienza – Università di Roma”, il convegno “La scomparsa di persone: una sfida per le istituzioni”.

Al meeting, aperto dall’intervento del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Giuliana Perrotta, ha partecipato anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, che è intervenuto sul tema “I moderni sistemi di ricerca delle persone scomparse”.

“Il focus della nostra attività in tema di persone scomparse è la ricerca – ha sottolineato il prefetto Gabrielli nel suo intervento – Servono formazione, preparazione e individuazione di linee guida che si connotino però di una certa flessibilità. Altra parola chiave è la tempestività. La macchina delle ricerche deve mettersi in moto a prescindere dalla denuncia. Quello che si fa nell’immediatezza dei fatti fa la differenza. In tutta questa architettura bisogna sempre ricordarsi che il prefetto è il perno di tutto. Con la sua attività di coordinamento mette insieme le varie componenti che sono coinvolte nella ricerca. In questa materia serve un punto di sintesi che può essere identificato nel commissario straordinario per le persone scomparse. Da lui, dalla sua opera e da quella dei prefetti, deve promanare la rete territoriale che opera in queste situazioni. Dietro ogni scomparsa – ha concluso il capo della Polizia – ci sono vissuti, dolori, sofferenze. La Polizia e tutti i coinvolti devono quindi trattare questi casi con la dovuta e giusta sensibilità”.

Convegno persone scomparse università RomaDurante l’incontro, moderato dalla giornalista Rai Giuseppina Paterniti e dal commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Mario Morcellini, sono intervenuti anche il giudice della Corte costituzionale Giuliano Amato, il prefetto di Roma Gerarda Pantalone e i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle persone scomparse.

Nel pomeriggio sono previste alcune tavole rotonde tematiche, alle quali parteciperanno il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato Armando Forgione, che interverrà sull’argomento “Il ruolo delle Forze dell’ordine, tecnologie e strumenti operativi per favorire le ricerche”, e il direttore del Servizio di polizia postale e delle comunicazioni Annunziata Ciardi, che parlerà sul tema “La rete e i minori. Prevenzione e metodologie del Servizio di polizia postale”.

Il convegno si concluderà con una sessione nella quale saranno sintetizzati i risultati raggiunti nelle tavole rotonde tematiche e l’intervento finale del prefetto Giuliana Perrotta.

Pordenone: inaugurata la mostra “Matite e Manette – La Polizia nel Fumetto”

Inaugurata questa mattina nella sede del Palazzo Arti Fumetto Friuli “PAFF!”, a Pordenone, la mostra “Matite e Manette – La Polizia nel Fumetto”.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli è voluto essere presente, seppur solo ”virtualmente”, inviando un video messaggio di ringraziamento.

Alla cerimonia erano presenti il questore della provincia di Pordenone Marco Odorisio, il Sindaco Alessandro Ciriani e il presidente di “Sviluppo e Territorio” Alberto Marchiori e il direttore del Palazzo Arti Fumetto Friuli (PAFF) Giulio De Vita.
L’iniziativa nasce da un’idea sviluppata tra la questura di Pordenone, il PAFF! e il Comune di Pordenone per promuovere i valori della legalità e della solidarietà attraverso l’arte del disegno.

La mostra, che si concluderà il 2 febbraio del 2020, si sviluppa negli spazi del Palazzo del Fumetto, polo artistico, culturale, oltre che formativo-professionale, che dialoga con la scuola, l’università ed il mondo dell’impresa.
Tra le tavole esposte sarà possibile ammirare anche i disegni originali di storici personaggi polizieschi come Dick Tracy, l’Ispettore Ginko ed altri investigatori ideati e raccontati da disegnatori di Paesi esteri.
Nelle giornate della mostra ci saranno inoltre dei workshop tematici e si potrà assistere alla realizzazione dell’identikit e ai sopralluoghi sulla scena del crimine insieme agli specialisti della Polizia Scientifica.

All’evento espositivo non poteva mancare il “Commissario Mascherpa” il primo fumetto poliziesco della Polizia di Stato, nato per avvicinare i giovani alla legalità.
Nel pomeriggio, nella Sala Consiliare del Comune di Pordenone, si è svolta la cerimonia di consegna alla Polizia di Stato di un attestato di riconoscimento da parte del Presidente dell’Associazione “Sviluppo e Territorio”.
Successivamente il Sindaco di Pordenone ha consegnato le chiavi di tre appartamenti che l’Amministrazione cittadina ha concesso alla Polizia di Stato, in comodato gratuito di 6 anni ad uso “alloggi collettivi di servizio”, destinati ad ospitare i neo agenti che a breve saranno assegnati alla Questura.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli, nel suo messaggio, ha ringraziato l’Amministrazione comunale sottolineando che “Il nostro essere al servizio delle comunità si realizza nei territori laddove le comunità ripongono fiducia e aspettativa di sicurezza nei nostri confronti Quindi grazie per questo attestato, grazie per aver reso possibile l’utilizzo di questi appartamenti. Noi continueremo a garantire a questo bel pezzo d’Italia quella sicurezza e quella tranquillità che merita”.
 

Bari: traffico internazionale di stupefacenti, tre arresti

Arrestate questa mattina, a Bari, tre persone per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa è iniziata a metà dello scorso ottobre su segnalazione del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia della presenza, alla dogana di Dresda (Germania), di un pacco contente bottiglie di birra che in realtà celavano, all’interno, sostanza stupefacente del tipo ecstasy in forma liquida, destinato a un indirizzo di Bari.

Grazie alla cooperazione internazionale e alla supervisione del Servizio centrale operativo che ha autorizzato l’attività sotto copertura, i poliziotti della Dogana di Dresda hanno trasportato a Bari le bottiglie consegnandole alla Squadra mobile.

Il monitoraggio, una volta consegnato il pacco, ha permesso di capire che la droga non era destinata a chi aveva ricevuto la spedizione. Chi aveva preso la droga era un semplice intermediario che si era offerto a prestare il suo nome ed indirizzo per la consegna, in cambio di poche centinaia di euro. Le bottiglie erano per il nipote che una volta entrato in possesso della speciale birra è stato arrestato. Ma il vero destinatario finale dello stupefacente era un terzo uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali riguardanti la droga. La perquisizione nella sua abitazione ha consentito di sequestrare 500 grammi di marijuana oltre ad alambicchi e misurini graduati per la trasformazione e il confezionamento della sostanza stupefacente finita.

Dalle quattro bottiglie di ecstasy si potevano ricavare quasi 5mila dosi, che una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato un illecito guadagno di circa 150mila euro.