I poliziotti della Squadra mobile di Napoli e del commissariato di Acerra hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 4 persone e hanno sottoposto agli arresti domiciliari altre 3. I reati contestati sono trasferimento fraudolento di valori, usura aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione di armi aggravata dal metodo mafioso e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini, iniziate da febbraio 2022, hanno permesso ai poliziotti di scoprire l’esistenza di due gruppi camorristici, uniti tra loro da un’alleanza, che operavano della provincia di Acerra.
Le loro attività di usura si sono incrociate nel tempo in quanto diverse vittime avevano maturato debiti nei confronti di entrambi i gruppi criminali.
Dalle investigazioni è emerso che nella zona, da decenni, c’era un monopolio nel campo delle onoranze funebri di una specifica ditta che, per eludere le direttive antimafia fosse fittiziamente intestata ad un prestanome.
Altro indagato nell’operazione è un 47enne di origine albanese che importava grandi quantità di droga dalla Spagna per poi immetterla nelle piazze di spaccio locali in concorso con un altro arrestato.