Futuro in divisa: La polizia tra le preferite dagli studenti

Il convegno all'università UnicusanoSi è svolta oggi a Roma, presso l’Università degli studi “Niccolò Cusano” la 4ª edizione del Concorso “Onore al Merito”, nell’ambito dell’evento “Obiettivo Futuro: l’identikit di chi sogna la divisa”, organizzato da Skuola.net, una delle piattaforme web più seguite dagli studenti italiani.

Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati di una ricerca svolta intervistando circa 30mila studenti di scuole medie, superiori e università. Da quanto emerso, circa il 6% del totale degli studenti si dichiara fortemente interessato ad una carriera nelle Forze di polizia e Forze armate.

I dati della ricerca mostrano come i giovani che scelgono le Forze armate o di polizia, hanno un buon curriculum di partenza: oltre 4 su 10 dichiarano un rendimento negli studi di tutto rispetto: il 15% tutti voti alti, il 27% voti medio-alti.

Anche il contesto sociale di provenienza smentisce un pregiudizio diffuso: oltre 4 su 10 ritengono di avere una situazione economica “tranquilla”: ben il 31% dice di appartenere a una famiglia “mediamente agiata”, l’11% di essere “molto agiato”.

Durante l’evento sono intervenuti vari membri delle istituzioni tra cui l’ammiraglio di divisione della Marina Militare Fabio Agostini, il primo dirigente della Polizia di Stato Maria Teresa Panone, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Marco Travisani, il generale di brigata dell’Esercito Italiano Stefano Di Fulio e il generale di brigata dei Carabinieri Stefano Dragani, oltre alla dottoressa Valentina Galeno Mellucci per AssOrienta e alla dottoressa Patrizia Nissolino per Nissolino Corsi. A moderare l’incontro il direttore di Skuola.net Daniele Grassucci.

Ma, alla fine, qual è la principale motivazione che spinge verso questa carriera? Tra chi si dichiara disposto a entrare nelle Forze armate o di polizia, ben 2 su 3 hanno almeno un membro della propria famiglia che indossa o ha indossato in passato una divisa.

A prescindere però da questi elementi soggettivi, i dati confermano un interesse e un entusiasmo generalizzati verso la carriera in divisa.

Questo nonostante rispetto all’edizione 2021 dell’Osservatorio si registri una contrazione dell’interesse dovuta all’allargamento del conflitto in Ucraina e alle preoccupazioni per la stagione di instabilità internazionale.

A concludere l’excursus sui giovani che sognano la divisa, la classifica delle divise preferite dai ragazzi.

Rispetto all’edizione 2021 l’appeal delle Forze armate (Esercito, Carabinieri, Aeronautica, Marina) è in lieve flessione.

Di contro, guadagnano terreno le Forze di polizia (soprattutto Polizia di Stato e Guardia di Finanza), che rosicchiano consensi che in passato andavano in direzione dei corpi dalla vocazione più spiccatamente militare. la Polizia di Stato oltre a ribadire la leadership tra le Forze di Polizia, con il 14% dei voti, cresce ulteriormente nelle quotazioni (un anno fa era al 13%).

Karate: medaglie in Premier League con Semeraro, Mangiacapra e Perfetto

Semeraro Mangiacapra Perfetto in premier leagueNella quarta tappa del circuito Premier League della Wkf, che si è svolta a Baku (Azerbaigian) tre azzurri sono saliti sul podio. Si tratta delle portacolori delle Fiamme oro Silvia Semeraro, Alessandra Mangiacapra ed Erminia Perfetto, che, guidate a bordo tatami dal tecnico della nazionale e delle Fiamme oro Cristian Verrecchia, hanno conquistato un argento e due bronzi.

Nella categoria 68 chili l’olimpionica cremisi Silvia Semeraro si è messa al collo una bellissima medaglia d’argento, dominando la competizione sin dai primi incontri.

Doppia vittoria nel round robin per la nostra Silvia che ha superato la rappresentante di Hong Kong Lee Wong Cheuh per 8-0 e la brasiliana Hellen Rodrigues per 1-0. Ai quarti ha poi battuto l’ucraina Halyna Melnyk (2-0) e in semifinale la kazaka Assel Kanay (13-3).

Silvia Semeraro Fiamme oro karateIn finale Silvia ha incrociato i guantini con la sua avversaria storica, protagonista di decine di incontri, la azera Iryna Zaretska. Una sfida che ha sempre dato spettacolo e che, nelle ultime due occasioni, ai Word games e nella tappa di Matosinhos della Premier League, aveva avuto Silvia come vincente.

Anche stavolta l’incontro non ha deluso le aspettative: è stato spettacolare e tirato fino alla fine, con le atlete che hanno concluso il tempo regolamentare sul punteggio di 4-4. È stato solo il giudizio arbitrale, non unanime, a determinare la vittoria, non limpidissima, dell’atleta di casa.

Nella categoria 61 chilogrammi la nostra Alessandra Mangiacapra ha vinto il bronzo battendo nella finale per il terzo posto la romena Malauta Miruna con il punteggio di 5-2.

fiamme oro karate premier leagueAnche Alessandra aveva vinto due incontri nel round robin, superando la kazaka Nikol Tsengel (9-4) e la francese Laura Sivert (2-0). Ai quarti lo stop con l’ucraina Anita Serogina, che poi è andata in finale, permettendo il recupero della nostra atleta.

Analogo andamento di gara per l’altra portacolori della Polizia di Stato, Erminia Perfetto, che nella categoria 50 chili ha dominato il suo girone di qualificazione battendo senza problemi la polacca Maria Depta (5-1) e la croata Jelena Pehar (5-0). Anche lei è stata fermata ai quarti dalla venezuelana Yorgelis Salazar, che poi è approdata alla finalissima, consentendo alla nostra atleta di combattere per la medaglia di bronzo e di vincerla superando la tedesca Seden Bugur (7-0).

Sergio Foffo

Lecce: a Calimera progetto per la legalità dedicato ad Antonio Montinaro

“Conservare la memoria per costruire il futuro” progetto presentato a Calimera, Lecce.Nel pomeriggio in provincia di Lecce, a Calimera, paese natale di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone e vittima nella strage di Capaci, si è tenuta la presentazione del progetto commemorativo denominato “Conservare la memoria per costruire il futuro” alla presenza del vice direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, Maria Luisa Pellizzari.

Questo progetto finanziato dalla regione Puglia e voluto da Matilde Montinaro, presidente dell’Associazione NOMENI e sorella di Antonio, ha come obiettivo, a 60 anni esatti dalla nascita del poliziotto, che ricorrono esattamente oggi, quello di mantenere viva la memoria di tutte le oltre 100 vittime innocenti della mafia in Puglia, raccontandone il loro vissuto e ogni sfaccettatura riguardante sogni, progetti e famiglia.

Tutto questo ha come destinatari i giovani studenti delle scuole affinché il ricordo delle vittime li sproni alla cultura della legalità e della convivenza civile.

“Conservare la memoria per costruire il futuro” progetto presentato a Calimera, Lecce.Tra le tante personalità che hanno preso parte alla manifestazione il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, il prefetto della provincia di Lecce Maria Rosaria Trio e il questore di Lecce Andrea Valentino, oltre al figlio di Antonio Montinaro, Giovanni, che ha voluto personalmente testimoniare il quotidiano impegno per la divulgazione della cultura della legalità, soprattutto tra i giovani.

Il vice capo della Polizia vicario Pellizzari, nel suo intervento, ha sottolineato come “Per noi il legame con questa famiglia è molto forte e i valori di Antonio sono i nostri valori”. Ha poi proseguito sottolineando l’importanza di trasmettere quello che è successo, ai ragazzi di oggi che “sono il nostro patrimonio umano del futuro e sono anche il presente”. Infine, il prefetto ha rimarcato l’importanza di parlare ai giovani di Antonio e di tutte le altre vittime di mafia che credevano nelle loro idee in modo responsabile “la responsabilità è una cosa che ognuno di noi si deve ricordare di avere”.

In ricordo dei 60 anni dalla nascita di Antonio Montinaro, è stato presentato il brano “Parlando di Antonio” musicato dal Maestro Raffaele Casarano. 

“Conservare la memoria per costruire il futuro” progetto presentato a Calimera, Lecce.Nel corso dell’evento è stato consegnato il “Premio Antonio Montinaro” a tre studenti dell’Istituto comprensivo di Caprarica-Calimera-Martignano che hanno partecipato ai laboratori condotti dai formatori dell’Associazione “Libera contro le Mafie” e che si sono distinti nel trattare i temi della legalità, della responsabilità, dell’impegno e della convivenza civile.

Roma: presentato libro su sicurezza e prevenzione

libro linares

Presentato oggi a Roma, presso la Scuola superiore di Polizia, il libro “Sicurezza, pericolosità e prevenzione nella società di rischio” di Giuseppe Linares, direttore del Servizio centrale anticrimine della Polizia di stato, e Daniela Mainenti, professore straordinario di diritto processuale comparato presso l’Università Uninettuno.

Presenti all’evento, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Franco Gabrielli, il capo della Polizia Lamberto Giannini e il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina, accolti al loro arrivo dal direttore della Scuola superiore Anna Maria Di Paolo.

L’opera descrive il fenomeno in tutta la sua complessità, ispirandosi sia al pensiero di Pio La Torre, che affermava la necessità di una normativa dedicata alla prevenzione, che all’azione giudiziaria di Giovanni Falcone, due uomini che per queste posizioni hanno pagato con il sacrificio della vita.

Nell’aula Parisi, davanti una platea composta dai frequentatori del corso per Commissari e da esperti del mondo della comunicazione, a moderare l’evento è stato il giornalista di Rai3 Fabrizio Feo.

Nel suo intervento il capo della Polizia Giannini ha parlato del libro: “Un lavoro che ho letto e ritengo che sia uno strumento veramente importante, sia dal punto di vista dell’attenta elencazione e analisi delle varie misure di prevenzione, sia dell’accurata conoscenza di tutto il dibattito nei confronti di queste misure di prevenzione, che fa si che poi possano essere applicate, con consapevolezza e con un bagaglio informativo importante. Alla base c’è l’attività informativa del territorio – ha aggiunto il prefetto Giannini – sia fisico che virtuale. L’attività di prevenzione è fondamentale, quando arriviamo prima, riusciamo a limitare i danni o ad individuare la pericolosità di persone e organizzazioni prima che possano compiere reati. L’attività di prevenzione dev’essere la pietra angolare sulla quale si deve fondare la nostra attività. Questo libro – ha concluso il Capo della Polizia – non è un esercizio accademico ma uno studio attento che permette di avere una piena conoscenza di strumenti che devono assolutamente essere nel nostro bagaglio”.

Le conclusioni sono state affidate al sottosegretario Franco Gabrielli, autore della prefazione del libro, che parlando delle misure di prevenzione contenute nel libro, ha sottolineato che: “In questo libro apprezzerete fino in fondo quanto implichino una maggiore assunzione di responsabilità, perché non c’è solo un’anticipazione della tutela, ma c’è anche un’anticipazione dell’assunzione di responsabilità. La nostra è una professione che fa della decisione e dell’immediatezza della decisione e della ricaduta che questa ha sulla vita delle persone, una delle cifre distintive più significative. Questa anticipazione della responsabilità è il frutto di un lavoro, di conoscenza e di approfondimenti”.

Lotta al traffico degli esseri umani: convegno internazionale a Roma

Il meeting contro il traffico di esseri umaniSi chiudono oggi a Roma i lavori del meeting operativo tra le magistrature e le polizie europee impegnate nella lotta al traffico internazionale degli esseri umani, organizzato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.

Durante l’incontro è stato rinnovato il protocollo Thalassa destinato a gestire la cooperazione tra magistrature e polizie europee impegnate nel contrasto ai gruppi criminali internazionali che operano nel traffico di esseri umani e nell’individuazione dei flussi finanziari generati da tali traffici criminali.

Il meeting contro il traffico di esseri umaniIl terminale operativo di tale protocollo è il Joint investigation team un gruppo di lavoro composto da investigatori italiani, spagnoli, olandesi e inglesi magistrati italiani e olandesi, membri della Corte penale internazionale e operatori di Polizia di Europol.

Con questo progetto si avrà un diretto scambio di informazioni tra gli investigatori impegnati nelle indagini sui principali trafficanti di esseri umani, con particolare riguardo alla “rotta del Mediterraneo centrale”, denominazione che meglio evidenzia il ruolo della Libia come consolidato hub di smistamento dei migranti lungo questa direttrice.

Si tratta di uno degli itinerari più utilizzati dai network criminali transnazionali presenti per lo più in Nord Africa, che assicurano supporto logistico, documentazione falsificata ed assistenza, sino alle destinazioni finali delle correnti migratorie.

Il meeting contro il traffico di esseri umaniNel corso del meeting, il direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, ha affermato che “le numerose indagini svolte negli ultimi anni, hanno dimostrato l’operatività di strutturati gruppi criminali transnazionali che si occupano di trasferire i migranti da sud a nord, dall’Asia e dall’Africa, verso l’Europa; dall’inizio della pandemia da Covid 19, lo scenario internazionale è cambiato in modo significativo, mettendo ancora più in risalto le questioni migratorie su cui l’attenzione della Polizia di Stato è massima, soprattutto verso gli interessi illeciti delle organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di migranti e sulla tratta di essere umani”.

All’evento erano presenti anche il procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella, il procuratore Giorgia Righi della Procura di Palermo e Calogero Ferrara di EPPO.