Postale: il lavoro di un anno

Questo il bilancio per la Polizia postale per il 2018, costantemente orientata alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica.

Sono stati effettuati 43 arresti e 532 denunce nell’ambito della pedopornografia online; tra le operazioni più significative, coordinate dal Centro nazionale del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, l’operazione “Ontario” con 22 perquisizioni, 4 arresti e 18 denunce; l’operazione “Safe friend”, nell’ambito della quale sono state eseguite 15 perquisizioni, 2 arresti e 13 denunce. Le indagini svolte anche in modalità sotto copertura nell’operazione “Good Fellas” hanno consentito di eseguire 14 perquisizioni, portando all’arresto di 4 persone, nonché di denunciare in stato di libertà altri 10 indagati. L’Operazione denominata “Showcase” si è conclusa con 15 perquisizioni, la denuncia di 14 persone e l’arresto di un altro indagato.

Invece nell’ambito della prevenzione e le attività di monitoraggio della Rete sono stati coinvolti ben 33.086 siti internet, di cui 2.182 inseriti in black list.

Il ricatto online è un fenomeno in continua crescita con 940 casi trattati dall’inizio dell’anno. Dal mese di gennaio ad oggi sono state denunciate 955 persone e 8 persone sono state arrestate per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali.

L’aumento del numero degli adolescenti presenti sul web ha determinato una crescita esponenziale del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 202 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

In crescita anche le truffe online: nel 2018 la Postale ha denunciato 3.355 persone, ne ha arrestate 39, ha sequestrato 22.687 spazi virtuali, ha ricevuto e trattato circa 160 mila segnalazioni di truffe o tentate truffe.
Di evidente incremento è l’attività di contrasto alla minaccia contro le infrastrutture svolta dal Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche (C.n.a.i.p.c.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati dalle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2017, si è quasi raddoppiato sino a raggiungere 55.843 segnalazioni di sicurezza. 

In particolare la Sala operativa del Centro ha gestito:

442 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale;

97 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”.

Contro le più evolute tecniche di hackeraggio, i malware e le tecniche di phishing, per contrastare il financial cybercrime specialmente nei rapporti commerciali, la Polizia postale ha recuperato e restituito circa 9 milioni di euro dalle frodi denunciate. Sono ancora in corso attività di cooperazione internazionale per recuperare oltre 38 milioni di euro delle frodi intervenendo in tempo reale sulla segnalazione e bloccando la somma prima che venga polverizzata da vari prestanome. Solo con l’operazione “Emma4” di Europol in collaborazione con 30 Paesi europei, in Italia sono stati identificati 101 “money mules “ cioè destinatari di somme illecite provenienti da attacchi informatici e phishing, che hanno offerto la propria identità per l’apertura di conti correnti. Di questi, 50 sono stati arrestati e 13 denunciati in stato di libertà.

Delle 320 transazioni per circa 34 milioni di euro, 20 milioni di euro sono stati bloccati e recuperati grazie alla piattaforma “OF2CEN” realizzata per prevenire e contrastare le aggressioni al sistema economico finanziario.

Tra le ultime operazioni la “Travellers” conclusa con 6 arresti di appartenenti a un’associazione criminale che si occupava di dotare gli associati di conti correnti intestati a società inesistenti, apparati POS portatili abilitati a transazioni con carte di credito e carte prepagate per riciclare le somme illecitamente rubate.

La Polizia postale, nelle attività di prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista e, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione, nel 2018 ha monitorato circa 36mila spazi web (siti, weblog, forum, portali di social network e i cosiddetti “gruppi chiusi”) rimuovendo 250 contenuti.

Per l’attività informativa si è avvalsa della collaborazione della Direzione centrale della polizia di prevenzione, delle Digos e di altri organi di Polizia e di intelligence. Per l’attività di contrasto, poliziotti “sotto copertura” con l’affiancamento di mediatori linguistici e culturali, si sono infiltrati in gruppi frequentati dagli internauti sostenitori dello Stato Islamico, per condurre complesse indagini.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della Rete, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Di particolare importanza la campagna itinerante “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1 milione e 700 mila studenti, 180 mila genitori, 100 mila insegnanti per un totale di 15 mila Istituti scolastici e 250 città italiane.

Grande consenso ha riscosso la campagna #cuoriconnessi, che ha coinvolto 30 mila studenti, attraverso la proiezione di un docufilm e le testimonianze dirette dei minori vittime di prevaricazioni, vessazioni e violenze online.
 

Presentato a Roma il teatro virtuale 3D della Scientifica

È stato presentato questa mattina a Roma, il teatro virtuale della Polizia scientifica “Virtual reality – 3D”, un innovativo strumento investigativo che rende possibile la ricostruzione tridimensionale della scena del crimine.

Alla presentazione, che si è svolta presso la sede della Direzione centrale anticrimine che si trova all’interno del Polo Anticrimine della Polizia di Stato, erano presenti il ministro dell´Interno Matteo Salvini e il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Si tratta del primo laboratorio europeo forense, nato dall’integrazione delle tecnologie più innovative provenienti dai settori dell’architettura, del cinema e persino dei videogiochi, che, oltre a ricostruire la scena del crimine con le tecniche 3D del digitale, consente di tornare indietro nel tempo rivivendo i drammatici momenti del delitto, a tutto vantaggio dell’accertamento della verità.

“La Polizia scientifica è l’elemento più distintivo della nostra identità – ha detto il capo della Polizia nel suo intervento – Esempio di un’amministrazione che guarda avanti con uomini e donne che credono nel futuro. Questo teatro virtuale è un esempio tangibile dell’evoluzione tecnologica e dell’avanzamento delle scienze forensi”.

È stato proprio il Ministro a testare il sistema indossando il visore tridimensionale, rivivendo così in prima persona, la scena di un crimine: “Ringrazio chi ha creduto in questo progetto e di averlo messo al servizio della.giustizia e quindi.dei cittadini. Questo teatro è all’avanguardia e ci permette, come sistema di sicurezza, di essere percepiti ancor più come eccellenze anche in campo europeo e internazionale. La vostra professionalità mi riempie di orgoglio”.

Una squadra selezionata di ingegneri, informatici, fisici e architetti, voluta dal direttore centrale anticrimine Vittorio Rizzi, ha creato il laboratorio più all’avanguardia della Polizia scientifica, il novantaduesimo, che consente di inserire in un modello virtuale tutte le evidenze scientifiche del sopralluogo (come impronte, traiettorie balistiche, tracce genetiche) e tutti i risultati d’indagine (come intercettazioni e pedinamenti) affinché gli investigatori o i magistrati possano rivivere quanto accaduto nelle condizioni di luce e nelle diverse prospettive degli attori della scena criminale.

Durante la presentazione sono state illustrate le tecnologie innovative messe in campo per raggiungere un traguardo che rende la polizia italiana all’avanguardia nel mondo: software di ricostruzione 3D, camera maching, fotogrammetria, utilizzo di avatar.

Ma questo è solo il punto di partenza di un teatro virtuale destinato ad arricchirsi nel prossimo futuro con nuove tecnologie che consentiranno l’ingresso sulla scena del crimine anche delle dimensioni del tatto e dell’olfatto.

Anche se è stata presentata oggi alla stampa, questa nuova tecnologia è in realtà al lavoro già da diversi mesi, con la squadra che ha testato il sistema su cold case e casi complessi di omicidio come l’omicidio di Francesco Fiorillo a Vibo Valentia, l’uccisione di Valeriano Poli a Bologna, la ricostruzione dell’attentato all’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci; altri cinque lavori sono stati consegnati all’autorità giudiziaria ma sono ancora coperti da segreto istruttorio.

Il Natale della Polizia

Il Natale per noi è fare in modo che le persone possano vivere in sicurezza le proprie festività, ma è anche l’occasione per essere vicini, con iniziative di solidarietà, a coloro che sono meno fortunati. Dall’inizio di dicembre le manifestazioni per raccogliere fondi, per donare un regalo o anche un sorriso, sono state molte così come le iniziative per la sicurezza.

Le note della Fanfara e della Banda musicale hanno regalato momenti di festa a tutti i partecipanti agli eventi; la nostra Fanfara ha rallegrato i cuori di grandi e piccini all’ospedale Bambino Gesù del Gianicolo a Roma e al policlinico Gemelli, sempre a Roma, e alla stazione ferroviaria di Roma Termini, dove ha suonato per i tanti viaggiatori che erano in attesa di partire. La Banda invece si esibita a piazza di Spagna per cittadini e turisti.

La Polizia scientifica ha portato Babbo Natale con il Forensic Fullback in una Casa Famiglia a Bologna dove ha distribuito pacchi dono. L’incontro ha avuto anche un piacevole intermezzo “magico”, con un mago che ha intrattenuto i piccoli ospiti della struttura, con giochi di prestigio.

Babbo Natale non ha scelto neanche il classico camino ma ha scelto il più tecnologico elicottero per raggiungere i tanti bambini che lo stavano aspettando a Venezia, Pescara, e Pratica di Mare dove ha portato doni e l’atmosfera natalizia a tanti bambini “speciali”, ai loro familiari e a tutte le associazioni che li assistono nei percorsi di terapia.

E al policlinico Umberto I di Roma i regali per i bambini sono arrivati nientemeno che da un gruppo di Babbo Natale che si sono calati con delle corde; sotto quei costumi non potevano che esserci i poliziotti del Nocs.

A Firenze, ai piccoli ospiti dell’ospedale Meyer, sempre la Polizia scientifica ha allestito una scena del crimine per dare la caccia a un ladro di merendine.

Un gruppo di poliziotti della questura di Messina ha animato, con la loro band, la festa natalizia organizzata per i piccoli e speciali amici del reparto di pediatria dell’Ospedale Policlinico G. Martino ai quali non hanno fatto mancare tanti simpatici e divertenti regali.

A Campobasso invece gli allievi vice ispettori hanno portato dei doni e capi di abbigliamento per gli ospiti di una Casa di Accoglienza per minori.

La questura di Macerata ha portato i doni sotto l’albero di Natale del reparto di pediatria dell’Ospedale cittadino per i bambini ricoverati.

E ancora, al Dipartimento materno – infantile dell’ospedale “Le Scotte” di Siena le sorprese per i bambini sono arrivate da una squadra di poliziotti, accompagnati da due bellissimi elfi e una renna, che hanno portato loro i cappellini della Polizia e tanti sorrisi.

Per la sicurezza sono stati intensificati i controlli nelle stazioni ferroviarie con l’operazione ad alto impatto chiamata “Christmas clean stations” disposta dal capo della Polizia Franco Gabrielli per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza in previsione del maggior afflusso di viaggiatori.
Con l’operazione alto impatto dal nome “Ultimo Miglio”, invece, sono stati controllati mezzi pesanti e veicoli adibiti al trasporto di persone e merci in transito verso i centri storici delle città; ma anche pattugliamenti lungo le strade dello shopping cittadino, nonché in prossimità dei centri commerciali maggiormente frequentati, degli outlet e dei mercatini natalizi per garantire sicurezza a tutti i cittadini.

Anche Internet ha avuto la sua attenzione da parte degli specialisti della Polizia postale che hanno realizzato una guida con consigli pratici e suggerimenti per acquistare in Rete in sicurezza senza essere truffati.

E allora tanti auguri a tutti dalla Polizia di Stato.

Roma: incontro con Papa Francesco in Vaticano

Questa mattina, Papa Francesco durante l’Udienza papale riservata ai rappresentanti del Sistema nazionale di Protezione civile ha ricevuto anche la Polizia di Stato.

I tre poliziotti protagonisti di un salvataggio di Ancona, lo scorso giugno a causa del maltempo hanno incontrato il Santo Padre nell’aula Paolo VI insieme a una rappresentanza di 150 poliziotti in uniforme.

Gli operatori in servizio alle volanti della questura di Ancona, la mattina del 14 giugno durante un violento temporale sono intervenuti per salvare due donne rimaste intrappolate all’interno della loro auto in un sottopassaggio quasi completamente allagato.

I tre poliziotti a nuoto hanno raggiunto l’auto e sono riusciti a portare in salvo le due donne in extremis.

“ Io e Marco abbiamo cercato di aprire lo sportello, ma invano, mentre l’acqua continuava a salire a vista d’occhio, così con tutta la mia forza ho rotto il vetro e ho abbracciato l’anziana donna, tremante e sotto shock, riuscendo a tirarla fuori, passandola ai miei colleghi con i quali avevamo fatto una catena umana” – “ Poi sono rientrato nell’auto per prendere l’altra donna imprigionata. Nuotando e facendoci forza siamo riusciti a raggiungere una zona sicura e lì ci siamo abbracciati e abbiamo pianto di gioia”.
Con queste parole Simone ha raccontato al Santo Padre la sua testimonianza di quel giorno in cui insieme a Marco e Benedetto ha salvato la vita alle due donne.

Olivia Petillo