Rappresentano la grande bellezza dello sport italiano, con atleti capaci di conquistare titoli olimpici e mondiali; non esiste manifestazione sportiva di rilievo nazionale o internazionale in cui non siano sul podio. Sono le Fiamme oro, il Gruppo sportivo della Polizia di Stato, che oggi si sono riunite per celebrare non soltanto i propri campioni, ma anche tutti coloro che li supportano tecnicamente e logisticamente.
Il quarto raduno dei Gruppi sportivi della Polizia di Stato Fiamme oro si è svolto a Roma, nella sede che accoglie le più importanti cerimonie sportive, il Salone d’Onore del Coni.
L’evento è stato celebrato alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo della Polizia Vittorio Pisani e dei vertici dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli. Presenti anche il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi.
L’incontro, durante il quale una formazione ridotta della Fanfara della Polizia di Stato ha suonato l’Inno d’Italia, è stato moderato dall’ex direttore tecnico e atleta della scherma cremisi, Stefano Pantano.
Filo conduttore della serata, il valore dell’appartenenza al Gruppo sportivo, tema sul quale, dopo l’intervento del presidente Fiamme oro Francesco Montini, si sono confrontati in un breve dibattito sul palco i “poliziotti atleti” Marcell Jacobs, Gregorio Paltrinieri, Sofia Raffaeli, Irma Testa e Antonio Fantin.
Poi ha preso la parola il capo della Polizia Vittorio Pisani, che nell’occasione ha sottolineato l’importanza e il valore che da molti anni ha il progetto del Gruppo sportivo Fiamme oro, portato avanti anche dai suoi predecessori. Nel suo intervento il Prefetto, parlando dell’evento, ha poi aggiunto: “Una cerimonia che abbiamo voluto realizzare sia per ringraziarvi dei vostri successi di quest’anno ma anche per un invito, ad un anno dalle olimpiadi, affinché gli stessi successi possano essere conseguiti l’anno prossimo, e magari rivederci qui, a settembre 2024, per festeggiare”.
Le Fiamme oro nascono nel 1954 per la preparazione di atleti di alto profilo, con lo scopo di mantenere e promuovere, anche tra i giovani, l’attività sportiva a livello agonistico, per accrescere il patrimonio sportivo nazionale.
Il Gruppo sportivo della Polizia di Stato non è solo il fiore all’occhiello dello sport agonistico, ma rappresenta un importante baluardo della legalità, applicazione concreta del concetto esteso della sicurezza, che si realizza anche diffondendo la cultura del rispetto delle regole.
Le palestre delle Fiamme oro sono, infatti, luoghi di aggregazione che tolgono i bambini dalle strade dei quartieri difficili e li avviano allo sport, insegnano loro quanto sia importante seguire le regole, nello sport come nella società, e a saper riconoscere che l’avversario può anche essere più forte, utilizzando la sconfitta come stimolo per migliorarsi.
L’intervento conclusivo è stato affidato al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha evidenziato come lo sport sia una delle cose più belle che ci possa essere, sia per chi lo pratica direttamente, che impara i valori che possono poi ritrovarsi nella vita di tutti i giorni, sia per chi lo segue e che, tramite gli atleti, lo coltiva come passione e ai quali vengono trasmessi i valori.
Il Ministro ha inoltre rimarcato come il Gruppo sportivo Fiamme oro sia un veicolo importantissimo della Polizia di Stato e del ministero dell’Interno per trasmettere i valori propri dell’Istituzione, che giungono in territori difficili anche grazie alle palestre della legalità, che sono un punto di riferimento strategico in alcuni contesti.
Infine, il prefetto Piantedosi ha ricordato l’orgoglio rappresentato dalla recente assunzione degli atleti paralimpici nella Polizia di Stato, simbolo di come anche le difficoltà si possono trasformare in grandi opportunità.