Una bellissima storia di umanità e di sport, di amicizia e di speranze quella raccontata oggi su il quotidiano La Repubblica dalla giornalista Eleonora Giovinazzo e che vede come protagonisti Giorgio Minisini e Arianna Sacripante.
Lui, atleta del gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato, è un’eccellenza del nuoto sincronizzato italiano e mondiale, specialità del duo misto tecnico, nella quale vanta numerosissimi titoli, tra cui tre medaglie d’oro mondiali. Lei è invece una nuotatrice artistica con sindrome di down, medaglia d’oro ai Trisome Games nel 2016.
Giorgio e Arianna in acqua però sono in piena simbiosi. Durante le loro esibizioni le diverse abilità si fondono in un mix perfetto, frutto anche dell’impegno reciproco e delle tante ore passate in vasca ad allenarsi.
Non potendo gareggiare insieme in gare ufficiali, viste le regole attuali, la coppia si è comunque esibita più volte nel corso degli ultimi anni durante manifestazioni internazionali, incontrando risposte entusiastiche del pubblico, suscitando quelle “emozioni” e quella “felicità” che Arianna dice di provare durante la sua performance.
I due condividono anche il sogno di poter un giorno avere l’opportunità di gareggiare in una competizione ufficiale, in cui atleti normodotati e con disabilità possano competere insieme per abbattere le barriere che ostacolano l’inclusività.
Ancora una volta, attraverso lo sport e i suoi atleti, la Polizia di Stato si fa portatrice di quei valori di amicizia, rispetto ed inclusività condivisi con le associazioni e le famiglie di queste straordinarie ragazze e ragazzi.