Venezia: operazione antidroga “Bella zio”

dosi di cocainaUn gruppo ben organizzato, di nazionalità albanese ed italiana, specializzato nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, è stato individuato e arrestato dagli uomini della squadra mobile di Venezia.

Nel corso dell’operazione chiamata “Bella zia” sono state effettuate 9 perquisizioni personali e domiciliari a carico degli indagati, alcuni dei quali in stato di libertà, per gli stessi reati.

Cocaina e marijuana la droga principalmente spacciata su tutto il territorio veneziano e nelle regioni limitrofe dal gruppo criminale.

L’operazione fa parte di una più vasta indagine, che ha già consentito di arrestare 7 persone e di sequestrare grossi quantitativi di droga, 6 chili di cocaina e 14 di marijuana.

Le indagini sono state condotte con metodi tradizionali (perquisizioni, sequestri, pedinamenti, osservazioni, identificazioni) e con attività tecnica (intercettazioni telefoniche, gps, videoriprese) ed hanno ricostruito tutta l’attività di spaccio, che ha interessato il capoluogo veneto.

Dalle ricostruzioni poi effettuate dalla Squadra mobile di Venezia si è appreso che alcuni componenti del gruppo erano specializzati anche nell’organizzazione di importazione di cocaina dai Paesi Bassi e di marijuana dalla Spagna e dall’Albania, dove possedevano delle vaste piantagioni, poi sequestrate dalla polizia albanese.

All’operazione hanno preso parte circa 80 poliziotti, tra quelli della questura di Venezia e delle questure di Brescia, Padova, Treviso, Belluno e Rovigo, con il supporto di unità cinofile e del Reparto prevenzione crimine di Padova.

Sicurezza in Rete: il capo della Polizia alla presentazione di “Ombre sul web”

Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha partecipato questa mattina, a Roma, nella sede della Federazione nazionale della stampa, alla presentazione di “Ombre sul web” un libro che raccoglie dieci racconti, ispirati a storie vere, che narrano dei pericoli in Rete o sui social.

Le storie avvincenti, adatte a giovani e famiglie, vanno dalla pedopornografia al revenge porn, dal furto di identità al cyberbullismo, dalla radicalizzazione islamica al gioco d’azzardo illegale, tutte tematiche che riguardano coloro che navigano in Rete.

E con queste storie di fantasia, ma ispirate a episodi realmente accaduti, si fa luce sui tanti tranelli che si nascondono dietro siti, chat, servizi di messaggistica e altri strumenti di comunicazione interpersonale e collettiva.

Il capo della Polizia nel suo intervento, rivolto principalmente agli studenti presenti in sala, ha affermato che “Nel mondo dei rischi ho imparato una parola fondamentale che è consapevolezza. Non ci può essere una modalità corretta di affrontare i rischi se non si ha consapevolezza”.

“Un’altra parola secondo me fondamentale dell’agire all’interno di uno spazio apparentemente illimitato – ha continuato il Prefetto – è responsabilità. Dobbiamo vivere lo spazio di libertà consapevoli di tutta una serie di rischi e un’altra serie di limiti”.

Proseguendo il capo della Polizia Franco Gabrielli ha detto “Ci sono ragazzi che si sono suicidati. Io credo che questo dovrebbe in qualche modo sempre interrogarci per quell’etica della responsabilità e l’etica delle conseguenze cui ognuno di noi è chiamato a rispondere. Ognuno di noi deve essere consapevole del fardello che avremmo quando le conseguenze delle nostre azioni sono pagate da altri”.

All’evento sono intervenuti il presidente e il segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, Cristina Bonucchi, psicologa e direttore tecnico superiore della Polizia di Stato e gli autori del libro Paolo Butturini, Giuseppe Cesaro e Roberto Sgalla.

La pubblicazione che è stata lo spunto dell’incontro di oggi, è la prima di una serie di ‘Quaderni’ a cura dell’associazione ‘A mano disarmata’ che da anni organizza il ‘Forum dell’informazione contro le mafie’, con lo scopo di diffondere la cultura della legalità e difendere il ruolo dell’informazione come presidio democratico e civile.

I proventi della vendita del libro vengono destinati al Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato per il sostegno dei figli dei poliziotti, affetti da gravi patologie.

Passione Impegno e Servizio. Il Calendario 2020 della Polizia

presentazione calendario 2020Un percorso lungo dodici mesi all’interno dell’universo-Polizia. È il viaggio che ci propone Paolo Pellegrin il fotografo che ha realizzato il calendario della Polizia di Stato 2020.

Oggi, alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Franco Gabrielli, le dodici istantanee sono state presentate al pubblico nel corso di un evento organizzato a Roma, nella Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea.

Parlando del Calendario, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha sostenuto: “Noi vogliamo rappresentarci per quello che siamo per quello che è il giusto messaggio da dare alla nostra comunità nazionale. E abbiamo scelto a volte anche degli sguardi. Abbiamo scelto due sguardi di donna intanto per sottolineare i 60 anni che le donne sono nella nostra amministrazione e abbiamo colto in quei due sguardi tutta l’essenza e l’umanità, perché, credo che un lavoro come il nostro debba avere un sostrato di umanità”. 

“In questo calendario il fotografo ha saputo cogliere la Polizia di Stato mentre adempie al proprio impegno quotidiano. Lo slogan Esserci sempre è verissimo perché la Polizia di Stato è sempre al nostro fianco. Se il nostro è un Paese sicuro e democratico è perché le forze di Polizia in generale ci guidano e ci proteggono ogni giorno”. Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel suo intervento durante la presentazione.

Alla presentazione, moderata dal vice direttore del Tg1 Filippo Gaudenzi, hanno preso parte il fotografo Paolo Pellegrin che ha realizzato gli scatti per il Calendario, Tiziana Faraoni, Photoeditor del settimanale “L’Espresso”, Lirio Abbate, vice direttore della Testata, Francesco Samengo presidente di Unicef Italia, l’attore Cesare Bocci, interprete del vice commissario Mimì Augello, nella fiction Il commissario Montalbano ed infine alcuni poliziotti ritratti nelle foto, che hanno raccontato la loro esperienza vissuta spalla a spalla con Pellegrin durante il servizio.

Ospite d’eccezione è stata l’attrice Tosca d’Aquino, che nella fiction “I bastardi di Pizzofalcone” interpreta il ruolo di una poliziotta con un figlio autistico. Parte dei ricavati della vendita del calendario, infatti, vengono devoluti al “Piano Marco Valerio”, un programma di assistenza che sostiene i poliziotti che hanno figli affetti da patologie croniche particolarmente gravi.

Inoltre, dal 2001, parte dei proventi sostengono i progetti Unicef per l’infanzia nel mondo. Nel 2020 sarà dedicato al “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Dopo gli interventi sono state scoperte le dodici istantanee che costituiscono il calendario e che si caratterizzano per essere in bianco e nero, cifra stilistica che caratterizza i lavori di Paolo Pellegrin. Sono i tagli di luce o la particolarità di un’inquadratura a fare la differenza, lasciando scorgere volti, espressioni e azioni di chi è intento a svolgere una professione complessa.

Il fotoreporter, di fama internazionale, si è mosso tra Napoli e Roma e per realizzare questo progetto ha seguito la traccia delle tre parole chiave che sono il focus della nostra professione, Passione, Impegno e Servizio, e le ha tradotte nel suo linguaggio diretto ed essenziale.

La passione è l’energia motrice della nostra missione, la misura dell’impegno profuso verso la sicurezza e il rispetto della vita in ogni scenario, per esserci sempre. L’impegno fornisce la tenacia che ci anima nel lavorare ogni giorno con sacrificio e attenzione. È la forza che ci porta dove c’è bisogno di noi. Il servizio rappresenta il fine ultimo di ogni nostra azione, faro di una condotta volta a proteggere le comunità, lo Stato, i suoi cittadini. Senza fermarsi mai.

Quella che il fotografo ha raccontato è una polizia vera, ritratta sul campo durante situazioni reali. Il reportage rappresentata un insieme di operatori, di professionisti, che utilizzano pensiero ed intelligenza lavorando nella quotidianità in contesti difficili, complessi; situazioni e luoghi che richiedono competenze affinate nel tempo.

Ogni scatto cerca di scavare dietro i volti e i movimenti quasi a mostrare l’aspetto più profondo del “fare” il poliziotto portando alla luce le motivazioni della professione: l’etica del Servizio; la Passione e l’Impegno che animano l’agire quotidiano di ogni donna ed ogni uomo in divisa al servizio delle comunità.

Rogo alla Cavallerizza di Torino: preso il responsabile

rogo alla cavallerizzaÈ stato fermato nel centro storico di Genova l’uomo che il 21 ottobre scorso a Torino ha causato l’incendio che ha distrutto le ex scuderie della Cavallerizza reale, patrimonio dell’Unesco.

Il piromane è stato individuato ieri dagli agenti del commissariato Centro di Genova durante un controllo, a seguito del quale è emerso che a suo carico sussisteva un rintraccio per l’esecuzione di un fermo disposto dalla Procura di Torino.

Si tratta di un 38enne senza fissa dimora che pernottava all’interno della struttura già da un paio di mesi.

L’uomo è stato incastrato dalle immagini delle telecamere che gli agenti del commissariato Centro di Torino avevano installato alla Cavallerizza per un’indagine su un’attività di spaccio nello stabile: il sistema di sorveglianza ha ripreso il senzatetto mentre versava materiale infiammabile e tentava di appiccare il fuoco con un accendino, senza riuscirci, prima nella zona del Tempietto. L’uomo viene immortalato successivamente mentre si dirige nella zona dei Granai, muovendosi nell’oscurità e mentre accende di tanto in tanto delle fiammate. In seguito lo si vede allontanarsi precipitosamente da una porta dei Granai, quella dalla quale partiranno le fiamme del rogo.

Calendario 2020: Passione, impegno e servizio

backstage calendario 2020Passione, impegno e servizio queste le tre parole che connoteranno il Calendario istituzionale 2020 della Polizia di Stato.

Curato da Paolo Pellegrin, fotografo pluripremiato e membro di Magnum Photos, tra le più importanti agenzie fotografiche internazionali, il calendario racconta l’umanità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato attraverso istantanee di attività operativa.

Immagine dopo immagine, il fotografo è riuscito a narrare il delicato ruolo dei poliziotti mettendo in luce gli aspetti interiori dei singoli operatori dando risalto alla passione e allo spirito di servizio che animano ogni singolo intervento.

La volontà di essere vicini alle comunità, soprattutto alle fasce più fragili e deboli del Paese, si rispecchia ancora una volta nella collaborazione con Unicef Italia Onlus alla quale dal 2001 sono stati donati, grazie alla vendita dei calendari, oltre 2 milioni e 650 mila euro per i progetti di sostegno all’infanzia.

Quest’anno una parte del ricavato sarà devoluto al progetto per il “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, occasione per riaffermare i diritti degli under 18, e una parte sarà devoluta al Piano Marco Valerio, ideato per aiutare i figli malati dei poliziotti.

Nonostante siano trascorsi 30 anni dalla firma della Convenzione ONU, infatti, ancora troppi bambini vengono privati dei loro diritti, vivendo situazioni di degrado, abuso e violenze.

Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale Calendario della Polizia di Stato 2020 per il progetto Unicef “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici relazioni con il pubblico di tutte le questure d’Italia che forniranno dettagli sulla consegna.