Arrestate 17 persone a Gioia Tauro (Reggio Calabria) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione ed altri reati.
Personaggio chiave e punto di partenza delle investigazioni si è rivelato un boss 64enne ritenuto elemento di spicco delle ‘ndrine federate.
L’attività investigativa ha dimostrato l’esistenza di un’associazione per delinquere di tipo mafioso che aveva il controllo di una interconnessa associazione per delinquere specializzata principalmente nel narcotraffico.
Il monitoraggio da parte dei poliziotti del “Rione Marina” e del “Lungomare” di Gioia Tauro, località scelte dai criminali come quartier generale per organizzare le attività criminali, ha permesso di ricostruire l’organigramma della ‘ndrina De Maio-Brandimarte. Gli agenti sono riusciti a documentare incontri riservati tra boss, gregari e personaggi di rilievo di altre articolazioni ‘ndranghetiste, che avvenivano anche in pieno giorno, approfittando della protezione dei suddetti luoghi e della tacita connivenza degli abitanti. Hanno inoltre riscontrato la disponibilità di un quantitativo elevato di armi e il traffico di droga tra cocaina, hashish e cannabis sativa.
Nel corso delle indagini i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro hanno arrestato in flagranza di reato 16 persone e sequestrato cospicui quantitativi di droga e armi.