Un “branco” di una quindicina tra ragazzi e ragazze, durante un raid nel centro di Milano, ha lasciato dietro di se rapine e aggressioni ai danni di vittime appena maggiorenni, incontrate casualmente e “scelte” senza alcun apparente motivo.
Al termine dell’attività investigativa i poliziotti della Squadra mobile di Milano e del commissariato Sempione, hanno ricostruito la dinamica dei fatti che hanno portato agli arresti domiciliari quattro ventenni e ad indagare in stato di libertà nove minorenni. L’accusa per tutti gli indagati, in concorso tra loro, è di rapina, tentata rapina e aggressione. Perquisite le abitazioni di altri cinque minorenni, appartenenti allo stesso gruppo.
I fatti sono avvenuti tra la sera dello scorso 3 ottobre e le prime ore del giorno successivo. Il branco scorrazzava per le vie del centro scegliendo casualmente le vittime, senza alcuna apparente motivazione.
La prima aggressione e avvenuta ai danni di tre ragazzi, incontrati in Largo Treves, ai quali è stato rapinato il portafogli; poi è stata la volta del titolare di un ristorante che, insieme ad alcuni suoi dipendenti, è stato aggredito mentre chiudeva l’esercizio commerciale, con il risultato di provocare lesioni a due di loro.
Successivamente la stessa banda di giovani ha tentato di rapinare un monopattino elettrico a tre coetanei, anch’essi scelti apparentemente a caso e, dopo pochi minuti, ha aggredito altri cinque giovani procurando ad alcuni di loro lesioni gravi.
Grazie alle dichiarazioni di numerosi testimoni e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubblica e di alcuni esercizi commerciali della zona, gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti del branco e individuato alcuni di loro proprio nelle fasi delle aggressioni.
I successivi approfondimenti investigativi, sviluppati anche attraverso le analisi dei social network, hanno permesso l’individuazione di tutti i componenti del gruppo, prevalentemente minorenni e incensurati.