Lotta alla tossicodipendenza: il capo della Polizia a San Patrignano

capo della polizia a san patrignanoPrevenire l’uso della droga e far capire ai giovani i veri valori della vita sono gli obiettivi del progetto “WeFree days”, giunto alla 12^ edizione, in corso da ieri a San Patrignano (Rimini). Migliaia gli studenti presenti provenienti da varie parti d’Italia.

Stamattina è intervenuto anche il capo della Polizia Franco Gabrielli durante il forum “Lotta alla tossicodipendenza: ritorno al passato o nuove sfide?” dove ha parlato di droghe leggere e di come combatterle e dell’incremento a cui si assiste di overdose dovuto a eroina e oppioidi sintetici, specie fra i giovanissimi.

“Il pianeta droga tocca quindi vari aspetti della nostra società” ha affermato il Prefetto Gabrielli che ha continuato “Basti pensare ai tanti decessi conseguenti ad incidenti stradali, in parte dovuti alla distrazione, in parte all’abuso di droghe e alcool. Le forze di Polizia quotidianamente in tutta Italia, ma anche all’estero, compiono uno sforzo ingente per combattere il fenomeno”.

capo a san patrignano

Il capo della Polizia ha sottolineato l’importante ruolo che gioca la prevenzione che la Polizia di Stato compie andando regolarmente nelle scuole a parlare con gli studenti. “Un contributo importante sta arrivando anche dall’app YouPol operativa in tutto il territorio nazionale, che ci consente di ricevere segnalazioni, anche anonime, su spaccio e bullismo.

Ciò ci aiuta a far comprendere ai ragazzi che non sono soli e che c’è un sistema che li tutela e sul quale possono fare affidamento. La complessità del fenomeno quindi non deve essere alibi per giustificare l’inattività. Al contrario bisogna fare rete, come stiamo facendo in Italia, con le principali agenzie educative, ovvero, scuole, famiglie, comunità come la vostra”. Ha così concluso il capo della Polizia.

ferrroviaria a san patrignano

Nello corso della manifestazione la Polizia ferroviaria presso il proprio standha presentato, attraverso la proiezione di slide e video, “Train…to be cool”, il progetto di educazione alla sicurezza e alla legalità in ambito ferroviario fornendo ai giovani le regole basilari da seguire quando ci si trova nelle stazioni e a bordo treno.

Fallimenti e fatture false a Milano: 34 arresti e 13 milioni sequestrati

Sfruttavano il fallimento di società cooperative e una massiccia produzione di fatture false per accumulare milioni in profitti illeciti.

Grazie all’indagine congiunta di Polizia di Stato e Guardia di finanza denominata “Nuovo mondo”, la fruttuosa attività economica è stata scoperta e interrotta con l’esecuzione di 34 misure cautelari che hanno portato 22 persone in carcere e 12 agli arresti domiciliari.

Tra gli indagati anche le teste pensanti dell’organizzazione, un commercialista di Gioia Tauro, già coinvolto negli affari della cosca di ‘Ndrangheta dei Piromalli, un ex funzionario di banca e un altro commercialista di Como.

Per loro le accuse sono diverse: sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari, indebiti utilizzi di carte di pagamento, estorsione e furto.

Eseguito anche il sequestro preventivo delle quote di tre società cooperative, beni mobili e immobili e altre quote societarie riconducibili agli indagati, per un valore totale di oltre 13 milioni di euro.

Le misure cautelari sono state eseguite nelle provincie di Como, Milano, Lecco, Varese, Monza Brianza e a Gioia Tauro (Reggio Calabria) dagli agenti delle Squadre mobili di Milano e Reggio Calabria, in collaborazione con i militari della Guardia di finanza del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Como e delle Compagnie di Como e Olgiate Comasco.

Il sistema fraudolento era basato sullo sfruttamento strumentale e illecito di numerose cooperative che venivano fatte fallire senza produrre alcuna dichiarazione fiscale.

Tutto ruotava intorno all’emissione di fatture false per operazioni inesistenti con cui abbattere l’imponibile dei consorzi e delle società, utilizzando anche carte di pagamento intestate a terzi per riscuotere gli illeciti profitti.

Una fitta rete di contatti con persone del settore politico-amministrativo e con esponenti della criminalità organizzata calabrese assicurata l’afflusso di denaro in caso di necessità.

Sergio Foffo

Matteo e Pierluigi: due “stelle” a proteggerci

Traspare una dolcezza infinita nelle parole dei nostri ragazzi Matteo e Pierluigi prima di partire per il turno di notte con la “loro” volante 2 a Trieste.

In quelle parole, accompagnate da una famosa canzone, c’è tutta la missione, la responsabilità, la dedizione verso il prossimo, che sono alla base della scelta di questi due giovani, uccisi venerdì scorso, di entrare a far parte della nostra grande famiglia.

Dalla loro voce e dai loro sorrisi si coglie perfettamente l’orgoglio di indossare l’uniforme della Polizia di Stato e il legame di amicizia e fiducia che c’era tra di loro.

Matteo e Pierluigi sempre nei nostri cuori

attestazione di vicinanzaÈ un momento di dolore, è il momento di essere tutti vicini ai familiari di Matteo e Pierluigi morti in un conflitto a fuoco nell’adempimento del dovere, ai loro colleghi della questura di Trieste e amici con cui hanno condiviso i turni di servizio. Sono innumerevoli le attestazioni di cordoglio e di vicinanza che ci avete inviato e che continuano ad arrivarci da ogni angolo d’Italia e dall’estero.

La vostra dimostrazione di affetto e riconoscenza per tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato ci riempie di orgoglio e dà senso al nostro #essercisempre.

Sparatoria a Trieste: uccisi due agenti

Matteo e PierluigiQuesto pomeriggio a Trieste sono stati uccisi, a colpi di pistola, l’agente scelto Matteo Demenego e l’agente Pierluigi Rotta.

A colpire i due poliziotti è stato un uomo che era stato fermato perché sospettato di aver commesso una rapina.

Il Capo della Polizia Franco Gabrielli ed il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sono giunti nella città giuliana per stringersi intorno alle famiglie di Matteo e Pierluigi ed esprimere la loro vicinanza, e della Polizia di Stato tutta, ai poliziotti della Questura e a tutti i triestini.