167°Anniversario: la Polizia a guardia del capo dello Stato

Nell’ambito della cerimonia per il 167° anniversario della Polizia a Roma è avvenuto, come di consuetudine, nel pomeriggio, il cambio della guardia scandito dalle note della Banda musicale della Polizia di Stato.

Un Reparto della Polizia in uniforme storica monta la guardia al Palazzo del Quirinale, sede istituzionale del presidente della Repubblica, dando il cambio alla guardia smontante dei militari del reggimento dei Lanceri di Montebello.

I musicisti della Banda musicale, al termine della cerimonia, si sono esibiti con alcuni brani del repertorio classico.

Gabrielli incontra i premiati del 167° Anniversario della fondazione

Il capo della Polizia Franco Gabrielli nell’ambito delle celebrazioni del 167° Anniversario della fondazione, oggi pomeriggio, ha incontrato i familiari delle vittime del dovere e i poliziotti decorati.

L’incontro è avvenuto presso la Scuola superiore di Polizia  di Roma dove il prefetto Gabrielli ha voluto conoscere personalmente tutti i protagonisti che domani riceveranno le onorificenze durante la cerimonia ufficiale sulla Terrazza del Pincio di Roma.

Prima dell’incontro tutti i presenti si sono raccolti all’interno del Sacrario dei caduti della Polizia per ricordare i tanti colleghi scomparsi.

Provenienti da tutte le parti del Paese, poliziotti e familiari hanno raccontato le vicende che li hanno resi protagonisti: indagini, ricerche di latitanti, prestazioni sportive d’eccellenza si sono alternati al dolore e al ricordo di chi non c’è più.  

Specialisti della Polizia scientifica in Etiopia per riconoscimento vittime italiane

Sono chiamati ad intervenire in casi di disastri, sia in Italia che all’estero, per il riconoscimento delle vittime, quando sono coinvolti nostri connazionali.

Si tratta della squadra DVI (Disaster Victim Identification) che questa volta è stata inviata in Etiopia per collaborare all’identificazione delle otto vittime italiane del disastro aereo del Boeing 737 dell´Ethiopian Airlines, caduto il 10 marzo scorso e in cui sono morte 157 persone.

Il team DVI è un´eccellenza della Polizia scientifica italiana, costituito da medici legali, biologi, chimici, fisici, ingegneri, psicologi, dattiloscopisti, informatici, videofotosegnalatori che vengono impegnati in ogni parte del mondo nei mass disaster che coinvolgono vittime italiane.

In Etiopia la squadra italiana, integrata da medici della Direzione centrale di sanità, affiancherà un team internazionale di specialisti DVI, grazie al lavoro dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, cabina di regia del law enforcement italiano per tutte le iniziative a livello internazionale.

In particolare, lo SCIP ha gestito con le autorità etiopi e il Segretariato Interpol di Lione, d´intesa con l’Unità di Crisi della Farnesina ed in raccordo con l´Ambasciata d´Italia ad Addis Abeba, tutte le fasi organizzative preliminari e, grazie all´invio sul posto di due operatori che affiancheranno il team DVI italiano, provvederà a tutte le attività di supporto, agevolando ogni utile scambio informativo tra Etiopia e Italia per consentire l´identificazione delle vittime italiane nel più breve tempo possibile.

Le celebrazioni per il ricordo del sisma del 2009 a L’Aquila

L’Aquila, 10 anni dopo l’Italia ricorda le vittime

Dieci anni fa, alle 3,32, un sisma sconvolse la città dell’Aquila.

Il carico di dolore per le 309 vittime e gli oltre mille e seicento feriti non si è ancora spento; chi è sopravvissuto al cataclisma ha visto la propria vita cambiata e stravolta per sempre. La ricostruzione per rimettere in piedi un’intera città con le sue case, le sue infrastrutture, i servizi pubblici non è impresa da poco e oggi sarà anche il momento per fare il punto sul futuro della città e dei suoi abitanti.

Tante le autorità presenti a rendere omaggio alle persone scomparse, ai sopravvissuti e ad una città intera.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha partecipato alla fiaccolata notturna che con un lungo serpentone ha illuminato tutta la città.

Tra le tante iniziative attraverso le quali l’Italia si è stretta intorno a tutti gli aquilani, questa mattina a Coppito, nella sede della Scuola della Guardia di finanza che ha ospitato per mesi tanti sopravvissuti, si è svolta una cerimonia alla quale ha preso anche parte il capo della Polizia Franco Gabrielli, che all’indomani del sisma, fu nominato prefetto della città.

Nel corso dell’incontro è stato ricordato il ruolo delle Forze dell’ordine nelle operazioni di primo soccorso e di aiuto alla popolazione.

Durante il suo intervento il prefetto Gabrielli ha ricordato che “Non bisogna dimenticare che vicende come queste poggiano principalmente sul dolore e sulla tragedia di tanta gente. Qui, subito dopo il sisma, sono stati compiuti fatti straordinari. Un vero esercito di popolo, per dirlo alla Zamberletti, si è attivato per far fronte alle esigenze di protezione civile.
Novanta mila giovani, donne, anziani sotto l’egida della Protezione Civile hanno dato il meglio di loro stessi. Le azioni e le tante attività messe in campo nel “durante” sono state eccezionali.
Importantissimo è stato il contributo fornito dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito e dai suoi uomini e donne che in quei 13 mesi ci hanno accompagnato, seguito, coccolato con attenzione, cura e discrezione. La Scuola è divenuta lo Stato.”

Il capo della Polizia ha poi concluso affermando che: ” Dobbiamo un po’ tutti ritararci e, proprio nell’esempio di quello che fecero i finanzieri, riposizionare ognuno di noi nell’unica ottica possibile: al servizio delle comunità che ci sono state affidate”.