PoliziaModerna: le novità del mese di luglio

Il Primo piano del mese di luglio della rivista ufficiale Poliziamoderna è dedicato alle “truffe sentimentali” sul web e a fenomeni come il “revenge porn” o la “sexstortion”. Insieme agli esperti della Polizia postale e delle comunicazioni, abbiamo analizzato un fenomeno che vede colpite soprattutto le donne e che sta prendendo sempre più piede grazie anche alla grande diffusione di social network e servizi di messaggistica istantanea: alle vittime vengono richieste somme di danaro da “fidanzati” che, dopo avergli rubato il cuore, lo fanno anche con il portafogli. Oppure ci si trova alle prese con ex che non si arrendono a una storia finita e che si vendicano pubblicando in Rete filmati e foto intime scattate con il partner; o ancora, persone ricattate con la minaccia di diffondere video “imbarazzanti” e donne, a loro insaputa, vittime di stupri virtuali.

Anche l’Inserto del mese tocca un tema di urgente attualità: la giurisdizione in alto mare.

Nel testo pubblicato vengono richiamati i principi di legge e i regolamenti che vigono lontano dalla “terra ferma” e viene altresì ricostruita giuridicamente la nota vicenda dei Marò italiani a largo dalle coste indiane del Kerala. Una particolare attenzione è dedicata inoltre al fenomeno del soccorso in alto mare alla luce del diritto internazionale consuetudinario e del codice della navigazione, e alla problematica applicazione di tale diritto al fenomeno migratorio. A questo scopo viene esaminato parte del contenuto del decreto legge 53 dello scorso 14 giugno, il cosiddetto nuovo “decreto sicurezza”.

Il numero di luglio contiene, infine, il racconto di una giornata di lavoro con una delle eccellenze della Polizia di Stato, le Volanti lagunari della questura di Venezia. A guidare queste speciali imbarcazioni, studiate su misura per muoversi nell’intrigo dei canali affollati di traffico, una squadra di circa 40 comandanti costieri dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. In uno scenario affascinante ma complesso come quello della Laguna solo la loro bravura e la loro professionalità rendono possibile un costante e puntuale controllo del “territorio”. 

Violenze G7 a Torino: blitz della Digos per i 17 responsabili

La Digos di Torino coordinata dalla procura della Repubblica, in collaborazione con le Digos di Roma, Firenze, Modena, Bari e Venezia, ha eseguito 17 misure cautelari nei confronti dei responsabili di gravi episodi di violenza avvenuti nel 2017.

Sette sono stati posti agli arresti domiciliari e 10 hanno l’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria.

L’indagine si è sviluppata nel contesto degli ambienti dei centri sociali in merito agli incidenti avvenuti nel settembre del 2017 in occasione del vertice del G7 a Venaria Reale, a Torino.

In quella occasione oltre un centinaio di dimostranti fronteggiarono le Forze dell’ordine e dal gruppo furono scagliati grossi petardi e fuochi d’artificio ad altezza d’uomo contro gli agenti alcuni dei quali rimasero feriti.

I provvedimenti riguardano i leader del maggiore centro sociale di Torino e anche quelli di centri sociali delle altre città italiane a cui appartengono.

Olivia Petillo

Sicurezza e divertimento alle Universiadi di Napoli

Oltre 3mila uomini impiegati sotto il coordinamento della questura di Napoli e un imponente sforzo tecnologico per garantire la sicurezza sulla XXX edizione delle Universiadi che si concluderà il 14 luglio e che accoglie atleti di diverse nazionalità provenienti da tutto il mondo.

Diciotto gli sport presenti a questa edizione con oltre 5 mila partecipanti provenienti da 118 Paesi.

Procedure straordinarie già per questa sera in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi allo stadio San Paolo; tutti gli accreditati sono dotati di un pass digitale per velocizzare le procedure di riconoscimento e per snellire il flusso d’ingresso.

In questura è stata allestita una sala operativa super tecnologica collegata 24 ore su 24 da cui si potranno controllare in tempo reale le immagini che arriveranno dai sistemi di videosorveglianza disposti su tutti i percorsi e i luoghi dove si svolgeranno le gare. Le immagini giungeranno anche attraverso delle telecamere mobili che sfrutteranno la tecnologia LTE.

Anche le riprese dall’alto, attraverso il sorvolo di elicotteri delle forze di polizia, saranno convogliate nella centrale operativa interforze, così da avere una visione globale dei luoghi durante lo svolgimento della manifestazione.

Osservato speciale il porto di Napoli dove atleti e delegazioni alloggeranno all’interno di navi da crociera per i prossimi 15 giorni; per la sicurezza di tutti si potrà accedere alle imbarcazioni solo dopo aver passato dei tornelli a raggi X in grado di intercettare eventuali ordigni esplosivi.

Insomma un sistema si sicurezza immane che vedrà impegnati insieme alle Forze dell’ordine partenopee, più di 900 uomini in rinforzo, arrivati da tutta Italia, tra poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza e militari delle Forze armate. 

Tanti i reparti speciali coinvolti, dai tiratori scelti alle unità cinofile, dai sommozzatori agli artificieri: tutti insieme per garantire al massimo il buon esito di questo evento straordinario.

Olivia Petillo

Cooperazione internazionale: convegno a Roma sulle nuove strategie

Centralità della cooperazione internazionale di Polizia per la lotta al crimine che non conosce confini nazionali, valore strategico del costante scambio di informazioni tra le diverse forze di polizia degli Stati europei ed extraeuropei, analisi criminale a livello internazionale, produttività e razionalizzazione delle risorse italiane.

Questi sono alcuni dei temi trattati durante il Comitato per la programmazione strategica e per la cooperazione internazionale di Polizia (CoPSCIP) che si è svolto stamattina a Roma e dove ha partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Presenti anche rappresentanti del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, vertici dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, i quali hanno condiviso all’unanimità le linee strategiche tracciate dal vice capo della Polizia, direttore centrale della polizia criminale, Vittorio Rizzi.

Sono ben 41 i rapporti bilaterali con gli Stati che consentono il distacco di esperti della sicurezza italiani all’estero, chiamati a lavorare per la cooperazione internazionale di polizia per elevare gli standard di sicurezza globale. In più il CoPSCIP ha introdotto il tema dell’apertura di nuove posizioni nell’area dell’Africa sub-sahariana del Sahel e in quella caucasica della Georgia.

Forme di cooperazione con esperti di immigrazioni e di traffici finanziari esistono in altri 25 Paesi, con la proposta dell’apertura di una nuova sede in Pakistan principalmente per la lotta all’immigrazione clandestina.

Di massimo rilievo la circostanza avallata dal Comitato di potenziare la formazione degli esperti delle forze di polizia all’estero in tema di cyber crime, delle frodi online e delle minacce provenienti dal deep web.

Scoperta truffa “romantica” dalla Postale di Catania: 3 arresti

Intercettazioni, acquisizioni di dati informatici, appostamenti e perquisizioni hanno condotto la Polizia postale di Catania a scoprire un’estorsione e truffa aggravata in concorso messa in atto da 3 persone nei confronti di un uomo. Due sono finite in carcere ed una agli arresti domiciliari.

Le indagini dei poliziotti nascono dalla denuncia della vittima adescata su Facebook oltre un anno fa da un profilo fake di una avvenente donna, che lo aveva attirato in una relazione sentimentale a distanza.

Nel tempo il legame tra i due era diventato sempre più forte e la vittima aveva versato in varie occasioni tantissimi soldi alla sua “fidanzata” per aiutarla nelle tante necessità che questa evidenziava di continuo.

“Angela” così si faceva chiamare, aveva raccontato all’uomo di essere residente in Germania ma di volersi trasferire in Sicilia e dopo averlo messo al corrente di una serie di sofferenze e drammi familiari era riuscita ad ottenere cospicue somme di denaro.

Lo scorso marzo, la vittima aveva ricevuto, inoltre, una telefonata di un sedicente avvocato che lo avvertiva di essere indagato in alcuni procedimenti penali presso le procure di Roma e Catania a causa della fuga di “Angela” dalla Germania.

Per questo motivo, l’uomo, avrebbe dovuto pagare multe per migliaia di euro se non avesse voluto essere condannato ed arrestato. Per rendere credibile la minaccia il finto avvocato aveva anche inviato dei documenti falsificati del tribunale di Roma.

La vittima, per non avere conseguenze ed intimorita dagli eventi aveva iniziato a pagare grosse somme di denaro e alla fine, rimasto senza soldi e spaventato, si era rivolto alla Polizia.

I proventi della truffa e dell´estorsione ammontano ad oltre 400mila euro e il malcapitato per far fronte alle numerose richieste era stato costretto nel tempo a vendere un immobile di sua proprietà ed a chiedere numerosi prestiti.

Olivia Petillo