Si è conclusa a Varese la 78esima edizione dei Campionati europei di canottaggio, durante i quali le imbarcazioni azzurre hanno vinto 8 medaglie (3 ori, 3 argenti, 2 bronzi), portando l’Italia al secondo posto nella classifica generale riservata alle nazioni, dietro alla Gran Bretagna con 12.
Determinante, come sempre avviene in questa disciplina, l’apporto dei canottieri delle Fiamme oro, che hanno contribuito alla conquista di due medaglie d’oro e due di bronzo.
Nelle specialità olimpiche si è confermata ad altissimi livelli la nostra Federica Cesarini che, insieme all’azzurra Valentina Rodini, ha conquistato il titolo europeo nel doppio pesi leggeri femminile. Grande prestazione per l’armo azzurro che ha vinto dominando la gara, mantenendo sempre la testa della finale, nonostante il tentativo di rimonta delle avversarie.
“Vincere l’Europeo qui per me ha un sapore speciale – ha detto Federica al termine delle gara – È il mio lago, e nel 2012 da timoniera vinsi il bronzo sull’otto. Oggi mi godo una grande soddisfazione, ma è solo il primo passo di un lungo percorso. Sappiamo di dover lavorare molto, e dopo questa gara c’è solo voglia di lavorare ancora di più. Siamo felici, la gara è stata perfetta, solo negli ultimi 200 metri avevo timore per un risentimento ad un avambraccio, e contavo letteralmente le palate per arrivare alla fine, ma tutto è stato perfetto. Grazie alla mia famiglia, alle Fiamme oro”.
Sempre dalle specialità olimpiche sono arrivati i due bronzi colorati di cremisi.
Nel doppio pesi leggeri l’inossidabile Pietro Willy Ruta, insieme al compagno di sempre, l’azzurro Stefano Oppo, non è riuscito a confermare l’oro della passata edizione, piazzandosi comunque sul terzo gradino del podio, dietro Irlanda e Germania.
“Da campioni uscenti avevamo gli occhi addosso, normale abbiano fatto la gara su di noi. Inoltre io ho avuto anche una preparazione frammentata, avendo contratto il Covid. Questa gara ci è servita per vedere gli avversari e capire i loro punti forti e deboli. La competizione è tra noi e gli altri due equipaggi saliti sul podio, lo sapevamo prima e troviamo conferma oggi. Adesso puntiamo alla miglior prestazione possibile nelle prossime manifestazioni. L’Irlanda è forte, la Germania non ci ha sorpreso per quel che ha fatto, sapevamo cosa vale. Va bene così, possiamo ancora crescere, passiamo da qui per farlo. Ringrazio le Fiamme oro per il supporto”.
Bronzo anche per i portacolori cremisi Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo, che nella finale del 4 senza si sono piazzati al terzo posto dietro Gran Bretagna e Romania. Il quartetto azzurro era completato da Giovanni Abagnale e Bruno Rosetti.
“È stato un inverno difficile, siamo usciti poco in barca e sapevamo che sarebbe stato difficile fare di più. Adesso dobbiamo dare il 200 per cento non solo per rimanere a questo livello, ma soprattutto per crescere. Complimenti ai miei compagni, tutti insieme abbiamo tirato fuori i giusti attributi per affrontare un Europeo non facile. Adesso mi aspetto da tutti il massimo dell’impegno per toglierci soddisfazioni ancora più importanti. Grazie a tutti per questa medaglia, in primis alle Fiamme oro”.
Anche Castaldo guarda avanti, con un piccolo rimpianto per la finale: “Siamo tornati in barca insieme da neanche un mese, dunque non possiamo dire che sia andata male, ma c’è ancora molto da fare. Gli inglesi in questo momento hanno una marcia in più, ma l’argento era alla nostra portata. Possiamo crescere tanto, in virtù del fatto che abbiamo ripreso a uscire insieme dopo l’infortunio di Bruno solo il 20 marzo, i margini ci sono. Uscire insieme il più possibile, questo è l’importante da fare per arrivare dove vogliamo. Godiamoci questa medaglia, per la quale ringrazio le Fiamme Oro, sempre presenti in questo percorso”.
Tra le specialità non olimpiche spicca la grande prestazione del 4 di coppia pesi leggeri di Martino Goretti che, insieme agli altri azzurri Antonio Vicino, Patrick Rocek e Niels Torre, ha conquistato il titolo di campione europeo facendo anche registrare il nuovo record continentale della specialità.
Intensa ed emozionante la finale vinta dall’imbarcazione italiana al fotofinish, con due centesimi di vantaggio sulla Francia, con l’Olanda che si è piazzata terza.
“Siamo partiti per fare il singolo – ha detto Martino svelando un particolare interessante – eravamo tutti in selezione per quello, poi è stato costruito questo armo, dal quale abbiamo tirato fuori il meglio, ottimizzando con un grande lavoro il poco tempo a disposizione. Ero in barca con tre grandi motori, io ho fatto solo quel che dovevo fare, ed è andata bene. È arrivato anche il record europeo, un bel bonus extra in questa avventura”.