Firmata una convenzione con l’Università Roma Tre

Siglata oggi pomeriggio una convenzione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l’Università degli studi Roma Tre, finalizzata all’avvio di tirocini formativi dei laureandi in giurisprudenza presso gli uffici del Dipartimento.

L’accordo è stato firmato presso il Rettorato dell’Ateneo dal capo della Polizia Franco Gabrielli, dal rettore Luca Pietromarchi, dal direttore del Dipartimento di giurisprudenza, Giovanni Serges, nonché dal direttore dell’Università Pasquale Basilicata.

L’obiettivo è di rafforzare la connessione tra il mondo della formazione e le istituzioni, arricchendo con esperienze pratiche le competenze teoriche acquisite dai giovani giuristi durante il corso di studi.

Si tratta del primo passo di un percorso condiviso, orientato a favorire la maturazione di una sensibilità istituzionale da parte di studenti sempre più formati in modo da poter rispondere alle rinnovate istanze della società e, in particolare, del mondo del lavoro.

Catania: azzerati i vertici del clan Santapaola – Ercolano, 14 arresti

Decapitati i vertici del clan Santapaola – Ercolano – gruppo di “San Cocimo” con l’arresto di 14 persone, a Catania. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, usura, detenzione e porto illegale di armi e reati in materia di stupefacenti. Le investigazioni hanno consentito, tra l’altro, di documentare alcune estorsioni e l’imposizione del servizio di vigilanza in locali notturni di Catania.

L’indagine della Polizia è partita nel 2016 dopo la denuncia di un titolare della società che gestisce Il parcheggio nei pressi dell’aeroporto di Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania, per aver ricevuto una telefonata estorsiva di 100 mila euro.

Indagando sull’episodio, i poliziotti, oltre a individuare gli autori della tentata estorsione, hanno scoperto un contesto criminale molto più vasto riconducibile all’associazione mafiosa Santapaola – Ercolano – gruppo di “San Cocimo”.

Gli investigatori hanno inoltre evidenziato come uno dei boss, anche se in carcere, riusciva, attraverso i figli e la moglie, a impartire ordini e ad acquisire quote di partecipazione in attività economiche che venivano intestate a prestanome.

Sempre nel corso delle indagini gli agenti hanno documentato anche l’imposizione, ai gestori di una nota discoteca catanese, del servizio di sicurezza e l’obbligo di versare tre mila euro al mese.

Imperia: prometteva facili guadagni in bitcoin, denunciato truffatore

Prometteva facili investimenti in “bitcoin”, in cambio di oro e valori: un giovane esperto di informatica è stato denunciato in stato di libertà dagli uomini della polizia Postale di Imperia.

Il bottino, per un valore di centinaia di migliaia di euro, è il risultato di una sofisticata frode informatica con cui il giovane “accalappiava” le sue vittime sfruttando canali di comunicazione cifrati e false identità reperite nel darkweb.

Si spacciava per operatore delle “cripto currencies” di alcune famose società estere realmente esistenti e proponeva affari d’oro acquistando la moneta virtuale, e poi si rendeva irreperibile.

Il giovane utilizzava una nota piattaforma di messaggistica online, famosa per criptare e rendere inintercettabili tutte le comunicazioni: contattava le sue vittime e le convinceva a farsi consegnare oggetti d’oro e anche denaro contante con la promessa di triplicare l’investimento in pochi giorni.

Frequentatore e conoscitore del “deep web”, era in contatto con diversi falsari dai quali si riforniva di documenti falsi che faceva intestare anche a conoscenti considerati “antipatici” e che poi utilizzava per le truffe.

Ad accorgersi del raggiro è stata una società svizzera realmente operante nel campo degli investimenti in cripto valute che ha denunciato tutto alla Procura di Imperia.

Seguendo le tracce informatiche del truffatore, gli specialisti della Postale lo hanno rintracciato e colto in flagranza mentre ritirava, con documenti falsi presso la posta di Sanremo, un pacco con dei gioielli.

Gli agenti nel corso della perquisizione hanno sequestrato numeroso materiale informatico, documenti falsi, 58 bitcoin del valore attuale 200mila euro e due chili di oro per un valore di circa 70mila euro.

Pugilato: agli Europei U22 Testa vince l’oro, Carini l’argento e Marchese il bronzo

Sul ring dello Sports Complex Manege di Vladikavkaz (Russia), dove si sono svolti Campionati europei under 22 di boxe, le ragazze delle Fiamme oro hanno contribuito con tre medaglie al bottino totale di cinque (1 oro, 2 argenti, 2 bronzi) conquistato dalla spedizione azzurra che alla fine si è piazzata terza nel medagliere generale della competizione, seconda nella classifica femminile.

Irma Testa ha fatto il bis e si è confermata, come lo scorso anno in Romania, medaglia d’oro nella categoria 57 chili battendo in finale l’inglese Scotney con un netto 5 – 0, al termine di un incontro dominato dal primo al terzo round.

Irma “The butterfly” Testa, alla sua quarta vittoria continentale, è stata anche eletta miglior boxer della competizione europea.

Nei 69 chilogrammi Angela “Tiger” Carini ha raggiunto la finalissima, dove è stata però superata dalla turca Surmeneli, conquistando così la medaglia d’argento.

Terzo gradino del podio per Concetta Marchese che nei 51 chili è stata fermata in semifinale dall’armena Grygorina.

Roma: il ricordo della strage di via Fani

Si è svolta questa mattina a Roma la cerimonia di commemorazione del 41nesimo anniversario della strage di Via Fani, alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, delle più alte cariche dello Stato, delle autorità civili e militari, dei familiari delle vittime.

La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro a nome del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La commemorazione è proseguita poi con la deposizione della corona d’alloro del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che ha osservando un momento di raccoglimento in ricordo dei caduti.

Anche il capo della Polizia Franco Gabrielli presente alla commemorazione ha deposto una corona d’alloro al monumento inaugurato l’anno passato che testimonia una “nuova” memoria per ricordare le vittime della strage.

La storia

Ore 9,03 del 16 marzo 1978 a Roma. Una telefonata anonima al 113 segnala colpi d’arma da fuoco in via Fani.

Dentro un’Alfa Romeo Alfetta il cadavere della guardia di Pubblica Sicurezza Giulio Rivera ed il corpo agonizzante del vice brigadiere di Pubblica Sicurezza Francesco Zizzi; dentro la Fiat 130 che precedeva l’Alfetta, i cadaveri dell’appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci e del maresciallo dei Carabinieri Oreste Leonardi; a terra la guardia di Pubblica Sicurezza Raffaele Iozzino.

L’eccidio venne compiuto da un commando delle Brigate Rosse che in quella circostanza sequestrarono l’onorevole Aldo Moro, lo statista della Democrazia Cristiana poi ucciso 55 giorni dopo.

I 3 giovani poliziotti, il 16 febbraio del 1979 furono insigniti della medaglia d’Oro al valor civile.

I loro nomi sono incisi anche nelle piccole lapidi del Sacrario presente alla Scuola superiore di Polizia.