Cagliari: Gabrielli ospite degli alunni di Sinnai

Questa mattina il capo della Polizia Franco Gabrielli ha partecipato ad un’iniziativa dell’Istituto comprensivo statale n° 2 di Sinnai, vicino Cagliari, invitato dagli alunni e studenti della scuola primaria di primo e secondo grado (Foto).

I ragazzi, dopo aver terminato un percorso di educazione alla legalità, promosso dalla scuola e curato dalla Polizia di Stato, con una lettera-invito hanno chiesto un incontro al prefetto Gabrielli.

Si tratta degli alunni che lo avevano già visto in occasione della loro partecipazione all’iniziativa la “Nave della legalità”, approdata nel porto di Palermo nel maggio 2018 per ricordare l’anniversario della strage di Capaci.

In tale circostanza i ragazzi non avevano avuto l’opportunità di parlare con il capo della Polizia e, spinti dal desiderio di poterlo rivedere da vicino e scambiare con lui qualche parola, gli hanno inviato una lettera con la quale lo hanno invitato a visitare la loro scuola.

E così, oggi, il prefetto Gabrielli, accompagnato dal questore Pierluigi D’Angelo, è stato accolto nell’aula magna dell’Istituto, dalle autorità locali, dai dirigenti scolastici, dai docenti e, naturalmente, dagli studenti.

“Io mi sforzo sempre di insistere con i miei uomini e le mie donne sul fatto che la nostra ragione di esistere è quella di servire – ha detto Gabrielli durante il suo intervento – Il nostro compito non è quello di essere rispettati ma è quello di servire i nostri cittadini. I miei uomini e le mie donne sono persone che hanno fatto una scelta di vita, una scelta di vita al servizio delle comunità, che hanno pensato che il modo migliore per servire è quello di rispettare la legge e di far rispettare la legge”.

Poi, rivolgendosi direttamente agli studenti, Gabrielli ha aggiunto: “i vostri insegnanti sono veramente meritevoli per aver fatto con voi questo percorso di legalità, questa conoscenza delle leggi, delle regole, dell’importanza del loro rispetto. Penso sia una cosa straordinaria. Gli insegnanti che ci accompagnano in questo percorso di legalità credo che assolvano alla loro missione ancora di più di chi insegna le regole di grammatica”.

Presenti anche gli specialisti della Polizia di Stato che hanno affrontato con i giovani i temi della solidarietà sociale, del rispetto delle regole e del senso civico, nonché argomenti legati al fenomeno del bullismo, sempre più frequente tra i giovani, al corretto uso dei social e al rispetto delle regole del Codice della strada e dell’attenzione alla guida.

Dopo aver lasciato gli studenti il capo della Polizia ha visitato la questura di Cagliari dove ha incontrato le rappresentanze dei poliziotti e del personale civile di tutti gli uffici e reparti della provincia.

Mafia nigeriana a Palermo, presi 13 adepti dell’Eiye

Spaccio di stupefacenti, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione sono i principali reati commessi dagli appartenenti a un’associazione per delinquere di tipo mafioso formata da nigeriani e denominata “Eiye”.

Al termine dell’indagine “No fly zone”, gli investigatori della Squadra mobile di Palermo hanno arrestato 13 persone, accusate di far parte di un gruppo criminale, ramificato su tutto il territorio nazionale.

L’attività investigativa ha preso il via dalla denuncia di una ragazza nigeriana strappata dalla sua terra e avviata alla prostituzione sulle strade palermitane, che ha fornito ai poliziotti numerosi elementi relativi all’appartenenza all’Eiye del suo sfruttatore.

Grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di testimoni, gli investigatori hanno ricostruito l´organigramma dell´associazione a livello locale, arrivando poi ad identificare i suoi vertici.

Individuata anche la casa di prostituzione all´interno del quartiere di Ballarò, documentati numerosi episodi violenti riconducibili all´associazione e alla sua capacità di imporsi sul territorio, nonché diversi reati connessi allo spaccio di stupefacenti e alla prostituzione.

Documentate anche numerose riunioni degli adepti; una di queste è relativa al battesimo di un nuovo “Bird”, appartenente, con la registrazione dell’intero rito di iniziazione, durante il quale l’iniziato veniva spogliato e picchiato. Poi, dopo aver bevuto un liquido a base di alcol, doveva giurare fedeltà all’organizzazione “Supreme eiye confraternity” e totale silenzio sulle sue attività.

I nuovi adepti prestavano un vero e proprio giuramento con una formula prestabilita: “…Debitamente giuro di sostenere Eiye confraternita moralmente, spiritualmente, finanziariamente e in qualsiasi altro modo e se non lo faccio, che il vulture (avvoltoio) spietato mi strappasse gli occhi…”.

Nel corso delle indagini è emerso, inoltre, che i nuovi membri del gruppo dovevano pagare una somma di denaro al capo e diventare schiavi di tutti i componenti del clan, all’interno del quale poi, per acquisire un grado superiore, dovevano compiere dei reati.

È stato infine appurato che gli appartenenti al gruppo criminale cercavano di mascherare l’associazione a delinquere “Eiye”, costituendone una regolare denominata “Aviary”.

Sergio Foffo

Pescara: anni di raggiri ad anziana, arrestato truffatore

Aveva conquistato la fiducia di un’anziana signora di Pescara e ogni volta che entrava a casa sua gli portava via preziosi e denaro. Ora l’uomo, che si era spacciato per tecnico inviato dall’amministratore del condominio, è finito agli arresti.

Le indagini della Squadra mobile, iniziate dopo la segnalazione dei familiari della signora di 95 anni che riscontravano da un po’ di tempo ammanchi di denaro, hanno permesso di scoprire un raggiro messo in atto senza scrupoli.

Dalla visione dei filmati del sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione della vittima, i poliziotti hanno avuto modo di documentare il modo in cui il malfattore si appropriava dei beni dell’anziana.

Agli inizi di febbraio un’operatrice socio assistenziale che saltuariamente andava dalla signora, aveva sorpreso il truffatore mentre si stava facendo consegnare 1.500 euro, il quale dapprima si giustificava asserendo di aver fatto dei lavori al boiler dell’acqua calda, per darsi poi alla fuga senza prendere i soldi che l’anziana, su sollecitazione dell’uomo, aveva appena prelevato in banca.

La conoscenza di quel fatto permetteva alla Polizia scientifica di intervenire e rilevare, sul boiler, l’impronta digitale dell’uomo risalendo così al malfattore, un 55enne originario della provincia di Teramo ma residente a Pescara, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Alessandria: i “ragazzi” del 75° corso di nuovo a Scuola

In 200 questa mattina si sono ritrovati alla Scuola allievi di Alessandria dopo quasi 40 anni di servizio.

Stiamo parlando dei poliziotti del 75° corso che il 1° aprile 1981 hanno varcato l’ingresso della Scuola indossando le stellette e ne sono usciti senza, per l’entrata in vigore della legge 121/1981. La Legge abolì il Corpo delle guardie di pubblica sicurezza ad ordinamento militare e istituì l’Amministrazione della pubblica sicurezza ad ordinamento civile di cui la Polizia di Stato fa parte.

Un incontro speciale dunque per gli appartenenti del “1° corso allievi agenti” a cui ha voluto prendere parte anche il capo della Polizia Franco Gabrielli.

I presenti di questa mattina sono stati purtroppo una parte di quei 750 uomini che indossarono l’uniforme quel 1° aprile di 38 anni fa. Alcuni di loro purtroppo per vicende diverse o perché non ci sono più, come coloro che sono rimasti vittime di atti criminali e terroristici, non hanno potuto esserci.

Prima di riabbracciarsi e condividere le proprie esperienze i “ragazzi” del 75° si sono di nuovo schierati di fronte al tricolore per partecipare all’alza bandiera a simboleggiare il loro attaccamento alla patria e ai doveri assunti con il giuramento.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli nel suo intervento ha sottolineato come “Il senso di appartenenza e lo spirito di corpo sono fondamentali e ci permettono di essere una comunità che si riconosce in valori e tradizioni e in coloro che hanno dato la vita per questi. Ed è lo stesso spirito che ha spinto i colleghi entrati in Polizia 38 anni fa, in un momento in cui l’amministrazione stava cambiando pelle, a ritrovarsi e riunirsi oggi qui. Questo trovo sia straordinariamente bello”

Antonio Fantozzi

Donare il sangue ad aprile

Anche questo mese Donatorinati, l’Associazione donatori volontari della Polizia di Stato promuove le donazioni di sangue. Ecco le sedi dove, chi volesse, può recarsi per effettuare la donazione nel mese di aprile.

Per Roma ci sono anche le date in cui donare.

L’invito è rivolto a tutte le persone in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Si ricorda che per donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore ai 50 chili.

È essenziale recarsi al prelievo a digiuno, anche se è concesso bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati. (Requisiti).