È stato inaugurato questa mattina l’anno accademico 2022/23 della Scuola Superiore di Polizia, a Roma, con una cerimonia a cui hanno preso parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il capo della Polizia Lamberto Giannini.
Il neo ministro Piantedosi, accompagnato dal prefetto Giannini e dal direttore della Scuola Anna Maria Di Paolo, nella sua prima visita ufficiale presso l’Istituto, ha reso omaggio ai caduti della Polizia deponendo una corona d’alloro presso il Sacrario presente nella Scuola. All’interno del sacello sono presenti le formelle con i nomi di oltre 2.500 poliziotte e poliziotti caduti nell’adempimento del dovere. Il Ministro, nel lasciare il famedio, ha apposto sul libro d’onore la firma accompagnata da un commosso pensiero: “La memoria del vostro sacrificio ci sorregge nell’impegno e nelle difficoltà”.
Durante l’evento inaugurale, che si è svolto nell’aula Vincenzo Parisi, i giovani allievi funzionari del 111° corso per Commissari, del 14° corso per commissari tecnici e del 16° corso per medici della Polizia di Stato hanno assistito alle lectio magistralis “Attuazione della giurisdizione penale nello spazio virtuale e la sicurezza nazionale” di Giovanni Salvi, magistrato di lungo corso ed ex procuratore generale della Corte di Cassazione.
Nel suo indirizzo di saluto il capo della Polizia ha evidenziato come “La nostra è un’amministrazione generosa e ricca di valori, dà soddisfazione, dà opportunità, è molto accogliente, però è esigente perché richiede spirito di sacrificio, passione, dedizione, spirito di servizio e consapevolezza, la consapevolezza che il funzionario di polizia riveste un ruolo importante per la società”. Il direttore generale della Pubblica Sicurezza ha poi continuato invitando i frequentatori a vivere “Intensamente questo periodo in cui si convive tutti insieme e si diventa comunità perché qui si creeranno dei legami che saranno indissolubili non solo per tutto il vostro percorso professionale ma per tutta la vostra vita”.
Lamberto Giannini ha poi concluso il suo intervento con un consiglio ai giovani funzionari: “Vi invito a curare la memoria, il ricordo. Qui c’è il Sacrario, ma ogni questura, ogni ufficio, ha un ricordo. Coltivate perché fa parte del nostro patrimonio, nei momenti più difficili sarà guardando l’esempio di chi ha fatto il massimo, di chi è arrivato all’estremo sacrificio, che potrete avere forza e un esempio sul modo di comportarvi”.
Al ministro dell’Interno sono state invece affidate le conclusioni. “Questa è una scuola che ha formato i migliori investigatori al mondo che poi hanno combattuto e sconfitto la criminalità organizzata. Ricordate – ha proseguito – che quello che caratterizza la Polizia di Stato è la grande capacità di analisi, che qui viene coltivata. Ne è un esempio il vostro Capo, rappresentante storico dello sviluppo di questa caratteristica, che ha sfruttato nella prevenzione del terrorismo. Oggi la domanda di sicurezza si riespande e si indirizza anche su settori che necessitano di curare la paura della cittadinanza e noi dobbiamo farcene carico. Non dimenticate – ha concluso il prefetto Piantedosi – che per garantire la democrazia occorrono equilibrio e moderazione, è questa la vera arte che deve utilizzare il dirigente di Polizia. Ai voi futuri commissari dico di portare la divisa con orgoglio, sempre. Per voi deve essere un esempio morale”.
Al termine Matteo Piantedosi ha ufficialmente dichiarato aperto l’anno accademico 2022/2023.
Prima di lasciare la sala, il ministro Piantedosi ed il presidente Salvi sono stati omaggiati dal prefetto Giannini con la medaglia della Scuola, in ricordo della giornata.