Stradale: grave incidente sulla Messina-Catania, morto un poliziotto

Uno scenario apocalittico sull’autostrada A18 Catania – Messina, all’altezza di Scaletta Zanclea. Un grave incidente si è verificato alle 3 di questa notte e ha coinvolto anche una pattuglia della Sottosezione di Polizia stradale di Giardini Naxos;  nell’incidente purtroppo ha perso la vita l’assistente capo Angelo Spataro, mentre il collega Giuseppe Muscolino è rimasto ferito ma, per fortuna, non è in pericolo di vita.

Sono sei i veicoli pesanti coinvolti, due autovetture e un motociclo. Ancora sono in corso i rilievi per capire l’esatta dinamica dell’incidente. Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che i due poliziotti sono stati travolti mentre erano intenti a segnalare un primo incidente ai veicoli in transito. In questa circostanza Angelo Spataro è stato travolto da un tir in arrivo che ha sbandato, molto probabilmente, a causa di olio presente sul manto stradale.

Successivamente sono stati coinvolti altri veicoli, ed è in questo frangente che anche Giuseppe Muscolino è rimasto ferito riportado fratture esposte e scomposte ad entrambi gli arti inferiori.

La tragedia è avvenuta all’altezza del chilometro 13. Il bilancio per il momento è di tre persone morte e almeno due feriti.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha espresso profondo cordoglio e sentimenti di commossa vicinanza ai familiari del poliziotto Angelo Gabriele Spadaro e ai familiari delle altre due vittime che viaggiavano a bordo di altri veicoli coinvolti nel sinistro. 
Ha espresso inoltre un augurio di pronta guarigione all´altro componente della pattuglia della Polizia stradale, Giuseppe Muscolino, ricoverato in ospedale nonché alle altre persone coinvolte nel drammatico incidente.
 

Battisti: estradato in Italia

L’aereo che lo ha riportato in Italia è arrivato questa mattina a Roma-Ciampino.

Cesare Battisti, pedinato da una squadra della Polizia di Stato è stato arrestato, ieri, mentre passeggiava in una strada di Santa Cruz, in Bolivia. Già ieri sera alle 22, ora italiana, il ricercato era stato imbarcato su un aereo con destinazione Italia, dove è arrivato oggi alle 11,30.
Subito dopo le formalità l’uomo è stato accompagnato in carcere.

Grazie all’impegno portato avanti senza sosta per mesi dalle direzioni centrali della Polizia criminale e della Polizia di prevenzione e dalla Digos di Milano, il latitante è stato, alla fine, individuato grazie al suo cellulare.

La caparbietà, la tenacia e l’impegno messi in campo dai poliziotti per cercarlo sono state mosse anche dal pensiero di rendere giustizia alle vittime del terrorista. Tra le persone uccise, tutti i poliziotti ricordano la guardia di pubblica sicurezza Andrea Campagna, assassinato a Milano, in un attentato nel 1979, a soli 24 anni.

Esponente dei P.a.c. (Proletari armati per il comunismo) Battisti, era evaso nel 1980 dal carcere di Frosinone rendendosi latitante.

Condannato all’ergastolo per 4 omicidi si era rifugiato prima in Francia e poi in Brasile, da dove era fuggito  dopo l’ennesima richiesta di estradizione nel 2018, facendo perdere le sue tracce.

Olivia Petillo

Ragusa: preso truffatore seriale di anziani

Approfittava di persone anziane truffandole di diverse migliaia di euro facendo leva sull’amore per i figli o i nipoti.

Come accadeva? L’uomo, arrestato questa mattina a Ragusa, si spacciava per avvocato e dopo aver individuato la vittima le telefonava dicendo “Suo figlio ha avuto un incidente stradale e ha causato delle lesioni ad un ragazzo che viaggiava con un motorino”; dopo interveniva un complice che qualificandosi come Maresciallo confermava il fatto e, per mettere più ansia e angoscia alla vittima, aggiungeva che il familiare era in stato di fermo in caserma.

Poi l’avvocato apriva uno spiraglio nella preoccupazione all’anziano facendogli credere che il tutto si poteva risolvere con un risarcimento di 5 mila euro a fronte di un danno di 25 mila euro, aggiungendo che era stato proprio il figlio a chiedergli di contattarlo.

L’altro elemento per la riuscita della truffa è la pressione che veniva esercitata sul familiare, sottolineando l’urgenza di procurarsi il denaro in modo che non potesse consigliarsi con nessuno.

In genere la vittima era sempre seguita nei suoi spostamenti, in modo di non incorrere in sorprese; una volta che l’anziano aveva a disposizione i soldi, l’avvocato si presentava a casa a ritirarli.

Ovviamente solo dopo che erano stati consegnati i soldi la vittima cominciava ad avere dubbi e scopriva di essere stato raggirato subendo oltre al danno economico anche quello psicologico.

Dalle diverse denunce che la polizia ha ricevuto, gli investigatori sono riusciti a identificare e arrestare il truffatore, mentre al momento devono ancora essere presi i suoi complici.

Le indagini hanno rivelato inoltre che la banda aveva messo in piedi, nel napoletano, una vera e propria centrale telefonica dalla quale quotidianamente partivano decine e decine di telefonate al fine di poter individuare le vittime.

Esiste la possibilità concreta che ci possano essere più vittime di quelle che hanno denunciato la truffa ed è per questo che il magistrato ha voluto la diffusione dell’immagine dell’uomo in modo tale che chi ha subito il raggiro possa presentare la denuncia al più vicino ufficio di Polizia della propria città di residenza.

“Arezzo Classic Motors”: presente anche la Polizia

Anche quest’anno la Polizia di Stato partecipa ad “Arezzo Classic Motors”, la mostra-scambio veicoli da collezione giunta oramai alla sua 21^edizione che si svolge ad Arezzo il 12 e il 13 gennaio.

La Polizia è presente con un stand presso il padiglione numero 6 di Arezzo Fiere e Congressi, nel quale saranno esposte alcune, tra le più belle auto che hanno accompagnato i nostri servizi.

Inoltre, questa mattina alle 11.15 il questore di Arezzo, Bruno Failla, illustrerà il volume “Polizia e Motori–la lunga strada insieme”, curato nelle didascalie Emanuele Mùrino, giornalista della rivista “QUATTRORUOTE”, presente alla mostra.

Il libro, presentato ufficialmente al Lingotto di Torino, lo scorso dicembre alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli e del presidente FCA, John Elkann, è disponibile direttamente allo stand ed il ricavato delle donazioni raccolte sarà devoluto al Piano Marco Valerio, istituito per sostenere i figli minori dei poliziotti, affetti da gravi patologie.

Le nostre auto in esposizione

Jeep Willis (anno 1943): famosa Jeep utilizzata dalle truppe Usa nella seconda guerra mondiale. Fu impiegata nel dopoguerra anche dalla Polizia italiana, soprattutto nei Reparti celere del Corpo delle guardie di Pubblica Sicurezza;

Fiat AR/55 Campagnola Fotoelettrica (anno 1969): autovettura per uso fuoristrada, fu impiegata dall’inizio degli anni ’50 alla fine degli anni ’70 nei servizi istituzionali, per l’attività di soccorso pubblico e protezione civile;

Alfa Romeo Alfetta (anno 1973): entra in servizio nel 1973 affiancando la Giulia dalla quale si distingue per la maggiore potenza del motore. Utilizzata nei servizi di controllo del territorio e di Polizia stradale;

Alfa Romeo Alfasud (anno 1982): potente, ma piccola e maneggevole, era usata nei servizi di pronto intervento e di controllo del territorio. Molto apprezzata per la sua versatilità, venne impiegata nella prima metà degli anni ’80.

Nello stand è esposta anche la Lamborghini Huracán utilizzata nei servizi d’istituto, per il soccorso e il trasporto urgente di sangue e organi.

Olivia Petillo

Salerno: mostra fotografica della Polizia scientifica “Frammenti di storia”

La mostra fotografica nazionale itinerante “Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica” è arriva a Salerno.

La mostra, ospitata presso il Tempio di Pomona, all’interno del complesso del Palazzo Arcivescovile, è stata inaugurata questo pomeriggio, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli, del direttore Centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi, del direttore del Servizio Polizia scientifica Fausto Lamparelli e delle autorità civili e religiose del territorio.

Il capo della Polizia nel suo intervento ha dichiarato che con questa iniziativa “Cerchiamo di rendere giustizia ad una storia, a straordinari personaggi che l’hanno resa possibile e hanno reso possibile quello che oggi noi siamo e che ci consente di guardare al futuro con l’impegno che caratterizza l’opera dei nostri uomini e delle nostre donne”.

Da venerdì 11 a domenica 13 gennaio, dalle ore 9 alle 19, i visitatori, guidati dal personale della Polizia scientifica, potranno ammirare gratuitamente le esclusive immagini dei momenti più drammatici e significativi della storia italiana: oltre ai pannelli fotografici che documentano fatti come l’arresto di Sandro Pertini, il futuro presidente della Repubblica, fermato dai fascisti, l’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto nel 1924, e poi, risalendo la corrente del tempo, il mostro di Firenze, le stragi di mafia e quelle dell’eversione nera, saranno esposti anche materiali esclusivi relativi a importanti avvenimenti riguardanti la provincia di Salerno e la regione Campania.

Tra le dotazioni della Polizia Scientifica, sarà inoltre mostrato all’opera il Forensic Fullback, il veicolo destinato alle scene del crimine più complesse con dotazioni tecnologicamente avanzate.

L’iniziativa, inaugurata a Roma lo scorso aprile, è frutto del lavoro ultracentenario della Polizia Scientifica, un’eccellenza del panorama mondiale, da sempre al servizio delle libertà del cittadino.