Sono 22 le persone indagate dalla questura di Imperia per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Per quattordici di loro è stata disposta la custodia in carcere, mentre per altri due gli arresti domiciliari. Per gli altri sono stati disposti l’obbligo di dimora, il divieto di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’operazione della Squadra mobile ha consentito di bloccare una vasta rete di smercio di droga, con ramificazioni in Liguria e in Piemonte, soprattutto nelle province di Alessandria e Genova, che consentiva guadagni illeciti per centinaia di migliaia di euro.
L’indagine si è sviluppata dopo l’arresto, in flagranza di reato nel 2020, di un uomo in possesso di hashish e marijuana e di un arsenale di armi da guerra, esplosivi ed armi comuni da sparo.
In quell’occasione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato anche diversi documenti e appunti nei quali era stata minuziosamente annotata la contabilità dell’attività illecita, con indicazione degli acquirenti, dei quantitativi e delle tipologie dello stupefacente, dei prezzi e delle cifre già corrisposte e da corrispondere.
L’attività investigativa ha permesso così di acquisire gravi indizi nei confronti degli indagati, di ricostruire i traffici illeciti e di quantificare i relativi introiti, facendo venire alla luce lo stoccaggio di droghe, la cui cessione avveniva in maniera sistematica e da diversi anni.
In particolare, è stata delineata la filiera del traffico di stupefacenti, il cui il perno era l’uomo arrestato nel 2020 che si approvvigionava di massicce quantità di hashish e marijuana e le immetteva nel “mercato”, anche al di fuori della Provincia di Imperia, tramite altre persone, svolgendo funzioni da intermediario con i “grossisti” della droga. Parallelamente, alcuni indagati esercitavano in modo continuativo il commercio di cocaina.