Ancora più sicurezza in stazione per i viaggiatori durante le festività natalizie.
Una giornata di controlli straordinari a Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Genova P. Principe, Venezia Mestre, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale, Palermo Centrale da parte di oltre mille e 600 operatori della polizia ferroviaria con controlli su più di 8mila persone.
L’operazione ad alto impatto chiamata “Christmas clean stations” è stata disposta dal capo della Polizia per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza in previsione del maggior afflusso di viaggiatori legato alle festività natalizie.
Nei 10 principali scali ferroviari, le 286 pattuglie hanno identificato 4.652 persone grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici.
Nel corso dell’operazione 10 persone sono state arrestate, 39 indagate, sono inoltre state elevate 64 sanzioni amministrative, eseguiti 18 sequestri e un allontanamento in base alla normativa sul “Daspo urbano”.
Controllati anche ai depositi bagagli con l’impiego di unità cinofile e l’uso di metal detector.
ANPS Brescia
Operazione “Ultimo miglio”: controlli nelle città
Oltre 146 mila veicoli controllati nella terza fase dell’operazione alto impatto dal nome “Ultimo Miglio”.
L’operazione si è svolta dal 17 al 19 dicembre con l’obiettivo di controllare mezzi pesanti e veicoli adibiti al trasporto di persone e merci in transito verso i centri storici delle città.
Pattugliamenti lungo le strade dello shopping cittadino, nonché in prossimità dei centri commerciali maggiormente frequentati, degli outlet e dei mercatini natalizi per garantire sicurezza a tutti i cittadini.
Gli agenti hanno usato le moderne tecnologie del sistema “Mercurio” che consentono la lettura automatizzata delle targhe dei veicoli.
L’operazione ha impegnato circa 9.300 poliziotti che hanno controllato più di 40mila persone denunciandone 191 e arrestandone 64.
Gabrielli a Palermo per siglare un Protocollo con la regione Sicilia
Sottoscritto dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dal presidente della regione Siciliana, Nello Musumeci un protocollo d’intesa per affermare i valori di legalità e giustizia attraverso il costante rinnovo dei ricordi di coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere.
Stabilire un rapporto di collaborazione per l’attuazione di Progetti per combattere la mafia anche attraverso la memoria dei caduti, è lo scopo del Protocollo firmato oggi a Palermo, presso la sala Alessi di Palazzo d’Orleans tra il dipartimento di Pubblica sicurezza e la Regione Sicilia.
Di seguito alla firma il prefetto Gabrielli ha dichiarato “Questo protocollo non è solo un foglio che oggi sottoscriviamo ma è un progetto pieno di valori come la legalità e la credibilità. La nostra credibilità è prioritariamente rappresentata nell’esempio dei nostri caduti che prima di noi e meglio di noi ci hanno indicato la strada e come percorrerla. La Sicilia è una terra stupenda ma che per la Polizia di Stato e per le altre Forze di polizia rappresenta anche dolore per le tante perdite e mancanze”.
Ha proseguito inoltre “È quindi fondamentale recuperare il senso di appartenenza e l’importanza dei valori di cui questi uomini erano portatori e di cui oggi sono portatori i loro familiari” e ha concluso “Attraverso il protocollo faremo si che questi valori continuino a vivere e si alimentino con ii nostri giovani poliziotti”.
Crotone: arrestate 23 persone per associazione mafiosa
Arrestate questa mattina, in provincia di Crotone, 23 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, tentata rapina, incendio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni e illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso.
L’operazione è la conseguenza di un´indagine svolta dalla Squadra mobile di Crotone e dagli investigatori del Servizio centrale operativo, che ha fatto luce sulle nuove dinamiche criminali che si sono venute a creare sul territorio di Isola di Capo Rizzuto a seguito delle recenti operazioni di polizia che hanno colpito quel territorio.
In particolare le indagini hanno evidenziato la presenza sul territorio di due cosche contrapposte che si contendevano il lucroso settore del gioco illegale mediante l´imposizione e la gestione delle loro slot machine in diversi bar ed esercizi commerciali.
La conseguenza di questi attriti è stata un´escalation di violenza che ha visto entrambe le parti in diverse occasioni pianificare degli omicidi ai danni della fazione opposta sventati dall´intervento della polizia.
L´indagine, inoltre, ha consentito di documentare anche i rapporti con le diverse famiglie di `ndrangheta sia nella gestione delle estorsioni, sia nei riti di affiliazione, finalizzati al rafforzamento delle file della cosca.
Bologna: la Polizia scientifica porta Babbo Natale in una casa famiglia
Babbo Natale è arrivato a bordo di una slitta veramente speciale: il Forensic Fullback della Polizia scientifica di Bologna, carico di pacchi dono con dentro i nuovi giochi in scatola, realizzati in collaborazione con la Polizia scientifica, che riproducono le diverse attività di laboratorio nelle quali gli operatori sono impiegati.
I regali sono stati consegnati ai bambini di una casa famiglia di Bologna, che, in occasione delle festività natalizie, hanno trascorso un pomeriggio spensierato in compagnia della Polizia di Stato.
Gli specialisti della Scientifica hanno approntato una dimostrazione delle loro attività, descrivendo in particolare la ricerca delle tracce in sede di sopralluogo, le operazioni in tema di falso documentale, arrivando fino alla tracciatura dell’identikit.
Durante l’incontro c’è stato anche un piacevole intermezzo “magico”, con un mago che ha intrattenuto i piccoli ospiti della struttura, con stupefacenti giochi di prestigio.
All’evento hanno partecipato anche il questore di Bologna Gianfranco Bernabei, il direttore del Servizio polizia scientifica Fausto Lamparelli e il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Vittorio Rizzi, che sono stati i promotori di questo momento di solidarietà, ideato nell’ambito delle misure messe in campo dalla Questura contro la violenza di genere nelle sue varie declinazioni.
In questo caso l’attenzione è stata rivolta in particolare alla “violenza assistita”, cioè quella commessa indirettamente sui figli, vittime anch’essi della conflittualità e dei maltrattamenti realizzati in ambito familiare.