Cocaina e hashish da Olanda e Marocco, 25 arresti a Milano

Fanno parte di un’estesa rete criminale, che copre Milano e provincia, le 17 persone finite in carcere grazie ai poliziotti della Squadra mobile. Gli arrestati, tutti originari del Marocco, sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa della Mobile milanese ha fatto luce sull’attività di tre bande di trafficanti che si rifornivano di cocaina dall’Olanda e di hashish dal Marocco.

Nel corso dell’operazione gli agenti hanno effettuato altri otto arresti in flagranza di reato e sequestrato, complessivamente, 24 chili di cocaina, 262 di hashish e 0,5 di eroina.

L’indagine è iniziata nel 2016 quando l’attenzione degli investigatori è stata attirata dall’attività di un corriere della droga di origini marocchine che nel mese di aprile 2016 era sfuggito all’inseguimento della polizia, scappando a piedi in metropolitana, dopo aver abbandonato la propria auto con dentro 128 chilogrammi di hashish.

Indagando su quel fatto gli investigatori hanno individuato la prima cellula di spacciatori, attiva sulle piazze di spaccio milanesi, ma con i vertici in Marocco, da dove erano organizzate e controllate le trattative per gli acquisti di droga.

Nel luglio 2016 i poliziotti riuscirono poi ad arrestare l’uomo che era scappato ad aprile, e anche in quel caso aveva con sé un discreto quantitativo di sostanza stupefacente: 72 chili di hashish e 1,2 chili di cocaina, trovate nell’auto parcheggiata vicino alla sua abitazione.

Nel corso delle indagini gli agenti dell’antidroga della Mobile milanese hanno effettuato altri arresti e sequestri: nel giugno 2016 altri due cittadini marocchini sono stati fermati a Rozzano con 17 chili di cocaina e 107mila euro in contanti. Qualche giorno dopo altri due loro connazionali sono stati presi con 30 chili di hashish nella loro auto.

Un secondo gruppo criminale, su cui l’indagine ha fatto luce, era anch’esso capeggiato da un cittadino marocchino, questa volta residente in Olanda, da dove gestiva le forniture e le consegne di cocaina. Era il fratello del leader che gestiva, a Milano, i contatti con i clienti e la raccolta del denaro.

A febbraio 2017 un altro corriere, proveniente dall’Olanda, è stato arrestato, questa volta dai poliziotti di Bolzano, con 4,6 chili di cocaina nascosti in un vano ricavato nel passaruota della sua auto.

Un terzo gruppo di trafficanti, attivo nel comune milanese di Rodano, è stato individuato dagli agenti della Mobile. Nell’ottobre 2016, proprio in quel comune, sono stati trovati 31 chili di hashish all’interno di un’auto utilizzata come nascondiglio, dalla quale gli spacciatori si rifornivano per effettuare le consegne.

Sergio Foffo

Roma: lotta tra clan sul litorale romano, sei arresti

Arrestate, questa mattina, nell’operazione “Via del Mare sei persone appartenenti a due clan rivali del litorale romano”.

Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio, sequestro di persona, porto abusivo di armi da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico e lesioni personali aggravate.

L’operazione che ha interessato la zona a Sud di Roma, nei territori di Acilia, Ostia, Dragona e Dragoncello, ha permesso di arrestare i capi di due organizzazioni criminali, facenti capo alle famiglie “Sanguedolce” e “Costagliola”, da tempo in lotta per l’egemonia territoriale, in particolare dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel giugno dello scorso anno, il conflitto tra le due famiglie, era culminato con pestaggi e scontri violenti anche con l’uso delle armi.

A settembre i Costagliola che non avevano avuto modo di vendicarsi degli affronti subiti, avevano sequestrato un amico dei Sanguedolce e si erano fatti rivelare, sotto la minaccia di una pistola, dove trovare i rivali. La spedizione armata in un locale dove si trovavano i Sanguedolce non si era concretizzata in un nuovo scontro per la fuga del capo clan e per l’intervento di altri familiari che hanno fatto desistere i Costagliola.

I poliziotti sono riusciti a ricostruire i fatti e le loro dinamiche solo grazie all’attività investigativa, senza l’aiuto di denunce o testimonianze, benché le sparatorie e le aggressioni fossero avvenute tutte in luoghi pubblici.

Giro d’Italia, al via con la scorta della Stradale

Partirà oggi alle 16,50 il 102° Giro d’Italia la tradizionale competizione ciclistica su strada tra le più importanti al mondo.

Da Bologna verrà dato il via ai ciclisti ma anche a tutta la macchina della sicurezza che sarà gestita, come di consueto, dalla Polizia stradale.

Sono 40 gli specialisti che con auto e moto scorteranno gli atleti lungo i 3 mila 500 chilometri che verranno percorsi durante la gara.

Moto, autovetture e un’officina mobile assicureranno il regolare svolgimento della competizione sportiva e il collegamento con le autorità di gestione delle strade attraversate dal Giro.

Ma la Stradale non sarà solo impegnata nei servizi di sicurezza; forte del grande richiamo della kermesse sportiva la Polizia scende in campo anche con il Pullman Azzurro con il quale verrà curato il progetto “Biciscuola” promosso da RCS – La Gazzetta dello Sport; grazie all’aula multimediale itinerante l’iniziativa sarà rivolta ai bambini delle scuole primarie di tutta Italia.

Inoltre, in 8 tappe: quella odierna di Bologna, quella di Vinci (FI) del 13 maggio, di Frascati (RM) del 15 maggio, di Cassino (FR) del 16 maggio, di Vasto (CH) del 17 maggio, di Riccione (RN) del 19 maggio, di Ravenna del 21 maggio e Treviso del 31 maggio, Autostrade per l’Italia premierà alcuni operatori della Stradale, che si sono particolarmente distinti per dedizione e professionalità, nell’ambito dell’8^ edizione del Premio “Eroi della Sicurezza”.

Infine quest’anno, per la prima volta, la Polizia stradale sarà presente insieme al Centro nazionale trapianti, in collaborazione con RCS, nei villaggi di partenza di 5 delle 21 tappe dell’E-bike, la manifestazione cicloturistica con bici a pedalata assistita, che si svolgerà con la corsa rosa dal 12 maggio al 1 giugno su parte del tracciato percorso dai professionisti.

 

Il capo della Polizia riceve in Senato il premio “Guido Carli”

Si è svolta oggi a Roma la cerimonia di consegna del premio “Guido Carli”, che quest’anno festeggia il decennale dalla sua nascita.

Il riconoscimento, intitolato all’ex governatore della Banca d’Italia, nonché ministro e due volte senatore, viene attribuito ogni anno alle eccellenze nel campo dell’economia, finanza, imprenditoria, cultura, giornalismo, diplomazia e Forze dell’ordine.

Ad ognuno degli undici premiati, tra i quali in questa edizione c’è anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, è stata consegnata una medaglia di bronzo raffigurante l’effige di Carli, realizzata dal Poligrafico e Zecca dello Stato.

Il Premio, organizzato dalla Fondazione Guido Carli, presieduta dalla giornalista Romana Liuzzo, nipote dell’ex presidente di Bankitalia, è stato consegnato, per la prima volta, a Palazzo Madama, nell’aula del Senato.

Gli onori di casa sono stati fatti dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha dato il via alla cerimonia.

La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha consegnato il premio al prefetto Gabrielli (motivazione), che, nel ringraziare ha dichiarato: “Ricevo questi premi sempre in nome e per conto delle tante donne e dei tanti uomini che mi hanno accompagnato e che sono i veri, unici, grandi destinatari di tanta considerazione della vostra fondazione e dell’intero Paese”.

La “Quarto Savona 15” a Pescara per ricordare le vittime della Mafia

Con l’avvicinarsi del 27° anniversario della strage di Capaci, l’associazione culturale “Premio nazionale Paolo Borsellino”, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), ha organizzato oggi a Pescara una giornata evento per richiamare alla memoria la strage.

Nella strage, avvenuta il 23 maggio 1992, persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

In questa giornata non poteva mancare l’esposizione della teca che custodisce ciò che rimane della Fiat Croma su cui viaggiavano gli uomini della scorta, la Quarto Savona 15, testimonianza concreta di quanto avvenne quel giorno sull’autostrada A29 che collega Palermo a Mazara del Vallo.

La sigla radio della scorta di Falcone, “Quarto Savona 15” è diventata il nome di un’associazione, ideata dalla signora Tina Montinaro, moglie di Antonio, che ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria della strage e di tutte le vittime di mafia, grazie anche all’esposizione itinerante delle lamiere contorte raccolte in una teca.

L’evento si è svolto questa mattina in piazza della Rinascita, dove ha avuto luogo la cerimonia di presentazione della teca.

Erano presenti il vicecapo vicario della Polizia Luigi Savina, il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, il presidente della Corte d’appello di L’Aquila, Fabrizia Francabandera e la signora Tina Montinaro.

Alla cerimonia hanno partecipato anche molti studenti delle scuole abruzzesi, grazie alla collaborazione del Miur.

Sergio Foffo